Tredicenni devastano una casa: danni per 50mila euro, pagheranno i genitori
Scioccati i proprietari, che raccontano di essersi trovati di fronte un campo di battaglia: tutto distrutto
Un campo di battaglia: danni per oltre 50mila euro all’interno di una casa vuota. Non una semplice bravata, ma una vera e propria distruzione totale: tre ragazzini 13enni sono i responsabili di un atto di vandalismo di gravissima natura: succede in Piemonte, a San Damiano d’Asti.
E chi sarà chiamato a prendersi le responsabilità dello scempio? I genitori dei minori, considerando la loro non imputabilità, non avendo ancora 14 anni.
13enni vandalizzano una casa: 50mila euro di danni
La casa oggetto di distruzione si trova in una posizione piuttosto isolata, non è abitata dai proprietari che lì hanno mantenuto solo dei locali di sgombero e garage. Da anni però è affittata e in queste settimane era vuota perché era andato via l’inquilino precedente e quello nuovo stava per fare il suo ingresso. Come spiega La Nuova Provincia, sono stati i vicini di casa, allertati dai rumori, ad avvertire i proprietari che, in pochi minuti, sono giunti sul posto e si trovati di fronte un campo di battaglia.
Hanno visto le finestre aperte, le luci accese e hanno sentito dei rumori provenire dalle camere, così non si sono avventurati e hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Sono stati i militari ad entrare e cogliere sul fatto i tre ragazzini che si trovavano nelle stanze completamente devastate.
“E’ incredibile cosa abbiamo trovato – raccontano i proprietari che vogliono restare anonimi – Due dei tre piani che costituiscono la casa, sembravano un campo di battaglia: i pochi mobili rimasti completamente sventrati, la lavatrice buttata a terra e diventata inservibile oltre ai danni al pavimento. E poi pareti in cartongesso sfondate e, soprattutto, danni enormi ai serramenti. Porte sfondate, sopraporte scardinati dal muro insieme ai telai, vetri semplici e quelli doppi delle finestre spaccati. Solo per elencare una parte dei danni. Non contenti, hanno anche vandalizzato completamente fanaleria, vetri e impianto elettrico di un furgone di nostra proprietà che avevamo parcheggiato in uno dei garage della casa”.
Una prima stima dei danni oscilla fra i 50 e i 60 mila euro.
Risponderanno i genitori
I ragazzini, però, sono sotto i 14 anni: non essendo imputabili per legge a rispondere di tutto saranno esclusivamente i loro genitori.
“Devo dire che la cosa che mi ha più sconvolto è stata questa – dice la padrona di casa – Sapere che questo disastro è stato compiuto da ragazzini così giovani. Mi sembra incredibile".
“Un tempo erano previsti comunque percorsi di recupero in casi come questi – dice l’avvocato Marco Dapino che ha seguito la difesa di molti minorenni – ma oggi non ci sono più risorse.”
Precedenti analoghi
La cronaca, purtroppo, non è nuova a questi atti di vandalismo perpetrati da branchi di ragazzini del tutto fuori controllo. Esemplare, in senso negativo, è stato il caso spagnolo, raccontato da El Mundo, risalente alla notte del 17 aprile 2022 quando quattro ragazzini - all'epoca di età compresa tra 14 e 17 anni - si erano introdotti nella casa di vacanza di un notaio di Saragozza. Dopo aver forzato l'ingresso erano entrati in cantina dove avevano bevuto alcune bottiglie di vino, immortalando anche la bravata con alcuni video (risultati poi decisivi per la loro identificazione e l'incriminazione successiva).
Poi, una volta spostatisi nel salone, è successo il disastro. Forse annebbiati dai fumi dell'alcol, hanno dato fuoco a un bicchiere pieno di benzina. La fiammata improvvisa e violenta li ha sorpresi e ha subito fatto divampare il rogo. Presi dal panico hanno provato a domare le fiamme con una coperta, che ha però sortito l'effetto contrario. A quel punto sono fuggiti. Secondo quanto riporta la stampa spagnola, un ruolo decisivo nell'identificazione è stato svolto dalle immagini pubblicate sui social dai ragazzini. Che a quel punto sono stati beccati. Due di loro saranno in libertà vigilata per due mesi, mentre un terzo dovrà frequentare un centro di rieducazione e il quarto, che nel frattempo è diventato maggiorenne, è stato condannato a svolgere attività di assistenza sociale.
Pesantissimo invece il bilancio per le famiglie, che dovranno rifondere i danni: 557.563 euro.