Precipita e muore in cantiere come il fratello cinque anni dopo
Altri gravissimi infortuni in quota anche a Cuneo, Trani, Viareggio e a Pavia, dove una casalinga è fatalmente precipitata dalla finestra mente lavava i vetri
Negli ultimi giorni, una ferale catena di incidenti sul lavoro con un unico denominatore: cadute fatali, soprattutto in cantiere, complici l'altezza, ma anche la mancanza di sicurezze.
Precipita e muore in cantiere come il fratello cinque anni dopo
E' precipitato per cinque metri mentre era impegnato in un intervento al tetto di una stalla. E non ce l'ha fatta: troppo gravi le ferite riportate nel gravissimo infortunio sul lavoro di dieci giorni fa. Ma il destino dell'operaio 37enne Giuseppe Misitano, deceduto in provincia di Venezia, si è incrociato, fatalmente, con quello del suo amato fratello (insieme in copertina): cinque anni prima anche lui era morto sul lavoro, travolto da una lastra di cemento in un cantiere stradale in provincia di Verona.
Giuseppe Misitano, operaio calabrese residente a Isola Rizza, in provincia di Verona, è morto ieri, venerdì 28 luglio 2023, per le conseguenze di un incidente sul lavoro: dieci giorni fa circa era precipitato dal tetto di un'azienda agricola di Gardigiano, una frazione di Scorzè, in provincia di Venezia.
Come riporta il nostro Prima Verona, le sue ferite infatti erano troppo gravi e non ce l'ha fatta. Ma quello che rende la vicenda ancora più drammatica è un aspetto che è emerso nelle scorse ore. Il fratello di Giuseppe Misitano, Pasquale, solo cinque anni fa, nel 2018, era stato travolto da una lastra mentre era impegnato in un cantiere stradale.
Due fratelli, insomma, legati da un tragico destino: entrambi sono diventati vittime del lavoro.
Misitano aveva 37 anni ed è precipitato per cinque metri perché dopo essere scivolato, il gancio di protezione si sarebbe sganciato. Era originario di Scilla in Calabria e il giorno del tragico incidente stava effettuando un intervento alle coperture del tetto di una stalla. Non è morto sul colpo, ma le ferite riportate nella caduta erano troppo gravi.
Era rimasto cosciente ma lamentava dei forti dolori alla schiena. Dopo essersi sottoposto a delicati interventi chirurgici, purtroppo, non ce l'ha fatta. Il fratello Pasquale, invece, era morto nel 2018 sempre sul lavoro. Era stato colpito da una lastra in cemento mentre era impegnato in un intervento sulla strada, in un cantiere a Poiano.
I dati degli incidenti sul lavoro in Veneto non sono affatto incoraggianti. Lo rivela uno studio dell'osservatorio Vega il quale, come riporta prima Venezia, segnala un trend sul quale occorre riflettere. Una riflessione che non debba essere fine a se stessa ma vincolata a un obiettivo: eliminare, fermare, arginare questa piaga.
Cade dal tetto e resta infilzato nel palo a Brescia
Grave infortunio sul lavoro questa mattina (sabato 29 luglio 2023) a Carpenedolo, in provincia di Brescia.
Come racconta Prima Brescia, l'allarme è scattato poco prima delle 10 in via Michelangelo. Un 45enne è caduto dal tetto sul quale stava lavorando e ha compiuto un volo di circa cinque metri. Nel cadere il lavoratore è rimasto infilzato all'altezza del torace in un tondino di ferro.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: ad intervenire sul posto un'automedica, l'ambulanza, l'elisoccorso e una squadra di Vigili del Fuoco. E' stato trasportato con urgenza in ospedale a Brescia.
Perde l'equilibrio mentre lava i vetri e precipita dalla finestra
Una casalinga è morta nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 luglio 2023, dopo essere precipitata dalla finestra mente lavava i vetri: è il tragico incidente domestico è avvenuto attorno alle 14:30 in via Volturno a Pavia.
Come raccontato dal nostro Prima Pavia, a lanciare l'allarme sono stati alcuni passanti che hanno notato il corpo a terra. Purtroppo, quando gli operatori sanitari sono giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna, precipitata da una porta finestra di un'abitazione situata al secondo piano di un palazzo. Vicino alla finestra, infatti, sono stati notati gli attrezzi utilizzati per la pulizia dei vetri e uno sgabello, presumibilmente usato per raggiungere le parti più alte.
Altri due decessi in quota in Piemonte e Puglia (ma per malore)
Altre due vittime nella giornata di ieri, venerdì 28 luglio 2023. Entrambi si trovavano in quota, anche se tecnicamente il loro tragico destino solo in senso lato va considerato una disgrazia sul lavoro.
La prima vittima è un pensionato morto in mattinata in provincia di Cuneo dopo essere caduto dall’albero che stava tagliando. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso dei sanitari del 118. L’uomo è deceduto prima del trasporto in ospedale per le gravi lesioni riportate nella caduta.
Si chiamava Giuseppe Castellino, aveva 82 anni, era un pensionato, l'uomo che questa mattina è caduto mentre tagliava un albero in via Roero in frazione Roata Rossi a Cuneo.
Secondo quanto raccontato dal nostro Prima Cuneo, l'anziano non è morto per la caduta dall'albero che stava potando ma per un malore. Avrebbe perso prima i sensi che gli ha fatto perdere facendo cadere vicino ad un muro, in un'area verde di un'altra villetta.
La seconda vittima è un uomo di 53 anni originario di Bitonto, morto stamattina a Trani, in Puglia, mentre lavorava su un ponteggio edile. Secondo i primi accertamenti è stato colpito da infarto. Sul caso è intervenuta la Procura di Trani.
Precipita dal cestello a nove metri d'altezza in Toscana
Giovedì un'altra morte da caduta, questa volta in Toscana, a Viareggio, in provincia di Lucca. Alessio Pellegrini, 46 anni, di Pietrasanta, titolare di una ditta edile è precipitato da un’altezza di nove metri.
Stava sostituendo alcuni pannelli sul tetto di un capannone a Pietrasanta, è salito quindi sul tetto con il cestello, ma uno dei pannelli all’improvviso ha ceduto, portandosi dietro anche lui.
All’arrivo dei soccorritori Pellegrini era in arresto cardiaco e a nulla sono serviti i tentativi per rianimarlo. Sembra indossasse la cintura ma è da verificare se questa fosse ancorata oppure no.