Contro il caro energia

Ora le compagnie telefoniche spengono le frequenze di notte per risparmiare: cosa cambia per gli utenti

Iliad replicherà in Italia quanto sperimentato in Francia.

Ora le compagnie telefoniche spengono le frequenze di notte per risparmiare: cosa cambia per gli utenti
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Non sono soltanto i "comuni mortali" a fare i conti con il caro energia. E se noi in casa nostra stiamo cercando qualche piccolo trucchetto per risparmiare qualche euro dalle bollette, anche le grandi aziende non sono da meno. L'ultima trovata è di Iliad, che ha approntato un piano di ottimizzazione dei costi che prevede di limitare le spese spegnendo le frequenze di notte. Un'iniziativa già sperimentata in Francia e arrivata ora pure in Italia. Ma per gli utenti cambia qualcosa?

Iliad spegne le frequenze di notte per risparmiare

Non preoccupatevi, non verranno spente tutte le frequenze e di notte potrete comunque continuare a utilizzare il vostro cellulare. L'iniziativa prevede infatti lo spegnimento di alcune frequenze nelle ore notturne. Una decisione che non dovrebbe provocare disagi per gli utenti e che secondo le previsioni dell'azienda porterebbe a un risparmio tra il 5 e il 10% del consumo energetico di ogni sito radio.

E se telefonano in tanti?

E se per caso dovesse esserci traffico telefonico particolarmente intenso che si fa? Già, ci sono infatti alcune notti (ad esempio Capodanno, ma anche quelle di altre feste) in cui in molti utilizzano il cellulare contemporaneamente a tarda ora. In questo caso Iliad ha già   garantito che nel caso di improvviso aumento del traffico mobile notturno le frequenze momentaneamente spente tornerebbero automaticamente a funzionare.

Non solo telefoni

Ma le limitazioni dei consumi non riguarderanno soltanto la rete telefonica. Iliad ha infatti annunciato provvedimenti in tal senso anche per l'illuminazione interna ed esterna dei punti vendita al di fuori degli orari di apertura. E anche i distributori automatici di tessere Sim saranno inattivi di notte, con un risparmio complessivo del 40%.

Cosa ne pensa Agcom

L'idea di Iliad potrebbe però presto coinvolgere anche altre società. La questione ha fatto "drizzare le antenne" ad Agcom, l'Autorità garante per le comunicazioni, che  ha chiesto alle società di telecomunicazioni di dettagliare i loro piani per conformarsi alle politiche nazionali ed europee sul risparmio energetico: andrà esercitata "un’attività di vigilanza preventiva sulle eventuali misure di contenimento energetico predisposte dagli operatori di rete di comunicazione elettronica per il prossimo periodo e i possibili impatti sui servizi di comunicazione elettronica".

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