Momento toccante

Giulia Cecchettin è laureata: la commovente cerimonia

La 22enne avrebbe dovuto laurearsi a novembre. Pochi giorni prima Filippo Turetta l'ha uccisa

Giulia Cecchettin è laureata: la commovente cerimonia
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Giulia Cecchettin è laureata. Venerdì 2 febbraio 2024 l'Università di Padova ha conferito la laurea postuma in Ingegneria biomedica alla 22enne che lo scorso 11 novembre 2023 è stata uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, proprio qualche giorno prima della discussione della sua tesi.

La laurea di Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin si apprestava a laurearsi e a iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Pochi giorni dopo l'atroce delitto che ha sconvolto l'Italia, la giovane studentessa veneta avrebbe ottenuto il titolo di dottoressa in Ingegneria Biomedica col massimo dei voti come da conferma della sua relatrice Silvia Todros. Ma la tragedia non ha impedito di renderle onore con ciò che si era guadagnata grazie al suo impegno.

E così venerdì 2 febbraio 2024, alle 11 in Aula Magna di Palazzo del Bo le è stato conferito il titolo alla memoria alla presenza della rettrice Daniela Mapelli e la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Uniti per Giulia

Una sala colma di amici, compagni universitari, conoscenti e giornalisti riuniti per dare a Giulia il suo titolo di ingegnere tanto atteso e combattuto nelle dure sessioni di studio. Nessuno si immaginava che proprio Giulia sarebbe mancata alla sua festa; nessuno si immaginava che quei progetti per il futuro, come conseguire una laurea in lettere durante gli anni di pensionamento, in realtà non si sarebbero esauditi, perché la sua famiglia come le sue amicizie credevano in lei e sapevano che avrebbe realizzato ogni suo sogno.

Le parole di Gino Cecchettin

Il padre Gino ha voluto dedicare alcune parole di congratulazioni subito dopo il conferimento della pergamena di laurea alla famiglia:

“Ci riuniamo in questa toccante cerimonia a memoria di Giulia per celebrare la sua amata laurea Grazie per aver onorato la memoria di Giulia e per aver contribuito a rendere questo momento speciale. Io però non riesco ad essere felice. Il conferimento di laurea che avevo in mente fino a poche settimane fa aveva protagonista una ragazza stupenda che non vedeva l'ora di indossare la sudata e meritata corona d'alloro. Ho pensato e ripensando a cosa potesse servire una cerimonia così per una laurea postuma poi come sempre la risposta mi viene quando penso alla mia amata figlia, onorare nel migliore dei modi la conclusione del percorso accademico penso sia un atto d'amore nei suoi confronti.

Cara Giulia mentre ti parlo ti immagino di fronte a me con il tuo sorriso leggero anche se lontana troppo lontana non avrei mai pensato di trovarmi qui con il cuore trafitto a piangere la tua assenza in una cerimonia in tuo onore. Sai quante volte ti ho immaginata felice e sorridente come solo tu sapevi essere e gioire con noi per questo momento a cui tenevi tanto non hai potuto assaporare la di persona la felicità per il meritato traguardo e penso sia un atto di riconoscenza dovuto per quanto hai dato alla nostra famiglia, per quanto hai fatto per gli altri durante la tua esistenza e per quanto ancora stai facendo per tutti. Almeno per oggi vorrei che il tuo nome cara Giulia fosse elevato non solo alla memoria del tragico femminicidio che ha segnato la tua vita, ma piuttosto alla tua straordinaria essenza.

La scelta della facoltà di ingegneria benché felice mi aveva lasciato alquanto perplesso solo pochi giorni fa ho preso tramite una lettera della tua professoressa del liceo che alla domanda di cosa avevi intenzione di fare all'università ti eri messa a piangere. Hai preferito una scelta che ti dava più opportunità di lavoro contro il tuo desiderio per letteratura e tuttavia l'hai seguita fino in fondo con il massimo impegno, trovando anche gli aspetti umani di questa disciplina secondo il tuo modo di essere. Ero fiducioso che avresti fatto grandi cose nella tua vita ma non mi rendevo conto di che gigante tu fossi, che farò il possibile perché il tuo nome e il tuo esempio di vita possono spingere le persone a riflettere sull'importanza dell'empatia e della solidarietà che tu nella tua semplicità hai incarnato in modo esemplare. Inutile dire che non c'è giorno in cui non sentiamo la tua mancanza. Mi manchi, ci manchi più dell'ossigeno grazie per aver condiviso con noi il tuo calore la tua umanità sarai per sempre nel cuore di chi ti ha amato e conosciuto, sarai sempre nel nostro cuore”.

Gino Cecchettin, padre di Giulia
Gino Cecchettin, padre di Giulia

Non vi nascondo che anch’io mi sono chiesto più volte se avesse senso questa cerimonia. - ha detto Gino Cecchettin, il padre di Giulia - Ho pensato e ripensato a cosa potesse servire una cerimonia così per una laurea postuma. Poi come sempre la risposta mi viene quando penso alla mia amata figlia. Onorare nel migliore dei modi il percorso accademico, penso sia un atto d’amore nei suoi confronti. Cara Giulia mentre ti parlo ti immagino davanti a me, col tuo sorriso leggero, anche se lontana, troppo lontana. Non avrei mai pensato di trovarmi qui con il cuore trafitto a piangere la tua assenza in una cerimonia in tuo onore".

 

"Fiera di te": le parole di Elena Cecchettin

Anche Elena, sorella di Giulia ha voluto salutarla:

“Sono sempre stata fiera di te ti ho sempre ammirato: carina, dolce e sveglia un piccolo genietto. Tu dicevi che non avevi memoria però cavoli guarda cosa sei riuscita a fare, sei riuscita ad essere una così brava testa in ingegneria, una facoltà che sapevo non essere la più affine al tuo animo romantico, eppure c'è l'hai fatta e alla grande, eri anche l'atleta di famiglia. Ancora oggi mi chiedo come facessi a trovare tanta gioia nel fare sport, ci hai fatto sentire in famiglia anche quando è mancata la mamma, facevi sempre in modo che passassimo del tempo insieme come quando tornavi a casa per pranzo se sapevi che qualcuno mangiava da solo anche rinunciando ai tuoi impegni.

Non so come ma riuscivi a farmi sentire inclusa anche quando ero a 2mila chilometri di distanza, quando avevamo la nostra chiamata settimanale e giovedì sera quando tornavi da atletica. Giulia riuscivi sempre a trovarmi la via tra le strade, nella mia mente si incrociavano e si confondevano e mi chiedevo come fosse possibile che tu fossi sempre così lucida e comprensiva.

Elena Cecchettin, sorella di Giulia
Elena Cecchettin, sorella di Giulia

Hai fatto tante belle cose per te stessa e per noi, dobbiamo ricordarcelo sempre, e dobbiamo ricordare quante cose avresti potuto fare se non ti fosse stata tolta la possibilità di farlo. Non dobbiamo dimenticarcene perché nessun’altra donna le venga tolta la possibilità di farlo. Giulia, nella tua breve vita sei riuscita a insegnarmi tanto e non me lo scorderò mai. Ora posso dirlo, senza che tu mi dica che non è ancora vero, complimenti ingegnere.

Premi alla memoria

La drammatica vicenda che ha riguardato Giulia come invece chi è sopravvissuto ha dato il via a numerose iniziative promosse dall’Università di Padova in memoria della ragazza contro la violenza di genere. Tra queste il premio per le migliori studentesse in Ingegneria Biomedica.

In sua memoria saranno 10 i premi di laurea oltre a cinque o più esoneri totali o parziali sulle spese di immatricolazione per le studentesse col miglior rendimento scolastico in Ingegneria Biomedica negli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025.

Il totale dei premi ammonta a 10mila euro da dividere tra le 10 lauree dunque 1.000 euro per ciascuna; mentre per gli esoneri si è stanziata una somma di 5mila sulle spese di immatricolazione fino a un massimo di 1.000 per ogni studentessa virtuosa in base allo scorrimento della graduatoria “incentivi lauree scientifiche” stilata dall'Università per l'anno accademico 2023/24 o 2024/25.

L’iniziativa è finanziata da più enti come il ministero delle imprese e del Made in italy con risorse provenienti dal programma “Imprenditoria Femminile”, gestita da Invitalia, con la collaborazione dell’Università di Padova assieme all’agenzia nazionale per lo sviluppo. Il piano mira a incrementare le competenze delle donne nell’ambito dell’impresa, della produzione e dell’innovazione, cercando di favorire senza ostacoli l’inserimento di personale femminile in vari settori, e al tempo stesso creando un ambiente culturale sicuro e inclusivo.

Altre iniziative per Giulia

Lo stesso per il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione istituendo 10 premi di laura di 1.000 euro per ogni studentessa che conseguirà il titolo di laurea triennale nei prossimi due anni; un’iniziativa per supportare le studentesse che hanno frequentato assieme a Giulia gli stessi corsi.

Seguono poi i 2 premi di laurea messi in capo dall’associazione per il sostegno e la tutela delle donne, Riviera Donna Aps, per una cifra di 1.500 euro per le studentesse che avranno conseguito il diploma di laurea triennale nei due anni a venire. L’importo è frutto di una raccolta fondi tra le associazioni.

In ultimo, l’Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto (Oppv) ha fatto dono all’ateneo di 6.000 euro destinati all’istituzione di tre premi di laurea magistrale alla facoltà di Psicologia del valore di 2.000 euro in tema di prevenzione alla violenza sulle donne, sempre in ricordo di Giulia Cecchettin.

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