Università, a Shanghai chiedono la lista degli studenti gay. In Afghanistan corsi separati per le ragazze
Due notizie che accendono i riflettori sulle condizioni di accesso al diritto all'istruzione.
Il fil rouge è il sesso. Sesso di appartenenza e orientamento sessuale. Nonostante le apparenti sostanziali differenze tra una metropoli avveniristica come la cinese Shanghai e la martoriata Kabul, capitale afghana precipitata nell'inferno sotto l'egida dei talebani, le due notizie che arrivano oggi dal mondo raccontano le due facce di una stessa medaglia. Il Guardian ha lanciato l'allarme, rendendo nota la notizia che l'Università di Shanghai avrebbe chiesto a tutti i college di "stilare una lista" degli studenti Lgbtq+ fornendo informazioni sul loro "stato mentale". Più o meno in contemporanea il ministro dell'Istruzione talebano ha annunciato che d'ora in avanti nell'università dell'Afghanistan le studentesse e gli studenti saranno divisi.
All'Università di Shanghai una lista degli studenti gay
A denunciare l'inquietante fatto sono stati, in primis, i social media: il cinese Weibo ma anche Twitter, dove è stato pubblicato lo screenshot della direttiva nella quale l'università chiede di "indagare e ricercare" gli studenti che fanno parte della comunità Lgbtq+ e di "trovare informazioni sulle loro condizioni psicologiche", la loro posizione politica, i loro contatti sociali e altri non meglio precisati "requisiti rilevanti". L'università di Shanghai non ha risposto alle richieste del Guardian di commentare ma dopo qualche ora il post è sparito dai social media.
Di recente le autorità cinesi hanno preso di mira gruppi di femministe e, in generale, nel Paese vige un clima di intolleranza nei confronti delle minoranze sessuali. In passato nei campus universitari cinesi la comunità Lgbtq+ era molto attiva, ma negli ultimi anni è stata sempre più emarginata, a dimostrazione dell'involuzione sul tema, l'anno scorso, è stata annunciata la chiusura dello Shanghai Pride, l'unica grande manifestazione dell'orgoglio gay.
Il futuro delle universitarie afghane
Spostandoci in Afghanistan, una delle maggiori preoccupazioni che ha investito il mondo in seguito alla presa del Paese da parte dei talebani riguarda il futuro delle donne, la loro autonomia, nonché la possibilità di ricevere l'istruzione desiderata per poi collocarsi professionalmente. Nelle ultime ore il ministro dell'Istruzione talebano ha annunciato che d'ora in avanti nell'università dell'Afghanistan le studentesse e gli studenti saranno divisi.
"Continueranno a studiare in classi separate, come vuole la sharia", ha dichiarato Abdul Baqi Haqqani secondo quanto riportato da Tolo news.