"Non sapevo chi fosse"

La ex abusata da Rudy Guede non sapeva che fosse stato condannato per l'omicidio Meredith

La giovane ha avuto una relazione con l'ivoriano accusato dell'assassinio di Meredith Kercher dopo la sua scarcerazione

La ex abusata da Rudy Guede non sapeva che fosse stato condannato per l'omicidio Meredith
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"Non è come appare", questo - sostanzialmente - quanto sostenuto dall'ex fidanzata di Rudy Guede, in libertà dopo aver scontato 13 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher nel 2007.

Meredith Kercher

La giovane, in un'intervista al Corriere della Sera, spiega le violenze e gli abusi che avrebbe subito durante il suo fidanzamento con il 36enne ivoriano, che l'hanno portata a denunciarlo e avverte:

"Rudy ha della rabbia, della frustrazione, della cattiveria che non ti aspetti da chi è uscito da 13 anni di carcere come detenuto modello. Possibile che non sia obbligatorio un percorso psicologico?".

L'ex di Guede che l'ha denunciato per violenza: "Non sapevo chi fosse"

Rudy Guede torna incredibilmente protagonista della cronaca. Il 36enne originario della Costa d'Avorio precedentemente coinvolto nell'omicidio di Meredith Kercher nel 2007, è stato colpito da un provvedimento restrittivo dopo le accuse di violenza e lesioni avanzate dalla sua ex fidanzata.

Il provvedimento è scaturito da una denuncia presentata da una 23enne viterbese, con la quale Guede ha convissuto dopo essere stato scarcerato nel novembre 2021.

rudy guede
Rudy Guede

Le accuse, documentate dalla squadra mobile durante le indagini condotte tra il 2022 e il 2023, includono lesioni fisiche per le quali la giovane avrebbe richiesto cure mediche a seguito degli attacchi subiti da Guede. La denuncia estiva della 23enne ha evidenziato non solo gli episodi di aggressione ma anche presunte costrizioni a rapporti sessuali non consensuali durante la turbolenta convivenza.

La procura di Viterbo, guidata dalla pm Paola Conti, aveva inizialmente richiesto gli arresti domiciliari, ma il giudice per le indagini preliminari ha optato per un divieto di avvicinamento di 500 metri dalla ex fidanzata, con l'applicazione di un braccialetto elettronico.

"Sono stata ingenua ma non mi sarei mai innamorata di un mostro. Rudy Guede è un manipolatore narcisista. Certi aspetti della sua personalità sono emersi dopo e io ci ho messo tempo a capirli".

Così la ragazza, che spiega che, quando la relazione con Guede è iniziata, nulla sapeva del suo passato, del quale l'hanno messa al corrente alcuni amici.

Un cambiamento inaspettato

"Ero già innamorata di lui e forse non ci ho voluto credere fino in fondo. Mi sono fidata. Lo vedevo come una persona buona, che aveva cancellato quel passato. Era la mia prima storia d’amore, valeva il beneficio del dubbio. Io non so se aveva calcolato tutto dall’inizio o se davvero è fatto così. Il vero cambiamento lo ha avuto quando ha finito di scontare la sua pena. Certi atteggiamenti con me... Eravamo assieme da poche settimane".

La casa teatro dell'assassinio di Meredith

E ancora:

"Non ho denunciato percosse ma ci sono stati spintoni, cose simili. Ha cominciato con piccoli gesti per i quali poi chiedeva scusa e che io gli perdonavo. Ripensandoci ora, lui sapeva di sbagliare ma sapeva anche che sarebbe stato perdonato. Non so più se quelle scuse fossero sincere. Al lavoro, era irreprensibile. Con me, invece, era sempre più violento".

E alla domanda su chi sia davvero Guede, la ragazza risponde:

"Non parlo di Perugia, non è giusto. Mi ha detto delle cose poco chiare che non ho poi trovato negli atti ma la mia è una storia diversa e non ha nulla a che fare con Meredith."

Si è sempre dichiarato innocente

Da quando è stato rilasciato alla fine del 2021, Guede è rimasto a Viterbo, lavorando come cameriere in un ristorante pizzeria sulla Cassia nord. Unico condannato in via definitiva per l'omicidio Kercher, Guede ha costantemente sostenuto la sua innocenza.

rudy guede

Nel commentare la situazione, Amanda Knox, precedentemente coinvolta nel caso, ha dichiarato:

"Spero che la sua ex compagna abbia tutto il sostegno necessario."

Tuttavia, Raffaele Sollecito, anch'egli precedentemente accusato e successivamente assolto, sostiene che Guede non si sia "pentito" e che la sua condotta sia rimasta invariata rispetto a prima della detenzione.

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