nel decreto aiuti

Bonus trasporti 60 euro: a chi spetta, a cosa serve e perché bisogna fare in fretta

Ancora non stabilite le modalità di accesso, ma è certo che ci sarà un click day perché le risorse sono limitate.

Bonus trasporti 60 euro: a chi spetta, a cosa serve e perché bisogna fare in fretta
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Non solo i 200 euro in busta paga a luglio. Il Decreto Aiuti, pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale, contiene anche un altro aiuto per gli italiani con reddito sotto i 35.000 euro annui. Ma se i 200 euro arriveranno automaticamente per tutti, per il Bonus trasporti da 60 euro bisognerà essere più veloci.

Bonus trasporti 60 euro: come funziona

Il Bonus può essere utilizzato per l'acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale (autobus, metropolitane e treni).

Il contributo  potrà coprire fino al 100% della spesa sostenuta, ma con un limite massimo fissato a 60 euro. E' utilizzabile entro il 31 dicembre 2022 per l'acquisto di un solo abbonamento e non è cedibile.

Potranno farne richiesta (in questo caso è necessario) coloro che hanno un reddito 2021 non superiore ai 35.000 euro.

Click day?

Ancora non è stata però stabilita la modalità di accesso al bonus. E' probabile che verrà creata una piattaforma web dedicata. Le risorse, però, sono limitate: 79 milioni di euro. E dunque è abbastanza certo che per accedere sarà necessario un click day. Chi è interessato a ricevere l'agevolazione, dunque, dovrà fare molta attenzione alla data di inizio delle richieste e dovrà essere piuttosto veloce.

Per chi va in auto c'è il bonus carburante (forse)

Questo per chi utilizza i mezzi pubblici. E che va al lavoro in macchina? La benzina costa cara e il Governo, oltre allo sconto sulle accise che durerà sino a luglio, ha previsto anche un bonus carburante una tantum per i lavoratori dipendenti.

Attenzione, però: non si tratta di un contributo automatico. Sarà il datore di lavoro a scegliere se erogarlo e in che forma. E' possibile infatti che il contributo sia anche inferiore. Ma la scelta è assolutamente volontaria da parte dell'azienda, che poi nel caso sarà rimborsata.

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