C'è tempo sino a fine giugno

Bollette, servizio a tutele graduali: quanto si risparmia (ma dovete fare in fretta)

Secondo i dati di Arera si possono risparmiare circa 110 euro all'anno

Bollette, servizio a tutele graduali: quanto si risparmia (ma dovete fare in fretta)
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Che dall'1 luglio 2024 anche l'energia elettrica passerà al mercato libero lo sanno tutti (ma come sempre, repetita iuvant). Ma sapete cosa succede a chi è nel mercato tutelato? E che se anche siete nel libero potete tornare nel tutelato? Probabilmente sì. Ma quello che ancora non si sa è se e quanto conviene.

A giudicare da quanto ha spiegato il presidente di Arera (l'Autorità per l'energia) Stefano Besseghini al Sole 24 ore, il vantaggio è di circa 110 euro all'anno, una decina al mese in pratica. Non la cifra che cambia la vita, per capirci, ma sempre meglio averli in tasca che spenderli...

Cosa è il servizio a tutele graduali e chi può usufruirne

Iniziamo dalla base, e cioè dalle quattro categorie di utenti del servizio di fornitura di energia elettrica:

  • il consumatore in tutela vulnerabile
  • il consumatore in tutela non vulnerabile 
  • il consumatore sul mercato libero vulnerabile 
  • il consumatore nel mercato libero non vulnerabile.

Per vulnerabili si intendo coloro che abbiano una delle seguenti caratteristiche:

  • persone con età superiore a 75 anni;
  • titolari di bonus sociale per disagio economico;
  • soggetto con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
  • proprietario di una fornitura che alimenta un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita;
  • proprietario di una fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • proprietario di una fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse.

Il servizio a tutele graduali è accessibile a tutti quanti, ma con modalità diverse.

Come accedere al servizio a tutele graduali

Per ciascuna delle quattro categorie di utenza c'è un modo specifico per accedere alle tutele graduali.

  • il consumatore in tutela vulnerabile non deve fare nulla, continuerà a essere servito dal servizio di tutela;
  • il consumatore in tutela non vulnerabile passerà al servizio a tutela graduale nel caso in cui non scegliesse prima di luglio un operatore del mercato libero;
  • il consumatore sul mercato libero vulnerabile,  in qualunque momento (anche dopo l'1 luglio) potrà rientrare nel servizio di tutela;
  • il consumatore nel mercato libero non vulnerabile, che potrà entrare nel servizio di maggior tutela solo fino all'1 luglio.

Cosa cambia con il servizio a tutele graduali

Con l'approssimarsi della fine del mercato tutelato, è stato deciso di mantenere comunque le tutele graduali. A febbraio 2024 si sono svolte le aste che hanno assegnato agli operatori le 26 zone in cui è stata divisa l'Italia per il passaggio. Nella tabella qui sotto trovate tutti gli operatori che gestiranno il mercato delle tutele graduali dall'1 luglio 2024.

Attenzione, però. Se volete tornare nel tutelato (o restarci) non dovete rivolgervi subito a questi operatori. Fino al 30 giugno 2024, resiste il mercato tutelato, e dunque se volete tornare indietro dovrete rivolgervi a chi lo ha in gestione in questo momento. Per facilitare i consumatori, Arera ha messo a disposizione un motore di ricerca che vi permette di capire qual è l'operatore a cui fare riferimento in questo momento (cliccate qui per accedere e inserire il nome del vostro Comune).

In sostanza, dunque, dovrete tornare da questo operatore (per la maggior parte dei Comuni è il Servizio Elettrico Nazionale), e poi dall'1 luglio 2024 verrete "spostati" in automatico al gestore delle tutele graduali della vostra zona di riferimento, senza di fatto dover fare nulla.

Il passaggio di luglio 2024 - abbiamo contattato Arera per chiedere un chiarimento in merito - sarà automatico. Dunque non ci sarà bisogno di sottoscrivere nuovi contratti. Sarete destinati all'operatore di riferimento per il vostro territorio con la tariffa a tutele graduali.

Il mercato delle tutele graduali ha però una scadenza (a meno di ulteriori modifiche). Durerà infatti tre anni, dopodiché il passaggio al mercato libero sarà davvero obbligatorio.

Quando fare ritorno al mercato tutelato

Se decidete di tornare al tutelato, non avete molto tempo. Come detto, la scadenza è il 30 giugno, ma, trattandosi di un vero e proprio cambio di contratto di fornitura, ci vogliono dalle tre alle otto settimane e dunque, per evitare sorprese, meglio fare in fretta.

Rientrare nel servizio di tutela non ha un costo, ad eccezione dell'imposta di bollo da 16 euro per il cambio del contratto. Nel caso però abbiate sottoscritto un contratto dopo l'1 gennaio 2024, andate a vederlo. Da quella data infatti gli operatori del mercato libero possono applicare delle penali a chi recede in anticipo dall'accordo.

Quanto si risparmia con le tutele graduali

Come detto, dunque, secondo Arera il risparmio potrebbe essere attorno ai 110 euro all'anno. Più o meno la stessa cifra ipotizzata qualche settimana fa da Consumerismo No Profit (130 euro).

Indicazioni più specifiche però saranno a disposizione tra i prossimi giorni, come ha spiegato Besseghini:

"Faremo una valutazione alla fine di maggio per poter dare prime indicazioni ai venditori e avremo evidenza se le diverse zone d’asta hanno conosciuto dinamiche diverse in termini di ingresso o uscita dal servizio di tutela".

 

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