TORMENTONE

Netturbini "fantasma" a Roma, nuovo miracolo a giugno: ne tornano in servizio altri

I vertici della municipalizzata che si occupa dei rifiuti hanno avviato ormai da qualche mese un giro di vite. E a settembre nuova stretta.

Netturbini "fantasma" a Roma, nuovo miracolo a giugno: ne tornano in servizio altri
Pubblicato:

Sui netturbini "fantasma" a Roma, un nuovo "miracolo" nella Capitale. Dopo i 200 operatori "recuperati" in servizio a maggio, a giugno si è aggiunto un altro 25 per cento.

E' il risultato del giro di vite del nuovo management di Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti oltre che del servizio di igiene urbana.

Roma, una fotografia surreale di malati immaginari guariti di colpo

E così, dopo quelle di maggio, ci sono state nuove guarigioni improvvise  a seguito delle visite mediche fiscali che proprio l'azienda aveva fatto partire con la tarda primavera.

L'obiettivo era verificare se davvero quell'esercito di assenti per malattia fosse giustificato o se fosse alle prese con qualche sindrome immaginaria o dal referto medico decisamente fantasioso: da chi è allergico alle polveri "alzate" dalle spazzatrici a chi è alle prese con un mal di schiena che non consente di chinarsi a raccogliere i sacchi, tanto per raccontare le "giustifiche" più gettonate.

Roma, netturbini fantasma e il precedente di Natale

Un giro di vite che in un certo qual modo si era già concretizzato a Natale quando Amministrazione comunale e Ama avevano lanciato gli incentivi di Natale con l'obiettivo di aumentare l’indice di produttività e ripulire Roma che sul fronte dei rifiuti si trova da tempo in una situazione critica che ha portato non poche polemiche, anche virali, e anche dal mondo dello spettacolo.

Ora il nuovo cambio di passo. A Maggio sono state effettuate 3906 visite mediche, oltre il doppio di quelle che erano state nel 2021-2022 quando le visite fiscali si erano fermate a 1.550.

L'archivio dei certificati medici: da maggio a settembre la svolta

Su un organico di 7.162 dipendenti totali, gli inidonei parziali erano 1.612 (appunto persone che avevano presentato documentazioni li portavano ad essere incompatibili con i lavori pesanti come ad esempio abbiamo detto per la raccolta dei sacchi della spazzatura in strada), 332 gli inidonei completi, cioè quelle persone che non potevano recarsi neppure in ufficio.

Ecco allora che a maggio sono "tornati in pista" 200 operatori mentre a giugno, su 693 controlli medici (72 gli assenti) il 20 per cento (125) sono tornati abili a svolgere le mansioni per le quali erano stati assunti.

E ora una nuova stretta è annunciata per settembre, dove tra l'altro si spera che anche la curva dei contagi Covid possa iniziare di nuovo a scendere.

Seguici sui nostri canali