INDAGINI A UNA SVOLTA

Serial killer delle prostitute a Roma, c'è la svolta: fermato un 50enne

La 65enne colombiana Marta Castano Torres era registrata su una piattaforma del sesso a pagamento, mentre un video avrebbe immortalato l'assassino.

Serial killer delle prostitute a Roma, c'è la svolta: fermato un 50enne
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La svolta alle indagini sul serial killer delle prostitute del quartiere Prati a Roma potrebbe arrivare da una chat d'incontri e da un video dove l'assassino avrebbe addirittura un volto, ma almeno al momento non ancora un nome.

In ogni caso, la parola d'ordine data da Questura e Procura è "Identificarlo in fretta, prenderlo subito".

La paura è infatti che chi ha ucciso possa essere davvero un serial killer (ma non si esclude un regolamento di conti nella "mala" per uno sgarro o per il controllo del sesso a pagamento nella zona), per questo negli ambienti della prostituzione la paura è tanta e sulle indagini è stata allertata in queste ore anche l’Uacv, l’Unità di analisi del crimine violento della polizia.


Ultima ora, fermato un 50enne

E proprio nelle dinamiche di questa accelerata dell'attività investigativa si registra la novità arrivata pochi minuti.

Perché nella cerchia di persone sospettate da parte degli inquirenti, è stato fermato un 50enne con precedenti.

Secondo le primissime indiscrezioni, l'uomo sarebbe in questi minuti sotto interrogatorio negli uffici della Questura.

L’uomo, secondo quanto si è potuto apprendere, è stato individuato questa mattina, sabato 19 novembre 2022.

Occhi puntati su una chat d'incontri

Ecco perché per stringere il cerchio, come detto l'attenzione degli inquirenti si sta concentrando su una chat d'incontri dove era presente la prima delle tre donne assassinate, la 65enne prostituta colombiana Marta Castaño Torres, ucciso in un seminterrato in via Durazzo.

Ecco allora che il nome (oltre al volto del killer) potrebbe essere contenuto proprio dentro un sito online utilizzato dalla donna colombiana per fissare i suoi appuntamenti con i clienti.

Si stanno infatti analizzando i tabulati delle utenze telefoniche delle vittime, insieme con le prenotazioni e le chat su alcuni siti di incontri hot, come moscarossa.biz e altri, per ricostruire l’agenda di appuntamenti della colombiana e delle due cinesi.

E del resto un particolare importante in questo senso è arrivato proprio dalla sorella della prostituta:

"Marta aspettava un cliente".

Al setaccio le immagini della videosorveglianza

Ma l'attenzione degli investigatori si sta anche concentrando sulle immagini registrate dalle telecamere della videosicurezza.

Il serial secondo quanto si è appreso da fonti investigative sarebbe infatti stato anche ripreso dalle numerose telecamere di sicurezza a piazzale Clodio.

Dunque, in buona sostanza avrebbe un volto e quelle immagini potrebbero risultare fondamentali per arrivare alla sua completa identificazione.

Una vicenda di sangue e orrore

Come ormai tristemente noto, l'allarme era scattato giovedì nel quartiere Prati nella Capitale quando due prostitute (appunto la 65enne colombiana e una cinese) sono state uccise durante rapporti sessuali con un cliente, mentre una seconda prostituta orientale sarebbe stata ammazzata nel tentativo di salvare e difendere la "collega".

In questo caso, in via Riboty.

Le indagini degli investigatori fin da subito si stanno concentrando sul "mondo" delle case d’appuntamenti e finti centri massaggi.

Si cercano episodi di aggressioni e violenze e si teme che possano esserci altri delitti, non ancora scoperti.

I rilievi della Squadra Mobile e l'autopsia

La svolta potrebbe arrivare anche dalle centinaia di reperti raccolti dalla Squadra mobile della Polizia, mentre l'esito delle autopsie potrebbero indicare l’orario dei tre omicidi.

Si tratta di un aspetto fondamentale per verificare gli alibi di eventuali sospettati e interrogati.

Anche perché sempre secondo fonti investigative il killer potrebbe aver lasciato il suo Dna sui luoghi dei delitti.

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