Ragazzino di 12 anni colpito da un fulmine su un campo da calcio, è grave
A seguito della folgorazione il giovane è andato in arresto cardiaco. E' stato portato in ospedale in codice rosso: le sue condizioni restano gravi.
Una tragica fatalità si è verificata a Chieti in Abruzzo nel corso del pomeriggio di ieri, mercoledì 30 agosto 2023. Un ragazzino di 12 anni, infatti, poco prima di iniziare gli allenamenti con i compagni di squadra, è stato colpito in pieno da un fulmine su un campo da calcio. Le sue condizioni sono molto gravi.
Chieti, 12enne colpito da un fulmine su un campo da calcio
E' una notizia scioccante quella che arriva da Chieti (Abruzzo). Una fatalità improvvisa e da brividi che è avvenuta nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 agosto 2023, al campo da calcio Celdit.
La situazione è precipitata poco prima che iniziassero gli allenamenti di una squadra giovanile formata da ragazzi di 12 anni.
Uno di loro, infatti, pronto a entrare sul terreno di gioco assieme ai compagni, è stato improvvisamente colpito in pieno da un fulmine che ha scaricato tutta la sua potenza a terra. La scarica elettrica è stata effetto del maltempo che stava imperversando su Chieti in quelle ore. A causa della folgorazione il 12enne è andato subito in arresto cardiaco.
Immediata la chiamata ai soccorritori del 118. I sanitari sono subito intervenuti per rianimarlo attraverso un massaggio cardiaco. Il giovanissimo è stato quindi trasportato in codice rosso prima all'ospedale Ss. Annunziata, poi all'ospedale Spirito Santo di Pescara ricoverato nel reparto di rianimazione pediatrica. Le sue condizioni, a seguito della folgorazione, sono molto gravi.
Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, intervistato dall'Adnkronos, ha fatto sapere di aver parlato con il primario del pronto soccorso, il dottor Emanuele Tafurri:
"Mi ha parlato di una situazione critica molto brutta - ha dichiarato - Il piccolo è intubato e non ha ripreso conoscenza. Sento forte il dolore di questa notizia non solo come primo cittadino, ma avendo nipoti di 14, 10 e 11 anni che fanno sport. Spero che la fibra forte di un dodicenne serva a farlo uscire dalle sue condizioni".
Alcuni recenti precedenti
Il caso del 12enne folgorato da un fulmine a Chieti fa seguito ad alcuni altri episodi avvenuti nel corso di questi ultimi mesi.
Lo scorso 28 maggio 2023, purtroppo, durante un'escursione sul monte Guglielmo, in provincia di Brescia, Lombardia, a circa 1.800 metri d'altitudine, la 53enne Evelina Tomasin ha perso la vita dopo essere stata colpita da un fulmine.
Evelina era di ritorno a valle con amici. All'improvviso vento e pioggia hanno sorpreso gli escursionisti che da poco avevano raggiunto punta Caravina. Poi, tutt'ad un tratto, una violenta scarica elettrica l'ha travolta. Il fulmine l'avrebbe trapassata entrandole da una spalla e uscendole da un piede. Le sue condizioni erano parse immediatamente gravissime, dichiarata da subito la morte celebrale, nel primo pomeriggio di lunedì, 29 maggio 2023.
Il 13 luglio scorso, invece, sulla spiaggia "La Breva" a Colico, provincia di Lecco, sempre in Lombardia, un fulmine si è improvvisamente scaricato a terra dopo aver colpito un albero.
Nella zona, per ripararsi dal temporale, si trovavano quattro ragazzini che facevano parte della comitiva di un Grest in gita. Due 16enni, nell'occasione, avevano riportato gravi lesioni: uno aveva ustioni al torace, mentre l'altro un trauma cranico. Immediatamente sono stati trasportati in codice rosso in ospedale: il primo a Gravedona e il secondo a Lecco.
L'episodio più recente di una persona colpita da un fulmine, invece, è avvenuto il 21 luglio 2023 in piazzale Porta Nuova a Verona. Qui, infatti, mentre in città era scoppiata una tempesta, un uomo ha cercato di trovare riparo sotto un albero. E' stato a quel punto che è rimasto improvvisamente folgorato. Di questa drammatica vicenda c'è persino un filmato che mostra il momento esatto in cui l'uomo è stato colpito dal fulmine.
La sua vita però, nonostante la tragica fatalità, è stata salvata per miracolo. Presente in piazzale Porta Nuova, infatti, si trovava un medico fuori servizio che immediatamente è intervenuto per prestargli soccorso.
A spiegare nel dettaglio cosa è accaduto a seguito di quei terrificanti attimi è stato il presidente di Regione Veneto, Luca Zaia:
"Dopo la conta dei danni di questa forte ondata di maltempo giunge anche una notizia che rincuora. Domani sarà dimesso l’uomo colpito da un fulmine in centro a Verona. Se non fosse stato per Remy Joel Egoue Mongoue, medico della Medicina nucleare dell’Azienda Ospedaliera veronese, la scossa avrebbe avuto conseguenze ancora peggiori, forse mortali.
Le tempestive manovre cardiorespiratorie di soccorso del medico e la chiamata al 118 sono stati determinanti per salvargli la vita e impedire ulteriori complicanze. Ringrazio il dottor Egoue Mongoue e tutti i sanitari che sono intervenuti".
Fulmini: i luoghi più pericolosi e come ripararsi
Per essere centrati da un fulmine bisogna avere parecchia sfortuna. Ma gli episodi non mancano. E' stato calcolato che ci sia una probabilità su 10.000 di essere centrati da una saetta nel corso di un'intera vita.
Ci sono alcuni accorgimenti, ad ogni modo, che possono permetterci di ridurre i rischi. Naturalmente il rischio maggiore è all'aperto, ma non possiamo sentirci del tutto al riparo neppure al chiuso. All’esterno è importante:
- rimanere lontano da punti particolarmente sporgenti, come pali o alberi isolati, dai tralicci dell’alta tensione e da altri oggetti alti;
- non sostare sotto tettoie, balconi, antenne, campanili e ponti;
- evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica;
- non usare il cellulare o il tablet;
- togliersi di dosso oggetti metallici come chiavi, anelli, collane e orecchini;
- non fare attività come pesca, golf, giochi con gli aquiloni, ciclismo e qualsiasi altro sport che implichi l’uso di oggetti con parti metalliche
Tra i luoghi più pericolosi c'è sicuramente la montagna, dove i sentieri presentano spesso funi e scale metalliche, dalle quali è meglio stare alla larga, evitando però di ripararsi sotto gli alberi, soprattutto se dalla forma appuntita.
Anche il mare è altrettanto pericoloso. A renderlo tale sono l'elevata conduttività dell'acqua e la vastità della battigia pianeggiante. Particolarmente rischiose sono le attività di nuoto e pesca.
Un buon rifugio è l’interno dell’automobile, tenendo chiusi portiere e finestrini e abbassando l'antenna della radio.
Se invece dobbiamo stare per forza all'aperto gli esperti consigliano la posizione di sicurezza: accovacciati con ginocchia e piedi uniti e la testa fra le ginocchia, rendendo minima tanto l’estensione verticale quanto il punto di contatto con il suolo.
Se si è in gruppo, è buona prassi sparpagliarsi e rimanere a distanza di una decina di metri dalle altre persone, per evitare che l’eventuale scarica si propaghi da una all’altra.
Ma non possiamo sentirci al sicuro neppure in casa. E' buona cosa durante un temporale con fulmini non utilizzare apparecchiature elettriche, quindi stando lontano da cavi e antenne, evitare di farsi il bagno o eseguire riparazioni agli impianti. Una buona prassi sarebbe staccare anche le prese della corrente.