alla periferia di milano

Tappezza il quartiere con foto hot della sua ex. La avverte un'amica: "Il tuo numero di telefono è ovunque"

Avrebbe ripreso in passato un rapporto sessuale con la quarantenne, ha estrapolato dei fotogrammi, e ha "ritagliato" solo la figura di lei

Tappezza il quartiere con foto hot della sua ex. La avverte un'amica: "Il tuo numero di telefono è ovunque"
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Non è una semplice vendetta, non è un regolamento di conti, non è un dispetto: ciò che l'ex compagno di  una donna di 40 anni di Cinisello Balsamo ha fatto, ha un nome preciso: revenge porn, e se ne risponde davanti alla legge.

Al termine della relazione tra i due, finita in maniera burrascosa, lui aveva minacciato di fargliela pagare. Nel mese di febbraio 2024, l'ex partner ha diffuso dei volantini, sotto casa della vittima, con le immagini della donna durante un rapporto sessuale, con tanto di numero di telefono della stessa. Ora è indagato.

Tappezza la zona dove vive la sua ex di sue foto intime e dati personali

"Ci sono i muri tappezzati con le tue foto e il tuo numero di telefono", con una telefonata che l'avvertiva, la 40enne protagonista di questa brutta vicenda è venuta a sapere di quanto stesse accadendo nel suo quartiere, a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano.

Revenge porn

L'autore, ora indagato, sarebbe il suo ex fidanzato, un uomo di 44 anni che vive in provincia di Como.

I due, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Cinisello, hanno avuto una relazione sentimentale finita con le accuse di lui, convinto che la donna l'avesse tradito: motivo per cui le aveva giurato vendetta.

Stalking ed escalation

Ai primi di dicembre 2023, la donna aveva presentato denuncia. Aveva cominciato a ricevere una serie di telefonate mute e anonime, anche durante la notte. Poi si è ritrovata la macchina danneggiata e un biglietto di insulti sul parabrezza.

Un'escalation fino alla diffusione di volantini, tra il 16 e il 17 febbraio 2024, con immagini esplicite della donna, accompagnate dal suo nome e cognome, numero di telefono, indicazione del profilo Instagram, indirizzo del luogo di lavoro. Il tutto accompagnato da una serie di riferimenti e frasi volgari a lei rivolte.

Stando alle indagini, l’uomo avrebbe ripreso in passato un rapporto sessuale con la quarantenne (da chiarire se con il consenso di questa, o a sua insaputa). Ha estrapolato dei fotogrammi, e ha "ritagliato" solo la figura di lei, escludendo la sua. Ha poi stampato l’immagine, per poi esporla in strada.

Le indagini

Le indagini svolte dai carabinieri di Cinisello hanno portato a raccogliere molti elementi nei confronti del comasco: i transiti in entrata e in uscita della sua vettura nel comune dell’hinterland, i tabulati telefonici, e soprattutto il controllo effettuato nei suoi confronti il 12 marzo scorso, quando viene scoperto, in prossimità di casa della ex, con una serie di ulteriori ritagli dello stesso tenore, custoditi in una busta.

E' stato raggiunto da un provvedimento restrittivo della magistratura di Monza, che gli impone l’obbligo di firma quotidiano nel suo comune di residenza, e il divieto di avvicinamento alla sua ex. I reati ipotizzati  sono quelli di stalking, per aver molestato la quarantenne con telefonate e appostamenti sotto casa, e "diffusione di immagini sessualmente esplicite", come prevede la norma che disciplina i casi del cosiddetto revenge porn.

Il caso eclatante avvenuto alla dipendente della Roma

E la cronaca, purtroppo, è ricca di casi analoghi, come quello della dipendente della Roma, che ha fatto assai scalpore le scorse settimane. Silenzio (e imbarazzo) dalla As Roma, dopo che la storia del licenziamento di una sua dipendente - se la ricostruzione fosse confermata, vittima di revenge porn - ha fatto il giro del Paese. Non solo umiliata e danneggiata, ma anche cacciata dal lavoro.

A diffondere il video compromettente sarebbe stato uno dei baby calciatori della Roma, maggiorenne da poco. Il materiale sarebbe stato sottratto alla ragazza. Ora, allo scandalo, si aggiunge un'altra tessera: la società sportiva capitolina avrebbe tolto il lavoro anche al superiore con cui la dipendente allontanata aveva una relazione.

femminicidi violenza donne
Revenge porn

Contemporaneamente era esploso un altro scandalo per  un'altra chat sessista nello sport. A "capitanare" gli esecrabili contenuti un istruttore alpino paracadutista veneto, allenatore di sci da fondo e residente a Verona. La procura ha aperto un fascicolo sull’episodio, risalente ormai a un anno fa, in cui venivano fatte circolare foto e video di nudo di ragazze atlete – anche minorenni. Oltre a commenti omofobi e razzisti. Una vicenda venuta a galla nel mese di settembre del 2023 dopo una segnalazione. Da quel momento è partita un'indagine della Procura federale che ha formulato una richiesta di condanna. La metà è stata assolta, agli altri, invece, sono state comminate pene leggere: sanzioni o ammonizioni. A "pagare" il conto più salato è stato l'allenatore che è stato sospeso per sei mesi.

Alcuni mesi fa era scoppiato il caso a Milano della chat dei colleghi in cui si dava il voto al lato B delle colleghe d'ufficio (la "chat degli 80" che lo scorso giugno aveva travolto l'agenzia di comunicazione milanese "We Are Social").

Pochi mesi fa stesso copione a Pavia, ma nella chat dei membri di un esclusivo sporting club cittadino, la Canottieri Ticino. La Procura di Pavia ha aperto un'indagine sul caso di una chat sessista che coinvolge otto soci del circolo. I membri di questa conversazione sarebbero stati scoperti a seguito della sottrazione di un telefono da un lettino in piscina: le ragazze hanno scoperto l'esistenza di una chat segreta in cui si parlava di loro con linguaggio volgare e offensivo e messaggi contenevano foto in costume delle giovani e commenti di natura sessista su particolari fisici e allusioni su presunte relazioni con altri soci del club.

Clamoroso il caso della 40enne bresciana, vittima di revenge porn, che ha perso il lavoro a causa del "danno di immagine" che le sue foto e video hard, rubati e diffusi senza il suo consenso, avrebbero cagionato all'azienda.

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