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Edilizia: proroga bonus 50% nel 2025 (doveva scendere al 36%), ma solo per la prima casa

L'attuale detrazione del 50% scenderà al 36% per le seconde case e contemporaneamente sarà dimezzata la soglia massima delle spese agevolabili

Edilizia: proroga bonus 50% nel 2025 (doveva scendere al 36%), ma solo per la prima casa
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Alla vigilia della Manovra il viceministro dell'Economia Maurizio Leo aveva lasciato una porta aperta al rinnovo della detrazione al 50%, quantomeno per le prime case:

"Penso che potremmo ritornare a una detrazione sul 50% per la prima casa - ha detto Leo intervenendo al convegno 'Far crescere insieme l'Italia' organizzato da Fratelli d’Italia a Milano - Dobbiamo fare in modo di agevolare chi vuole fruire di un bonus edilizio per la prima casa compatibilmente con risorse, ci si potrebbe tornare... Per il resto si vedrà".

E così in effetti è stato.

Bonus Ristrutturazioni: cosa cambierà nel 2025

Dal prossimo anno, le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia subiranno comunque modifiche significative. Il bonus ristrutturazioni avrebbe dovuto essere "tagliato", passando dal 50% al 36%. Così sarà per le seconde case, mentre per le abitazioni principali è stato salvaguardato il rimborso della metà delle spese effettuate.

Anche il tetto massimo (parliamo sempre di prime case) rimane invariato a 96.000 euro, mentre per le altre viene dimezzato a 48.000.

Il bonus ristrutturazioni, potenziato alla fine del 2021, prevede attualmente una detrazione Irpef del 50% per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, oltre che per la ristrutturazione edilizia su immobili residenziali di qualsiasi tipo, comprese pertinenze e immobili rurali. In edifici residenziali, è ammessa anche la manutenzione ordinaria delle parti comuni.

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Ristrutturazione

Lavori ammessi

Sono numerosi i tipi di interventi che rientrano nel bonus ristrutturazioni, fra cui:

  • Installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • Realizzazione o miglioramento di servizi igienici
  • Sostituzione di infissi esterni e serramenti
  • Rifacimento di scale e rampe
  • Interventi per il risparmio energetico
  • Bonifica dall'amianto
  • Misure per prevenire infortuni domestici e l’eliminazione delle barriere architettoniche
  • Cablatura degli edifici e installazione di rilevatori di gas.

Modalità di fruizione del bonus

Dopo l'eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura, l'unico modo per usufruire del bonus ristrutturazioni resta la detrazione Irpef. Il rimborso avviene in 10 rate annuali di pari importo, attraverso la dichiarazione dei redditi (modello 730 precompilato o modello Redditi Persone Fisiche).

Chi può beneficiare del bonus

Il bonus è destinato a tutti i contribuenti che pagano imposte sui redditi. Possono richiederlo i proprietari, i titolari di nuda proprietà, chi gode di un diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione), affittuari, comodatari, e soci di cooperative. Anche gli imprenditori individuali e coloro che producono redditi in forma associata possono beneficiare del bonus, purché gli immobili non siano beni strumentali o merce.

Progetto ristrutturazione

Documenti necessari

Per ottenere la detrazione è necessario conservare una serie di documenti, tra cui la domanda di accatastamento, le ricevute del pagamento dell'Ici/Imu, la delibera dell'assemblea condominiale (per lavori su parti comuni), e le concessioni o autorizzazioni relative ai lavori. In alternativa, va presentata una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Meloni intenzionata a ridurre l'impatto economico dei bonus edilizi

Il governo, salvo interventi correttivi durante l'iter della manovra finanziaria, sembra dunque intenzionato a ridurre le agevolazioni per l’edilizia. Questo orientamento è stato confermato anche dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante un recente intervento all'Assemblea di Confindustria.

La premier Giorgia Meloni

La motivazione principale è la necessità di ridurre l’impatto economico dei bonus sulle casse dello Stato.

Ma ora, almeno per le prime case, lo scenario potrebbe cambiare.

Cosa succederà dopo il 2027

Se non ci saranno modifiche, dal 2028 l’aliquota del bonus ristrutturazioni scenderà ulteriormente al 30%, e rimarrà in vigore fino al 2033. Tuttavia, è possibile che la normativa venga ulteriormente rivista, anche in vista della possibile applicazione della direttiva europea sulle Case Green e del Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima (PNIEC).

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