Dopo lo sgombero di Modena, dal Governo la stretta sui rave party: carcere, multe e confische
Dopo due giorni di musica ad alto volume, l'evento abusivo è stato fermato.
Dopo lo sgombero di Modena e il rave party abusivo di Halloween, dal Governo la stretta sui rave party: carcere, multe e confische di auto, camper e capannoni.
E' quanto prevede l'apposito Decreto che l'Esecutivo di Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Sicurezza, le decisioni del Governo
La misura sui rave party ha avuto una netta accelerata in occasione di quanto accaduto a Modena, in Emilia Romagna, in questi giorni in un capannone abbandonato proprio nelle vicinanze dell'innesto dell'Autostrada A1.
Ecco allora che dal punto di vista della sicurezza, nella seduta di ieri, lunedì 31 ottobre, insieme ai temi del Covid e della Giustizia, il Consiglio dei ministri ha inasprito le misure contro chi organizza raduni non autorizzati.
Cosa prevede il Decreto del Governo
La previsione dell'Esecutivo ha messo dunque sotto la lente le adunate non autorizzate "dalle quali possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica".
E in queste previsioni rientrano evidentemente anche i rave party.
L'Esecutivo ha deciso che in occasione di raduni abusivi si provvederà alla confisca di quanto utilizzato durante l’occupazione di spazi (auto, camper, capannoni, stand, service audio-video), oltre alla reclusione da tre a sei anni di carcere e multe da mille a 10 mila euro.
Si procederà d’ufficio "se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica".
Cosa è accaduto a Modena: il rave party di Halloween
Un ponte di Halloween veramente infuocato a Modena dopo che, dalla serata di sabato, 29 ottobre 2022, migliaia di persone si sono radunate per "Witchtek", un mega rave party che nelle intenzioni dovrebbe andare avanti sino a martedì. La situazione è stata fin da subito monitorata dalle forze dell'Ordine, le quali, questa mattina, lunedì 31, hanno avviato le trattative con gli organizzatori dell'evento abusivo con l'obiettivo di sgomberare l'area il prima possibile, come fermamente stabilito dal neo Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Sgomberato il rave party a Modena
Sgomberare l'area dove ormai da più di 24 ore si è verificato un rave party che ha portato in città oltre 3000 persone, anche da tutta Europa. E' stato questo l'obiettivo portato a termine dalle forze dell'ordine che nella prima mattinata di oggi, lunedì 31 ottobre 2022, dopo aver presidiato l'area l'intera notte, avevano avviato le trattative con gli organizzatori del “Witchtek 2K22”, maxi raduno in corso a Modena, organizzato in occasione del week end di Halloween, che ormai da oltre un giorno ha reso necessaria la mobilitazione di Polizia, Carabinieri e sanitari.
Diverse squadre di agenti in tenuta antisommossa sono quindi riusciti a far sgomberare il capannone, dopo due lunghe notti di musica ad alto volume, ripristinando l'ordine nella zona nel modo più pacifico possibile.
Già nella giornata di ieri il ministro dell'interno Matteo Piantedosi aveva ordinato lo sgombero dell'area, ovvero un capannone abbandonato in zona Cittanova, vicino al supermercato Grandemilia.
Ma la necessità di procedere con tutte le misure di sicurezza ha spinto le forze dell'ordine a prendere tempo. Anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli dopo aver partecipato al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla Prefettura per analizzare le misure da assumere, aveva sottolineato che era necessario agire "senza forzature, ma con determinazione e continuità dell'azione delle forze dell'ordine" della Polizia locale dei volontari e del 118.
Stamattina sul posto sono giunti "rinforzi": tutto intorno al capannone sono schierate pattuglie di Polizia e Carabinieri che, come detto, stanno trattando con gli organizzatori (che sui social avevano dichiarato che sarebbero "rimasti fino a martedì")nel tentativo di convincerli a lasciare spontaneamente la zona evitando così una irruzione.
Le testimonianze dei partecipanti al rave di Modena
La musica techno a tutto volume, dentro al capannone abbandonato alcune migliaia di persone, soprattutto giovani, arrivati anche dall'estero. Fuori il buio e le luci dei blindati della polizia. Il rave party a Modena è cominciato sabato sera. Un raduno clandestino nato sui social, conclusione fissata per martedì. Le forze dell'Ordine presidiano l'area, in tenuta antisommossa. Posti di blocco stradali hanno isolato la zona, non è possibile avvicinarsi. In prefettura la riunione straordinaria del comitato per l'ordine e la sicurezza.
Per tutto il giorno ragazzi entrano ed escono liberamente dal capannone, alcuni con il passo un po' incerto. Queste alcune delle dichiarazioni di un gruppo arrivato da Torino, i quali spiegano come per loro questo rave party rappresenti una forma di protesta.
"Autogestione, anarchia, non farsi controllare da loro. Cioè, perché va bene fino ad una certa, ma non non siamo criminali, siamo persone che stanno ballando, solo un po' di fiducia".
"E' la techno, molto semplicemente, non saprei, è come una religione. Sul fatto che la gente utilizzi sostanze stupefacenti posso assicurare che succede letteralmente in qualsiasi discoteca a pagamento. Qui ognuno fa come vuole. Se ci hanno offerto droga? Capita, certo".
"Ho saputo di ragazzi drogati in discoteca, messi con le pilloline, che magari si prendono anche qui. Però qui tu decidi di prendertela, ok? Nonostante facciamo qualcosa di abusivo, di strano, di un po' estremo magari, non vogliamo far del male a nessuno. Qui ci si tratta tutti come fratelli".
"Se arrivano ad imporci lo sgombero, dipende da come ce lo pongono. Con le manganellate, beh, te ne vai per forza perché ti manganellano, ma sarebbero loro dalla parte del torto".
"Io nella vita faccio il panettiere e lavoro tutti i giorni, cioè, tutte le notti. Le mie responsabilità le so mantenere, ma solo perché vado in questi posti qua, non sono un tossico che non sa fare il proprio lavoro".
"Gli organizzatori ora rispondano dei danni e dei disagi alla città"
"Auspichiamo che i responsabili dell'iniziativa rispondano degli eventuali reati che sono stati commessi in questi due giorni, così come dei disagi e dei danni che sono stati arrecati alla città".
Così il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commenta la conclusione del rave party su Prima Modena.