le ipotesi al vaglio

Come pagheremo il canone Rai quando non sarà più in bolletta

La strada più percorribile sembra al momento l'inserimento della tassa nel 730. Ma ci sono anche altre opzioni.

Come pagheremo il canone Rai quando non sarà più in bolletta
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Il canone Rai non sarà più inserito nella bolletta dell'energia elettrica. Il dato è assodato e la modifica entrerà in vigore nel 2023. Addio dunque alle bollette maggiorate introdotte dal Governo Renzi nel 2016. Ma come pagheremo l'obolo dal prossimo anno ancora non è stato deciso. Sul tavolo ci sono però già alcune ipotesi credibili.

Come pagheremo il canone Rai quando non sarà più in bolletta

Il  Decreto Bollette ha ratificato l'indicazione arrivata dalla Ue, secondo cui il canone Rai non andava pagato in bolletta. Ma ora il Governo dovrà decidere come richiedere il pagamento della tassa, che in un modo o nell'altro andrà versata.

L'inclusione del canone Rai in bolletta era stata decretata dalla Legge di Stabilità approvata dal Governo Renzi il 22 dicembre  2016. L'obiettivo - evidente - era combattere l'evasione dell'obolo. E il risultato era stato raggiunto. Solo nel primo anno di introduzione della misura vennero scoperti all'incirca cinque milioni  e mezzo di italiani che non lo pagavano. Contestualmente la quota era stata ridotta da 113,5 a 90 euro, pagati in dieci rate da 9 euro ciascuna in automatico con la bolletta.

Le ipotesi al vaglio

La decisione verrà presa con la prossima Legge di Bilancio. Al momento la strada più percorribile sembra il "modello francese". A Parigi - dove l'importo è di 138 euro -  il canone televisivo viene pagato come tassa aggiuntiva sulla prima casa, con versamento tra il 15 e il 25 novembre di ogni anno. In concreto il canone Rai entrerebbe dunque nel 730.

In Israele, invece, fa parte delle tasse sull'auto, ma questa scelta sembra meno efficace. L'alternativa potrebbe essere fare come la Gran Bretagna, che affida la   riscossione dell’imposta tv a  società di recupero crediti.

E se lo pagasse lo Stato?

Un'alternativa - che sarebbe decisamente più gradita - è che a farsi carico del pagamento del canone sia direttamente lo Stato. Una modalità che oggi funziona ad esempio, Belgio, Olanda e  Spagna. In sostanza il Governo decide quanti soldi siano necessari al sostentamento delle reti televisive pubbliche e li assegna in maniera diretta. Un'opzione che però peserebbe in maniera importante sulle casse pubbliche e che proprio per questo sembra difficilmente realizzabile.

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