LA PROTESTA DEL VENERDI'

Friday for Future torna nelle piazze: gli studenti chiedono lo stop all'alternanza scuola-lavoro

La manifestazione degli studenti non si è limitata ai temi ambientali. Sotto accusa anche la guerra e le Olimpiadi.

Friday for Future torna nelle piazze: gli studenti chiedono lo stop all'alternanza scuola-lavoro
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Il ritorno di Friday for future: imbrattati con vernice rossa le vetrine di un McDonald's e di una banca. Altri manifesti attaccati sulle vetrate e tanti manifesti con un'unica scritta: "Stop ai cambiamenti climatici".

Ma anche uno eloquente: "Non si può morire di scuola-lavoro", dedicato allo studente Giuliano De Seta morto in un'azienda nei giorni scorsi durante uno stage.

Vernice rossa contro le morti bianche nella protesta di Friday for Future

La "protesta del venerdì" ha avuto un teatro decisamente d'impatto dove la volontà di far sentire la propria voce è stata accompagnata dalla commozione e dalla rabbia per aver perso un giovane coetaneo.

"Friday for future" la protesta e gli imbrattamenti

E' stato un venerdì in chiaroscuro quello di ieri, 23 settembre 2022, segnato dal ritorno della protesta studentesca legato al movimento "Friday for future".

Una testimonianza significativa della protesta è arrivata appunto dal Veneto, dalla Laguna dove ci sono stati anche imbrattamenti alle vetrine del colosso di fast food americano e di una banca

E tanti sono stati infatti i messaggi dedicati a Giuliano De Seta il 18enne morto a Noventa di Piave proprio in provincia di Venezia durante un periodo di formazione in un'azienda del posto.

Gli altri temi della protesta: la guerra e le Olimpiadi

Le sollecitazioni degli studenti non si fermate dunque al tema ambiente, ma hanno abbracciato appunto anche il nodo dell'alternanza scuola-lavoro, della guerra in Ucraina (uno striscione è stato appeso sul ponte di Rialto) fino a toccare i temi dei cambiamenti climatici e del ruolo delle multinazionali.

Ma a finire sotto la lente degli studente anche i lavori e l'impatto sull'ambiente che segneranno il conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina.

La protesta in tutta Italia: il fango dell'alluvione contro la Regione

La protesta di "Friday for future" è però montata in tutta Italia, in 70 città e piazze del nostro Paese.

Non solo Venezia dunque, ma anche Bergamo, Brescia, Milano, Napoli, Roma, Bari, Padova, Ancona, dove la protesta ha avuto un'azione oltremodo significativa.

Il fango dell'alluvione di Senigallia è stato infatti lanciato contro il Palazzo della Regione.

A Palermo invece la manifestazione ha raggiunto la sede dell'Enel per protestare contro il caro bollette.

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