Turetta controllava Giulia Cecchettin con un'app spia e aveva pianificato l'omicidio almeno 4 giorni prima
Il 23enne è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, porto d'armi continuato, occultamento di cadavere e stalking
La Procura di Venezia ha concluso le indagini sul femminicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa l'11 novembre 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Il 23enne di Torreglia è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, porto d'armi continuato, occultamento di cadavere e stalking: il ragazzo aveva organizzato il piano almeno 4 giorni prima e seguiva Giulia con un'app-spia installata sul suo cellulare.
Giulia Cecchettin controllata da Turetta con un'app-spia
La procura di Venezia ha concluso le indagini, con un dossier denso di elementi e prove che incriminano Filippo Turetta. Gli inquirenti attribuiscono al giovane non solo la premeditazione, ma anche la crudeltà, l'efferatezza, il sequestro di persona, il possesso illegale d'armi, l'occultamento del cadavere e lo stalking.
Il 23enne di Torreglia non aveva mai accettato la fine della relazione con Giulia Cecchettin. Era ossessionato dalla ragazza, che più volte aveva confidato alle amiche il comportamento possessivo e violento di Turetta.
Alla trasmissione Chi l'ha visto? la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, aveva mostrato in diretta i messaggi che Turetta le inviava per chiederle di dire a Giulia di accendere il cellulare e di rispondergli:
"Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso?"
Ai messaggi Elena risponde con un "no" secco e chiede a Filippo di lasciare stare Giulia, ma lui si inalbera e le chiede di avvisarla almeno che gli ha scritto e di ricordarle che gli aveva promesso di mandargli foto e video della giornata.
"Non può non cag*** per tutte queste ore, mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata, non è giusto"
Ma non solo, gli inquirenti hanno scoperto che Turetta controllava il cellulare di Giulia tramite una app-spia installata sul dispositivo della ragazza, attraverso cui monitorava messaggi, chiamate e applicazioni.
L'omicidio pianificato 4 giorni prima
Le indagini dimostrano che Turetta aveva pianificato nei minimi dettagli l'omicidio di Giulia Cecchettin, compresa la modalità per occultare il cadavere e la sua fuga (il giovane è stato arrestato in Germania dopo otto giorni di latitanza). Aveva addirittura individuato luoghi di montagna adatti all'omicidio e aveva preso precauzioni come procurarsi cartine stradali cartacee per non lasciare tracce elettroniche.
Il piano sarebbe stato pianificato almeno 4 giorni prima, dal 7 novembre 2024. Gli inquirenti attribuiscono al giovane non solo la premeditazione, ma anche la crudeltà (Giulia è stata uccisa con ben 75 coltellate), l'efferatezza, il sequestro di persona, il possesso illegale d'armi, l'occultamento del cadavere e lo stalking.