Assegno maternità Comuni 2023: i requisiti per ottenerlo e come fare domanda
La domanda va presentata in Municipio, a pagare è poi l'Inps
Anche per il 2023 è confermato l'assegno maternità dei Comuni. Vediamo allora quali sono i requisiti per ottenerlo e come fare per presentare domanda.
Assegno maternità Comuni 2023: cosa è
L'assegno di maternità è un sostegno economico riconosciuto dai Comuni e pagato dall'Inps in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo. Il sussidio è rivolto a chi ha un Isee basso, con limite ricalcolato ogni anno in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo. E' riconosciuto a chi non versa una contribuzione sufficiente per ottenere la maternità ordinaria (ad esempio, maternità obbligatoria dipendenti, maternità autonomi o iscritti alla gestione Separata). Detto in parole semplici, sostituisce il congedo di maternità quando le beneficiarie non hanno una copertura previdenziale obbligatoria.
Assegno maternità Comuni: i requisiti
Ma quali sono i requisiti da possedere per fare domanda? L'assegno è riconosciuto a:
- cittadini italiani
- cittadini comunitari
- cittadini extracomunitari in possesso di titolo di soggiorno (per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza)
I richiedenti l’assegno comunale di maternità devono dimostrare di possedere al momento della domanda i seguenti requisiti:
- non avere alcuna copertura previdenziale;
- rispettare determinati limiti ISEE. La Circolare INPS n. 27 del 18-02-2022 ha fissato il tetto per lo scorso anno a 17.747,58 euro. Entro poche settimane sarà determinato il tetto per il 2023, che però non dovrebbe discostarsi di molto.
Assegno maternità Comuni 2023: a quanto ammonta
Il valore dell'assegno - come l'Isee per richiederlo - viene calcolato ogni anno in base all'aumento dei prezzi. Nel 2022 l'ammontare era pari a 354,73 euro per 5 mensilità. Dunque, in totale si parla di 1.773,65 euro.
Assegno maternità: come fare domanda
La domanda va presentata al Comune di residenza, che deve verificare la sussistenza delle condizioni e approvare il pagamento, che avviene tramite l'Inps. La richiesta va presentata presso gli uffici del proprio Municipio entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dalla data di ingresso del minore in famiglia in caso di adozione. Il minore non può comunque avere più di 6 anni.
Alla domanda bisogna allegare:
- Dichiarazione di disponibilità al lavoro (Did), dove la mamma risulta disoccupata o inoccupata
- Certificato di nascita del Comune di residenza del bambino
- Modello ISEE in corso di validità con dichiarazione DSU, attestazione ISEE e prospetto calcolo maternità
- Documento d’identità della mamma richiedente, non scaduto (in caso di cittadini extracomunitari anche il permesso di soggiorno)
- Attestazione della Banca o delle Poste Italiane contenente il codice IBAN, dove accreditare l’importo dell’assegno.
Quando viene pagato l'assegno maternità
Solitamente le tempistiche per l'erogazione dell'assegno di maternità dei Comuni variano tra i 60 e i 120 giorni dalla data di presentazione delle domande. Per verificare lo stato di avanzamento della pratica si può consultare il “fascicolo previdenziale del cittadino” sul sito dell'Inps.
L'assegno di maternità è compatibile con l'assegno unico universale e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.