Ennesimo incidente

Chi è il macchinista morto a Sanremo in seguito all'esplosione di un locomotore

Lavorava per la "Ivecos" di Colle Umberto, azienda che opera in appalto per conto di Rfi.

Chi è il macchinista morto a Sanremo in seguito all'esplosione di un locomotore
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Era impegnato nella manutenzione di una linea ferroviaria in un cantiere notturno alla stazione di Sanremo. All'improvviso qualcosa però è andato storto e il macchinista, un 55enne di Treviso, alle prese con un locomotore, non ce l'ha fatta.

Esplode un locomotore in stazione a Sanremo: morto un macchinista

Un'altra tragedia che si va ad aggiungere a quelle delle morti sui luoghi di lavoro. Questa notte, tra lunedì 10 e martedì 11 ottobre 2022, verso l'1, un macchinista è deceduto alla stazione di Sanremo (Imperia). Stando alla ricostruzione delle forze dell'Ordine, l'operaio, dipendente di un'azienda appaltatrice esterna alla Rfi (Rete ferroviaria italiana), era impegnato in alcune operazioni di manutenzione lungo la linea ferroviaria che va da Taggia a Ventimiglia, quando qualcosa all'improvviso è andato storto.

All'origine del decesso ci sarebbe stata un'esplosione del locomotore diesel di un treno, del quale il macchinista era alla guida, che poi ha generato il principio di un incendio. L'operaio stava lavorando al sistema di cambio del locomotore, che era pieno di olio.

Chi è la vittima

Qualche momento dopo la tragedia, sul posto sono intervenuti i tecnici di Rfi, i Vigili del Fuoco e il personale sanitario, con quest'ultimo che purtroppo non ha potuto fare altre che constatare il decesso dell'operaio. A perdere la vita è stato un macchinista 55enne originario di Treviso che lavorava per la Ivecos di Colle Umberto, azienda che opera in appalto per conto di Rfi.

Sul caso la magistratura ha già aperto un fascicolo di inchiesta, ma al momento non è ancora possibile conoscere l’ipotesi di reato, che andrà valutata, in seguito alla relazione degli investigatori. Questa di seguito, invece, la nota dei sindacati Fillea Cgil Imperia e Liguria, Filt Cgil Imperia e Liguria, Cgil Imperia e Cgil Liguria.

"Nell’esprimere vicinanza e cordoglio ai familiari della vittima lanciamo un grido di allarme per questa emorragia di vite umane che, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 9 ottobre, giornata nazionale delle vittime sul lavoro, è un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica. Servirà fare chiarezza sulle cause di questo incidente perché non si ripeta mai più. Così come è assolutamente necessario che le imprese seguano criteri di qualificazione, anche attraverso il modello della patente a punti. E’ necessario che al più presto si realizzi il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende attraverso gli ispettori regionali sul lavoro su prevenzione e repressione. Tutti, a partire dalle imprese, devono fare la propria parte; anche Inl, Inail, Asl, Inps devono fare la loro e realizzare monitoraggi permanenti che coinvolgano anche le parti sociali. La materia della salute e sicurezza sul lavoro deve entrare nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme, ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umana".

L'intervento dei vigili del fuoco sul locomotore andato a fuoco

Inevitabili i conseguenti disagi alla circolazione ferroviaria. Questo l'ultimo comunicato stampa di Rfi alle 8,30 di questa mattina, martedì 11 ottobre 2022:

"Sulla linea Genova - Ventimiglia, il traffico ferroviario, precedentemente sospeso, è attualmente rallentato tra Ventimiglia e Taggia Arma per accertamenti sulla linea da parte delle autorità. Nel tratto interessato il traffico ferroviario viene instradato su un unico binario con rallentamenti fino a 30 minuti. Seguiranno aggiornamenti".

Incidente sul lavoro a Sanremo: le foto dell'incidente

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Gli ultimi incidenti sul lavoro

La morte del macchinista di Sanremo è solo l'ultimo caso di incidente sul lavoro. Una settimana fa, martedì 4 ottobre 2022, un operaio 40enne di origine albanese ha perso la vita a Colverde, in provincia di Como, in una circostanza che lascia veramente senza parole: mentre stava per recuperare una pala che gli era caduta in una buca, il 40enne è stato letteralmente sepolto dalla terra per l'improvviso cedimento della strada sovrastante.

La strada crollata a Colverde (Como)

La scorsa settimana, inoltre, è avvenuta anche una seconda tragedia che però non si è verificata in un luogo fisico come un cantiere o la sede di un'azienda: Matteo Piuzzi, 32enne residente a Feletto Umberto (Friuli Venezia Giulia), durante una call di lavoro al computer, è stato improvvisamente colpito da un malore. I colleghi, collegati al pc da tutta Italia, quando si sono accorti che Matteo si era accasciato davanti allo schermo, hanno contattato subito i soccorsi, anche se non è stato semplice individuare il suo specifico indirizzo. Per il 32enne, alla fine, non c'è stato nulla da fare.

Matteo Piuzzi

Prima di raggiungere la sua casa, si era riusciti a contattare i genitori di Civitade Friuli, i quali, hanno immediatamente indicato l'abitazione del figlio a Feletto Umberto. Con l'aiuto dei Vigili del fuoco, il personale sanitario è quindi entrato in casa, trovando però Matteo senza vita.

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