DRAMMA A TORINO

Ragazzini gli hanno tirato in testa una bici per scherzo: 23enne rimarrà paralizzato a vita

La notizia è arrivata direttamente dai suoi genitori

Ragazzini gli hanno tirato in testa una bici per scherzo: 23enne rimarrà paralizzato a vita
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Purtroppo nella triste vicenda di Mauro Glorioso, lo studente di medicina colpito da una bici lanciata per scherzo da alcuni ragazzini ai Murazzi, il lungo fiume di Torino, lo scorso 8 febbraio, mancherà il lieto fine che tutti speravano: la ripresa totale del ragazzo.

Una tragica storia che ricorda quella di Manuel Bortuzzo

La notizia è arrivata direttamente dai suoi genitori: Mauro non tornerà mai più come prima, resterà sulla carrozzina, tutta la vita.

Il link con Manuel Bortuzzo per molti è immediato, un' altra giovanissima vittima con un'unica colpa, quella di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo

Anche Manuel - promessa del nuoto - è rimasto paralizzato a 22 anni. Lui vittima di una sparatoria davanti ad un pub di Roma, Mauro vittima di un gioco sadico, preso in pieno da ragazzi più giovani che affacciati sulla balconata dei Murazzi lanciano una bici elettrica sulla folla, mentre lui aspettava di sotto, in fila con altri giovani, di entrare al The Beach, una discoteca.

Due storie accomunate da un destino tragico.

Gli hanno tirato una bici elettrica in testa per scherzo

Era all'incirca l'una di notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio 2023 quando Mauro Glorioso, 24 anni, studente di Medicina di origine palermitane, insieme ad alcuni amici si trovava in coda per entrare in uno dei tanti locali di Torino, sul lungo Po noto come "Murazzi", ovvero centro della movida. A un certo punto, però, il 24enne era stato colpito alla testa da una bicicletta elettrica, lanciata dalla terrazza che si trova all’altezza di Lungo Po Luigi Cadorna.

Un gruppo di ragazzini aveva lanciato la bici dalla balconata mirando la fila di persone in coda davanti alla discoteca The Beach.

Mauro Glorioso

Sono stati inchiodati dai filmati visionati dalle forze dell'ordine 5 ragazzi, 3 dei quali sarebbero gli autori materiali del folle gesto. In un video in particolare si vede scappare poco dopo il lancio lo stesso gruppo notato anche da alcuni testimoni oculari che hanno risposto ai numerosi appelli dei carabinieri, degli amici di Mauro e del sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Per Mauro infatti era scattata una vera e propria mobilitazione, con striscioni in strada e sui social, perché all'inizio gli autori del folle lancio sembravano fantasmi.

La lettera a Mauro dei ragazzi dell'Istituto Edoardo Agnelli

Quanto accaduto quella notte ai Murazzi è diventato il tema principale di un concorso pensato per le scuole: ai ragazzi è stato chiesto di produrre un elaborato sulla violenza giovanile.

Alessandro e Ginevra, 17 anni, due studenti al terzo anno di superiore all’istituto Edoardo Agnelli di Torino, hanno scritto la lettera considerata più meritevole per ricordare quanto accaduto a Mauro:

Caro Mauro, abbiamo scelto di scriverti una lettera in cui riflettere su quanto ti è accaduto, per cercare di capire il perché di tanta rabbia ingiustificata e quale sia ancora il senso della vita per ragazzi più piccoli di te che si “credono” forti e onnipotenti e, ancor peggio, non punibili, mentre tu stai lottando, con tutte le tue forze, per riappropriarti del tuo sacrosanto diritto alla vita che, ti auguriamo, metterai presto a disposizione di chi avrà bisogno di te, quando sarai un bravissimo medico». La lettera prosegue con una citazione di Benedetto Croce: "La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruttrice".

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