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Bonus 550 euro lavoratori part-time: cosa è e chi ne ha diritto

Si riferisce all'anno lavorativo 2021. Si attende il Decreto attuativo per le specifiche.

Bonus 550 euro lavoratori part-time: cosa è e chi ne ha diritto
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Se ne è parlato meno rispetto ai 200 euro in arrivo con la busta paga di luglio per tutti i lavoratori con un reddito sotto i 35.000 euro, ma nel Decreto Aiuti c'è anche un Bonus da 550 euro per i lavoratori part-time. Ecco chi può ottenerlo e come.

Bonus 550 euro lavoratori part-time: cosa è

Il bonus è contenuto nel Decreto Aiuti che ha poi spaccato definitivamente la maggioranza, portando alla fine del Governo Draghi. Lo stanziamento è di trenta milioni di euro, che serviranno per l'erogazione di una quota una tantum (quindi una volta sola) destinata a tutti coloro che nel 2021 hanno lavorato con un contratto part-time ciclico verticale, cioè in modo non continuativo.

 Chi ne ha diritto

Ne hanno diritto coloro che nel 2021 hanno lavorato con un contratto part-time che ha previsto la sospensione dell'attività in via continuativa per almeno un mese e complessivamente per un periodo non inferiore alle 7 e non superiore alle 20 settimane. Nel medesimo periodo, inoltre, è necessario che il lavoratore non abbia instaurato altri tipi di contratto di lavoro subordinato e non abbia conseguito altri redditi derivanti da pensione o da ammortizzatori sociali come la Naspi.

 In attesa del Decreto attuativo

La determinazione definitiva dei requisiti sarà stabilita con un Decreto attuativo che verrà pubblicato a breve e che conterrà anche tutte le specifiche sulle domande. Quello che si sa è che l'invio delle richieste avverrà in modo telematico   tramite il portale istituzionale dell’Inps, con accesso tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, anche tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Si potrà anche fare domanda attraverso Patronati o consulenti fiscali.

Il contributo verrà erogato dall’Inps (le tempistiche saranno contenute nel decreto attuativo) e non concorrerà alla formazione del reddito. Sarà inoltre compatibile con il Bonus 200 euro.

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