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Wurstel contaminati da listeria: c'è un quarto morto

Altra vittima, stavolta in provincia di Alessandria. Il prodotto è stato ritirato.

Wurstel contaminati da listeria: c'è un quarto morto
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La vicenda sembrava sopita, e invece torna prepotentemente di attualità. Un altro uomo è morto dopo aver mangiato un wurstel di pollo crudo, probabilmente contaminato da listeria. E' la quarta vittima in Italia.

Wurstel contaminati da listeria: un'altra vittima

La vittima è un uomo di 83 anni di Alessandria. Secondo quanto è stato possibile ricostruire sinora l'anziano avrebbe mangiato dei wurstel di pollo crudi, dopodiché si sarebbe sentito male. Inutile purtroppo il ricovero presso l'ospedale alessandrino: la situazione, gravata anche dall'età del soggetto, è precipitata sino al decesso.

Ora le indagini dovranno appurare se l’uomo sia deceduto per colpa del ceppo St 155, che ha già provocato la morte di altre tre persone.

I precedenti

Altri tre decessi si erano verificati  in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.  Le verifiche dello staff del Ministero della Salute avevano portato all'individuazione del "responsabile". In un primo momento si pensava che il batterio killer fosse all'interno del formaggio Asiago, invece poi era emersa una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del ceppo di Listeria ST 155 in wurstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli – IT 04 M CE. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento.

Il ritiro dei prodotti

L’azienda ha avviato tutte le misure a tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022. Ha inoltre messo in atto una comunicazione rafforzativa di quanto già indicato sui prodotti direttamente nei punti vendita.

 

 

Wurstel al formaggio e... a rischio listeria: fate attenzione
Il prodotto ritirato

 

Da alcuni giorni della vicenda non si sentiva più parlare e sembrava che  potesse considerarsi "risolta". Ora un nuovo decesso riapre la questione. Il consiglio è di fare come sempre massima attenzione a quello che mangiate e ai richiami del Ministero. E se avete acquistato il prodotto incriminato, restituitelo al più presto senza consumarlo.

Che cos'è e dove si trova il batterio Listeria

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave.

La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria monocytogenes resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

Cosa fare: igiene in cucina e cottura degli alimenti

Il Ministero della Salute invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta

 

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