Bonus 200 euro partite Iva, click day a settembre: come funziona
Per i professionisti che dichiarano redditi per meno di 35mila euro all'anno sembra profilarsi una giornata di click day calendarizzata per il 15 settembre.
A volte ritornano. Il Bonus 200 euro cala il tris: dopo luglio e agosto, a settembre toccherà alle partite Iva. Di fatto, sarà una delle ultime disposizioni del Governo dimissionario guidato da Mario Draghi prima delle elezioni del 25 settembre.
Bonus 200 euro, tocca alle partite Iva
Se nelle altre due occasioni, per altre categorie di imprenditori, il bonus era scattato automaticamente dopo la richiesta dei dipendenti, in questo caso per le partite Iva sembra profilarsi una giornata di "click day" calendarizzata per il 15 settembre.
Si tratta di un'opportunità che interesserà i lavoratori autonomi con redditi al di sotto dei 35mila euro per una platea stimata di oltre 3 milioni di persone.
Queste persone potranno dunque richiedere l'indennità da 200 euro, prevista dal decreto Aiuti per scongiurare i rincari di gas, benzina e corrente: il via libera alla presentazione delle domande (in modalità telematica) per i professionisti iscritti alle Casse previdenziali dovrebbe scattare appunto a metà settembre.
Bonus 200 euro, gli ultimi controlli
Manca ancora però qualche dettaglio affinché la misura possa essere ufficializzata. La disponibilità del bonus è stata firmata dai ministri a Lavoro ed Economia, Andrea Orlando e Daniele Franco.
Ma l'ultima parola spetterà alle verifiche e ai conteggi dei tecnici della Corte dei Conti. Solo in quel caso, il provvedimento di sostegno economico si concretizzerà a tutti gli effetti, andando così a completare un altro tassello negli aiuti approntati dall'Esecutivo.
Dopodiché anche per le partite Iva si prospetterà la possibilità di ricevere il bonus di 200 euro come già era accaduto nel 2020 in occasione della fase più emergenziale della pandemia Covid.
La platea e chi lo riceverà
Secondo una primissima stima, si pensa che il bonus possa andare a interessare circa 3 milioni di persone.
Una curiosità: sempre dalle primissime indicazioni, sembra che la fetta più ampia di beneficiari saranno gli iscritti alla cassa forense degli avvocati.