Tragedia sul lavoro a Teramo: operaio 24enne cade da 10 metri e muore
Il giovane stava lavorando nel cantiere di restauro della chiesa di Sant’Agostino. Anche a Brienza (Potenza) un 45enne ha perso la vita in una cava
A pochissime ore di distanza dal dramma di Opera (Milano) dove, a seguito del cedimento della piattaforma di una gru, sono morti due operai di 51 e 69 anni, mentre un terzo 25enne è gravemente ferito, anche a Teramo, in provincia de L'Aquila (Abruzzo), un giovane lavoratore di 24 anni ha perso la vita per la caduta da circa 10 metri mentre lavorava nel cantiere di restauro della chiesa di Sant'Agostino.
Teramo, operaio 24enne muore dopo una caduta da 10 metri
La tragedia si è verificata nel pomeriggio di ieri, mercoledì 12 aprile 2023, verso le 15, nella chiesa di Sant'Agostino a Teramo.
Nel luogo di culto situato in via Vezzola, Ibrahima, un operaio di 24 anni, originario del Senegal, è morto mentre stava lavorando nel cantiere di restauro della chiesa. Il 24enne è precipitato da un'impalcatura da un'altezza di circa 10 metri. Le sue condizioni, fin da subito, sono apparse disperate.
Immediatamente sono stati contattati i sanitari del 118 che però, giunti sul posto il prima possibile, nonostante il tentativo estremo di rianimarlo, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'operaio.
Monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, scosso dalla vicenda:
"L’incidente odierno ci ricorda tragicamente che non possiamo mai abbassare la guardia sulla sicurezza e la tutela di ogni lavoratore".
Si indaga sull'incidente: salvo un secondo operaio caduto
Oltre al 118, sul luogo della tragedia sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale, il magistrato di turno e il medico legale. Immediatamente l'area è stata transennata e posta sotto sequestro giudiziario su disposizione del magistrato Enrica Medori che sta indagando per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Nella stessa situazione che ha portato alla morte dell'operaio 24enne, anche un secondo lavoratore di 42 anni è caduto dall'impalcatura. Quest'ultimo, tuttavia, si è clamorosamente salvato perché non è precipitato a terra come il collega, ma su una pedana in metallo, parte della struttura portante del cantiere.
Stando ai primi rilievi, i due operai sarebbero precipitati a causa del cedimento di una parte dell’impalcatura sul quale stavano lavorando. Sul caso, però, ci sono ancora tanti punti oscuri da chiarire, soprattutto relativi al motivo per cui la struttura su cui stavano operando ha improvvisamente ceduto.
Opera, tre operai caduti da una gru: due morti, grave il terzo
Come affermato in apertura, l'incidente sul lavoro di Teramo ha fatto seguito a quanto accaduto in mattinata a Noverasco, frazione di Opera (Milano) dove tre operai, mentre stavano potando un albero al Golf club Mirasole, sono improvvisamente precipitati da un'altezza di 15 metri, a causa del cedimento della gru su cui stavano lavorando che poi li ha schiacciati.
Due di loro, Angelo Zanin e Dario Beira, 51 e 69 anni, entrambi di Pavia, sono morti sul colpo. I due, come ricostruito, erano al lavoro sul cestello che poi ha ceduto.
Il terzo, un giovane di 25 anni di Casteggio, risulta gravemente ferito ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale Niguarda di Milano.
Il 25enne ha riportato trauma toracico, alla colonna vertebrale, fratture multiple agli arti e al bacino. Ha perso molto sangue e ora si trova in terapia intensiva dopo una risonanza magnetica per escludere lesioni al midollo. La Tac encefalo ha dato risultato negativo escludendo lesioni cerebrali, ma bisognerà comunque attendere il risveglio per valutare la situazione. Per lui, le lesioni osservate dai medici all’ospedale Niguarda di Milano non sembrano compatibili con una caduta da 15 metri di altezza ma piuttosto da uno schiacciamento.
"Non conosciamo ancora la causa, ma non c’è stato errore umano. Il carrello praticamente si è sganciato - ha dichiarato a LaPresse il funzionario dei Vigili del Fuoco di Milano Giuliano Santagata - Si trattava di un lavoro di potatura. C’è stato un guasto, non sappiamo con certezza quello che è successo, ce lo diranno lo indagini".
Brienza, 45enne morto in una cava
Anche oggi, giovedì 13 aprile 2023, dopo le due tragedie di Milano e Teramo, a Brienza, in provincia di Potenza (Basilicata) si conta un'altra vittima sul lavoro.
Questa mattina, verso le 9, nella cava ubicata in contrada Pozzi, Dino Viscardi, operaio 45enne, è morto mentre stava scaricando materiali inerti da un camion. Il lavoratore sarebbe caduto da un’altezza di circa 50 metri:
"Siamo di fronte a una vera e propria strage sul lavoro, che non è possibile tollerare - afferma in una nota Florence Costanzo, Segretario Regionale Ugl Basilicata - Pertanto, come sindacato Ugl, chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di attuare interventi per intensificare i controlli sui posti di lavoro. È fondamentale, inoltre, rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di porre l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sul fenomeno in atto per ribadire ancora una volta basta stragi sul lavoro".
I soccorritori del 118, intervenuti nel tentativo di prestare cure immediate a Dino Viscardi, hanno solo potuto constatare il decesso del 45enne. Sul posto sono accorsi anche i carabinieri per i rilievi del caso. Alle indagini partecipano gli ispettori per la sicurezza sui luoghi di lavoro dell'azienda sanitaria provinciale di Potenza.
Jesi, grave un 33enne schiacciato da un mezzo pesante
Oltre ai tre incidenti mortali, nella giornata di ieri, mercoledì 12 aprile, si è verificato anche un grave infortunio che ha riguardato un operaio 33enne di Jesi.
Come affermato dal Corriere dell'Adriatico, mentre stava lavorando nell'officina di via Santi, occupato revisione di un tir, una ruota del mezzo pesante gli ha improvvisamente schiacciato una gamba. A liberarlo, nell'immediato, sono stati i colleghi.
Il 33enne è stato quindi subito soccorso dai sanitari del 118, intervenuti con l'elisoccorso. L'operaio, che ha perso i sensi ed è stato intubato, è stato caricato con il verricello e portato all'ospedale di Torrette (Ancona) in codice rosso. Le sue condizioni, al momento, sono gravi.
Anche in questo caso, nell'azienda di Jesi dove si è verificato l'incidente, sono accorsi i carabinieri che stanno indagando per ricostruire la dinamica dei fatti.