patrimonio azzerato

Ferragni "salvata" dal default dai soci: aumento di capitale da 6 milioni. Ma non tutti sono d'accordo

Opposizione di Pasquale Morgese, titolare del 27,5% di Fenice. L’imprenditore pugliese ha espresso dubbi sulla gestione passata della società e annunciando l’intenzione di impugnare la delibera

Ferragni "salvata" dal default dai soci: aumento di capitale da 6 milioni. Ma non tutti sono d'accordo
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L'influencer e imprenditrice digitale e i suoi soci metteranno mano al portafoglio per risollevare Fenice dopo la bufera del pandoro-gate e delle uova pasquali. In arrivo una bella iniezione di liquidità: ben 6,4 milioni di euro.

Ma non tutti credono alla possibile rinascita di Chiara Ferragni: Pasquale Morgese, imprenditore pugliese del settore calzaturiero che possiede il 27,5% di Fenice attraverso le sue holding, ha votato contro la proposta (passata grazie alla maggioranza) annunciando che impugnerà la decisione.

Pasquale Morgese

Ferragni: i soci salvano Fenice mettendo mano al portafogli

L’assemblea dei soci di Fenice, la società che detiene i marchi legati a Chiara Ferragni, ha dato il via libera all’aumento di capitale. La decisione, proposta dall’amministratore unico Claudio Calabi, ha ricevuto il sostegno dei principali azionisti, Sisterhood e Alchimia, mentre Pasquale Morgese ha espresso contrarietà alla misura.

Il piano di ricapitalizzazione

Secondo fonti vicine al dossier, l’aumento di capitale ammonterà a 6,4 milioni di euro. Sisterhood, la holding attraverso cui Chiara Ferragni possiede il 32,5% di Fenice, ha confermato la propria disponibilità a sottoscrivere la propria quota e, se necessario, anche a coprire eventuali mancanze derivanti dal mancato apporto di altri soci. L’obiettivo è garantire alla società le risorse necessarie per proseguire le attività e avviare un piano di rilancio.

La crisi finanziaria e le perdite accumulate

Fenice ha attraversato un periodo di difficoltà economiche significative, registrando perdite complessive di 10,2 milioni di euro tra il 2023 e i primi undici mesi del 2024. A pesare sui conti sono stati anche i recenti scandali legati alle sponsorizzazioni di prodotti come pandori e uova di Pasqua. Il bilancio, approvato contestualmente all’aumento di capitale, evidenzia un forte calo dei ricavi: dai 12 milioni del 2023, il fatturato del 2024 è sceso a meno di 2 milioni di euro.

Chiara Ferragni, Pandoro

Lo scontro fra i soci

Nonostante il voto favorevole della maggioranza, l’operazione ha incontrato l’opposizione di Pasquale Morgese, titolare del 27,5% di Fenice. L’imprenditore pugliese ha espresso dubbi sulla gestione passata della società, sollevando interrogativi sui conti e annunciando l’intenzione di impugnare la delibera. Inoltre, ha dichiarato di voler avviare un’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori, tra cui Chiara Ferragni, Paolo Barletta (azionista con il 40% attraverso Alchimia) e Fabio Damato, ex direttore generale.

La strategia per il futuro

Alla guida della società da quattro mesi, Claudio Calabi è stato incaricato di risanare Fenice e delineare un nuovo percorso di crescita. Fra le strategie in valutazione c’è la diversificazione del business, con l’intenzione di espandersi nei settori del make-up, della gioielleria e della pelletteria. L’azienda punta a consolidarsi sui mercati internazionali, mantenendo come target principale un pubblico giovane, compreso tra i 15 e i 28 anni.

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