Occhio alle scadenze

Chi deve fare l'Isee 2024 a febbraio e cosa perde se non lo fa

Fondamentale per l'importo dell'assegno unico, ma anche per altri bonus e agevolazioni

Chi deve fare l'Isee 2024 a febbraio e cosa perde se non lo fa
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Febbraio, tempo di Isee. Anche nel 2024 l'Indicatore della situazione economica equivalente è fondamentale per accedere a bonus e servizi. E per qualcuno andrà fatto obbligatoriamente entro fine mese, pena il rischio di perdere i contributi.

Isee 2024: perché va fatto a febbraio

Partiamo da un paio di presupposti: l'Isee, a differenza della dichiarazione dei redditi, non è obbligatorio e scade ogni anno il 31 dicembre. Dunque quello che avete fatto lo scorso anno è scaduto. Ma ci sono alcuni motivi che rendono indispensabile farlo entro la fine di febbraio. 

Il motivo principale è senza dubbio l'assegno unico per i figli. Il contributo governativo che oramai da qualche tempo ha preso il posto di assegni familiari e detrazioni fiscali ha una tempistica "sballata" rispetto all'anno solare. Va infatti da marzo a marzo. E dunque riuscirete a rinnovare la Dsu entro febbraio già da marzo potrete ricevere l'importo adeguato alla vostra situazione. In caso contrario l'assegno unico sarà ridotto alla soglia minima, di poco superiore ai 50 euro.

A cosa serve l'Isee

Oltre che per l'assegno unico, l'Isee serve anche per altri bonus, primo tra tutti quello per le bollette che ha recentemente cambiato i limiti Isee per gas e acqua). Serve poi anche per i servizi scolastici.

Come fare l'Isee 2024

Fare l'Isee 2024 è molto semplice. Il metodo più immediato è rivolgersi a un Caf o a un commercialista, consegnando la documentazione e affidando il compito della compilazione della Dsu e dell'invio all'Inps.

Se volete però c'è sempre l'opzione dell'Isee precompilato.

C'è poi, tra i vari servizi, anche il simulatore Isee, messo a disposizione dall’Inps che permette di avere un’idea di quello che potrebbe essere l’Isee del nucleo. A cosa serve? A calcolare soprattutto se rientrate nella fascia di assegnazione di un bonus: se foste "sopra" a quel punto sarebbe inutile fare le corse per presentare la Dsu.

I vari tipi di Isee

Altra cosa a cui occorre fare moltissima attenzione è la tipologia di Isee. Non ne esiste infatti uno solo, ma sono parecchi, a seconda di varie caratteristiche del soggetto dichiarante. Ecco uno specchietto utile:

  • Isee ordinario - contiene le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo ed è utile nella maggior parte dei casi. Ha validità di un anno solare.
  • Isee corrente - consiste in un Isee aggiornato ai redditi degli ultimi 12 quando si siano verificate variazioni del reddito superiori al 25% rispetto a quelli presenti nell’Isee corrente, variazioni di patrimonio superiori al 20% oppure eventi avversi come la perdita del posto di lavoro. Può esser richiesto solo se esiste già un Isee ordinario valido ed ha validità di sei mesi, comunque scade il 31 dicembre dell’anno in cui è stato calcolato. Anche nell’ipotesi di rilevanti variazioni del patrimonio, a decorrere dal 1° aprile di ciascun anno, è possibile ottenere il calcolo dell’ISEE corrente sulla base dei patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU.
  • Isee università - serve per lo studente che vuole accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario e deve identificare il proprio nucleo familiare. Se non risulta autonomo (per essere considerati autonomi avere la residenza fuori dalla casa di abitazione da almeno due anni e avere un’adeguata capacità di reddito) viene “attratto”, solo per le prestazioni universitarie, nel nucleo dei propri genitori, pur avendo residenza diversa.
  • Isee sociosanitario - è utile per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie come l'assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l'ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio. Le persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario.
  • Isee sociosanitario residenze – è necessario per i ricoveri presso le RSA o le RSSA, infatti per il calcolo dell’ISEE si tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l'indicatore con una componente aggiuntiva per ciascun figlio. In questo modo si può differenziare la condizione economica dell'anziano non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo, da quella di chi non ha alcun aiuto per fronteggiare le spese del ricovero.
  • Isee minorenni - è necessario quando i minorenni sono figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Per il calcolo occorre prendere in considerazione la condizione del genitore non coniugato e non convivente per stabilire se essa incida o meno sull' ISEE del nucleo familiare del minorenne.

Cosa è compreso nell'Isee 2024

Come già detto, l'Isee non è la dichiarazione dei redditi, ma è un indicatore che tiene conto di tutti gli elementi della famiglia e del loro "peso" sulla situazione economica. Si considerano i redditi del 2022 (quindi serve recuperare la Certificazioni unica 2023, il 730 e tutta la documentazione relativa a quel periodo), ma anche il patrimonio immobiliare e mobiliare-

Il patrimonio mobiliare è dato dal saldo o dalla giacenza media al 31 dicembre 2022 di:

  • Conti correnti postali o bancari;
  • Conti deposito postali o bancari;
  • Obbligazioni;
  • Buoni fruttiferi;
  • Azioni o quote di società;
  • Partecipazioni in società italiane o estere.

Che documenti servono per l’Isee 2024

Ma cosa serve? Vi elenchiamo tutta la documentazione che dovrete avere a portata di mano per compilare l'Isee (sia precompilato che presso un soggetto terzo, ma in questo caso la raccomandazione è chiedere prima cosa serve, di modo da arrivare preparati):

  • Codice fiscale di ogni componente;
  • Dichiarazione dei redditi;
  • Documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche (ivi compreso somme percepite da enti musicali, filodrammatiche e similari);
  • Redditi relativi ad attività di lavoro dipendente prestato all’estero;
  • Reddito dichiarato da coniuge estero iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e reddito relativo a pensioni estere;
  • Reddito da attività agricole;
  • Documentazione relativa a titoli di stato, buoni postali, partecipazioni azionarie, obbligazioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio ecc;
  • Saldo e giacenza media di conto correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31/12/2021;
  • Mutui (Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà) o case di proprietà (Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni);
  • Assicurazioni sulla vita;
  • Targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
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