Caro energia, il Comune di Milano per risparmiare spegne i lampioni un'ora prima
Lo ha annunciato il sindaco Beppe Sala, pronto a tutto per affrontare l'incremento dei prezzi di luce e gas.
Se qualche giorno fa vi avevamo raccontato di un piccolo Comune veronese pronto a spegnere i lampioni a una certa ora per cercare di riuscire a gestire i costi lievitati dell’energia elettrica, nonostante le proteste dei cittadini, proprio questa mattina, giovedì 13 ottobre 2022, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha fatto sapere che il capoluogo lombardo si prepara ad agire nella medesima maniera.
Contro il caro energia, anche Milano spegne i lampioni un'ora prima
La preoccupazione di risparmiare il più possibile, considerato il considerevole incremento dei prezzi dell'energia, sta riguardando da vicino non solo famiglie o i titolari di attività commerciali, ma anche le amministrazioni pubbliche. Se è stato eclatante il caso del Comune veronese di Albaredo d'Adige, ancora di più lo sarà quello del Comune di Milano.
Nel corso della mattinata di oggi, giovedì 13 ottobre 2022, infatti, il sindaco Beppe Sala, nel corso di una diretta sul suo profilo Facebook, ha fatto sapere ai cittadini che l'illuminazione pubblica sarà spenta un'ora prima rispetto al regolare utilizzo, in modo tale da far fronte al caro energia.
"A partire da fine mese diminuiremo di un'ora al giorno l'accensione dell'illuminazione stradale e lo faremo con prevalenza al mattino. Con la Camera di Commercio - ha aggiunto Sala - stiamo lavorando per definire iniziative analoghe con lo spegnimento di insegne e vetrine di notte e una maggiore attenzione alla chiusura e apertura delle porte dei negozi. Come sempre è bene che ognuno faccia la sua parte".
Qui di seguito il video del primo cittadino milanese che elenca tutte le misure messe a punto dal Comune con Politecnico e A2A.
Caro energia, tutte le altre misure che verranno adottate a Milano
Il sindaco Sala, poi, ha spiegato tutte le altre misure che verranno implementate insieme alla riduzione dell'accensione dell'illuminazione stradale: smart working per i dipendenti comunali, riduzione del funzionamento degli impianti di climatizzazione in alcuni edifici e, dove è possibile, delle pompe di acqua di falda.
Per quanto riguarda lo smart working, il primo cittadino milanese ha dichiarato:
"Siamo arrivati a definire la formula assieme ai sindacati. Chiuderemo alcune sedi il venerdì così da essere a ridosso del fine settimana e prolungare l'effetto positivo dello spegnimento degli impianti. I dipendenti che potranno utilizzare un giorno di lavoro agile saranno invitati a farlo, gli altri saranno dislocati nelle sedi che resteranno aperte, come quella di via Larga. Questa misura riguarderà in maniera limitatissima gli uffici aperti al pubblico".
Azioni che verranno messe in atto fin da subito:
"Con queste azioni che sono pronte ad essere messe in campo subito contiamo di ottenere un risparmio di oltre 1,5 mln di euro - afferma Sala - e intanto andremo avanti con lo studio di ulteriori pratiche da realizzare nel lungo periodo".
Gli interventi pensati dall'amministrazione, ricorda inoltre il sindaco si aggiungono alle misure del governo valide per tutti i Comuni ovvero stagione termica più breve di 15 giorni, accensione giornaliera degli impianti diminuita di un'ora e temperature a un grado in meno rispetto al massimo consentito.
Anche Atm dovrà abbassare la temperatura sui mezzi pubblici
Non solo provvedimenti per l'illuminazione stradale, ma anche per i mezzi pubblici. Il sindaco Beppe Sala, su questo punto, è stato chiaro:
"Metteremo in atto un piano di intervento rivolto a cittadini e city users con una campagna di sensibilizzazione, a partire dal 18 ottobre, con consigli pratici, realizzata con il Politecnico. Ad Atm - ha aggiunto - abbiamo chiesto uno sforzo sulla regolazione della temperatura sui mezzi pubblici, riducendo di un paio di gradi la temperatura su bus elettrici e tram".
Le voci contrarie
Non sono però mancate le voci contrarie alla ricetta di Sala contro il caro bollette.
Alessandro Verri e Deborah Giovanati, capogruppo e e vicecapogruppo della Lega a Palazzo Marino chiedono una convocazione straordinaria del consiglio comunale:
"Apprendiamo anche noi attraverso un video sui social del sindaco Sala della realizzazione di un piano per Milano di contrasto al caro energia. Ci fa piacere che anche Milano faccia la sua parte ma chiediamo che sia convocato al più presto un Consiglio comunale straordinario affinché il sindaco possa approfondire tutti i provvedimenti che intende mettere in atto.
Venga inoltre costituita una cabina di regia con i rappresentanti di tutte le forze politiche che affronti le problematiche più rilevanti tra le quali ad esempio le ricadute delle spese energetiche sui dipendenti messi in smartworking, la sicurezza nelle strade se si intende diminuire l'illuminazione, i rincari nelle case popolari sui quali MM s.p.a. deve fare la sua parte e aziende pubbliche come A2A che contributo daranno".
Preoccupato anche il Codacons che, commentando le misure annunciate dal sindaco di Milano, afferma:
"Siamo favorevoli alla riduzione dei consumi energetici - afferma Marco Maria Donzelli - ma al tempo stesso siamo preoccupati che la riduzione dell’illuminazione pubblica possa danneggiare i cittadini. In un momento in cui a Milano si registra una escalation allarmante di reati e violenze, ridurre l’illuminazione pubblica, anche se solo di un’ora al giorno, potrebbe avere effetti negativi sul fronte della criminalità.
Una minore illuminazione sulle strade, inoltre, rischia di incrementare gli incidenti come conseguenza della ridotta visibilità. C’è poi la questione delle imposte che i cittadini milanesi pagano per i servizi pubblici, imposte che dovranno essere necessariamente tagliate proporzionalmente alla riduzione dei servizi resi. E’ necessario, in definitiva, monitorare gli effetti collaterali delle misure annunciate da Sala e i reali benefici per la collettività, non solo in termini di risparmi energetici".