In piazza Duomo

Ragazze molestate a Capodanno 2022 a Milano, prima condanna: 5 anni e 10 mesi per un 22enne

Lo ha riconosciuto una 19enne vittima degli abusi. Il giovane però si dichiara innocente: "Non facevo parte del branco. Questa è malagiustizia"

Ragazze molestate a Capodanno 2022 a Milano, prima condanna: 5 anni e 10 mesi per un 22enne
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La prima sentenza, a un anno e cinque mesi di distanza dai fatti di piazza Duomo. Un 22enne di Torino è stato condannato a 5 anni e 10 mesi per l'episodio di violenza sessuale di gruppo avvenuto a Milano nella notte di Capodanno 2022. A riconoscerlo una ragazza vittima degli abusi. Sotto processo anche altri due giovani di 20 e 19 anni che però hanno scelto la via del rito abbreviato. L'imputato torinese, però, si è dichiarato innocente, affermando di non aver assolutamente fatto parte del branco di aggressori che ha molestato le ragazze nella notte di Capodanno 2022.

Milano, molestie Capodanno 2022: arriva la prima condanna

Arriva la prima condanna per le violenze della notte di Capodanno del 2022 in piazza Duomo a Milano: cinque anni e 10 mesi per Abdallah Bouguedra, 22enne nord-africano. E' stato condannato dalla quinta sezione penale del Tribunale di Milano per concorso in violenza sessuale di gruppo e lesioni nei confronti di una studentessa all'epoca 19enne. E' stato riconosciuto dalla vittima come il ragazzo con il giaccone rosso che insieme ad altri faceva muro intorno a lei e alle altre ragazze circondate dal branco che le costrinse a subire abusi per terra, sui cocci di bottiglie rotte.

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E' stato invece condannato ed è solo la prima sentenza, a breve sono attese quelle di chi ha chiesto il rito abbreviato Mahmood el Braim la richiesta per lui è di 6 anni, e Abdel Fattah 4 anni. Per loro la sentenza davanti al gup, Marta Pollicino, è attesa domani, giovedì 4 maggio 2023.

La corte ha fissato una provvisionale di 30 mila euro per la vittima e un risarcimento di 7 mila per il Comune di Milano, entrambi parti civili nel processo.

Lui si dichiara innocente

Il suo legale, che ora promette ricorso, aveva sottolineato in aula:

"Non è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio che lui abbia commesso le condotte contestate, dunque va assolto".

Abdallah sostiene si tratti di un caso di malagiustizia, nel suo interrogatorio lo scorso 16 marzo, si era difeso da ogni accusa:

"Non mi sono assolutamente reso conto che venivano aggredite o sarei intervenuto tutti urtavano spaccavano bottiglie - ha detto - Se avessi sentito le ragazze gridare aiuto sarei intervenuto".

Le ragazze però non hanno dubbi.

Cosa è successo la notte di Capodanno

La ricostruzione dei fatti in piazza Duomo, nel corso della notte di Capodanno 2022, è stata sostenuta dalla pm Alessia Menegazzo dopo l'inchiesta coordinata con l'aggiunto Letizia Mannella e condotta dalla Squadra mobile di Milano.

La Pubblico Ministero, nella sua requisitoria in Tribunale, ha fatto il punto sulle "brutali aggressioni" e in particolare quella nei confronti della coppia di amiche, circondate e aggredite, vicino al McDonald's.

Quella sera la vittima era in compagnia di una coetanea quando è stata avvicinata da un gruppo di ragazzi proveniente da Torino, che ha cercato a lungo un approccio: qualche frase di circostanza, il contatto scambiato su Instagram, poi il tentativo, rivelatosi inutile, di allontanarsi.

C'è un video ripreso con un telefonino che mostra un ragazzo con i capelli con le punte bionde e un giubbotto rosso. Le vittime "lo riconoscono sia nell'immediatezza dei fatti che nell'incidente probatorio. Le due ragazze accerchiate e molestate lo ricordavano benissimo quel ragazzo di origine marocchina con i capelli con le punte bionde. L'unico video agli atti riproduce l'imputato sulla scena del crimine" ha sostenuto la pubblica accusa.

Quella notte, tuttavia, nove erano state in totale le ragazze vittima di molestie sessuali da parte di un "branco" di giovani che le ha prima accerchiate, immobilizzate e buttate a terra per poi spogliarle, palpeggiarle e persino rapinarle.

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Mentre nei giorni successivi alle violenze, in 18 erano stati identificati dagli inquirenti come possibili responsabili, poco prima dei festeggiamenti per il Capodanno 2023, invece, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari per altri quattro giovani accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina aggravata proprio per i drammatici fatti di piazza Duomo a Milano.

Le recenti violenze e molestie sessuali a Milano

La sentenza arriva dopo i casi di violenze in città dei giorni scorsi, lo stupro alla Stazione Centrale e le violenze in un hotel del centro.

Nella serata di domenica 30 aprile, invece, un altro fatto di molestia sessuale è avvenuto in piazza Duomo a Milano. Una ragazza di 20 anni, giunta nel capoluogo lombardo per una cena con il fidanzato, verso le 21,40, ha avvertito all'improvviso una presenza alle spalle:

"Mi ha alzato la gonna, mi ha toccata - ha affermato a La Repubblica - Io ho urlato, erano due ragazzi, si sono allontanati in tutta tranquillità nella folla. Il mio ragazzo si è accorto qualche secondo dopo, per fortuna – dico col senno di poi – che non li abbiamo rincorsi, chissà cosa sarebbe potuto accadere. Ho provato a fermare una pattuglia che è passata pochi secondi dopo, ma non si è fermata. Ho avuto una crisi di panico, mi sono messa a piangere".

Dieci minuti dopo ha chiamato il 112 per denunciare l'accaduto:

"Alle 21.49 ho telefonato, non hanno risposto subito. Ho dato un identikit dei due ragazzi: capelli ricci, pelle scura, uno aveva la maglia della nazionale del Marocco, al massimo ventenni".

Le forze dell'Ordine, tuttavia, come affermato dalla 20enne alla Repubblica, sono arrivate solo un'ora dopo i fatti:

"Quella sera le forze dell’ordine sono arrivate solo dopo quasi un’ora, nonostante io abbia subito chiamato per denunciare l’accaduto e far in modo che questa persona venisse rintracciata e fermata. La mia premura era bloccarlo affinché non commettesse ulteriori molestie ad altre donne. La pattuglia sul momento ha perlustrato la zona per vedere se eventuali telecamere lo avessero registrato, ma ormai era perso nel mare di gente che inquina il mondo".

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