La figlia in prigione

Morto anche il padre dell'ex poliziotta che ha massacrato i genitori per poi darsi alla fuga

Dopo l’aggressione, Giorgio Miatello si era salvato nonostante le ferite gravissime riportate al volto e al cranio

Morto anche il padre dell'ex poliziotta che ha massacrato i genitori per poi darsi alla fuga
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Con un filo di voce, dopo essere stato violentemente colpito, aveva mormorato "E' stata lei". Si riferiva a sua figlia Diletta, additata proprio da suo padre, Giorgio Miatello, quale responsabile della mattanza consumatasi il 27 dicembre 2022, a San Martino di Lupari, vicino a Padova, nella villetta di famiglia. La donna è accusata di aver aggredito i genitori, uccidendo l'anziana madre, Mariangela Sarto, 84 anni e aggredendo con ferocia anche il padre.

Si era invece salvato, seppure versasse in condizioni gravissime, l'uomo, che, a distanza di pochi mesi, è morto. Era stato dimesso da qualche tempo dall'ospedale.

Morto anche il padre dell'ex poliziotta accusata di aver massacrato i genitori

Giorgio Miatello era l’unico testimone di quel terribile omicidio e tentato omicidio consumatosi nel Padovano la cui unica sospettata è la figlia 51enne Diletta, ex vigilessa arrestata dopo i fatti e attualmente detenuta nel penitenziario femminile di Montorio Veronese.

Dopo l’aggressione, Giorgio Miatello si era salvato nonostante le ferite gravissime riportate al volto e al cranio. Era stato elitrasportato all'ospedale di Padova ed era rimasto ricoverato fino allo scorso 3 febbraio 2023, quando lo avevano trasferito in una casa di cura. Sembrava essersi ripreso ma poi le sue condizioni di salute sono improvvisamente precipitate. E nella casa di riposo si è spento nel pomeriggio di ieri, martedì 2 marzo.

La villetta della mattanza

La morte dell’uomo potrebbe complicare il già delicato lavoro degli investigatori e del pubblico ministero che coordina le indagini Marco Brusegan. È stata disposta l'autopsia per cercare di fare chiarezza sulle cause della morte dell'anziano coinvolto nel massacro di San Martino di Lupari.

La mattanza

A scoprire i corpi dei genitori massacrati era stata l'altra figlia. I genitori non rispondevano al telefono: lo shock quando è entrata nella loro camera ed ha trovato la madre, ex maestra in pensione, esanime con ferite compatibili con un corpo contundente, non ritrovato nell'abitazione. Stesse ferite per il padre, ex rappresentante di 89 anni, che è stato portato con l'elisoccorso in condizioni gravissime all'ospedale di Padova. Aveva subito una profonda ferita alla testa e un conseguente trauma cranico.

I Carabinieri, nel corso dello stesso pomeriggio avevano rintracciato nel Vicentino (in un hotel di Romano d'Ezzelino), Diletta Miatello, 51 anni, ex agente della Polizia locale in servizio ad Asolo, nel Trevigiano, che inizialmente aveva fatto perdere le proprie tracce. Il superstite aveva indicato lei come la colpevole.

Diletta Miatello

Pochi quindi i dubbi deli inquirenti sull'autore della strage.

Diletta Miatello: le possibili ragioni dietro la strage

Diletta Miatello, quella tragica mattina, avrebbe anche mandato via con una scusa la badante di famiglia proprio per ritardare la scoperta della mattanza. I Carabinieri hanno ricostruito le instabilità psicologiche dell'ex vigilessa, dopo la separazione dal marito, l'affidamento del figlio al padre, e il ritorno nella villetta bifamilitare dei genitori con cui aveva spesso liti legate a richieste di denaro (si era licenziata e non aveva più trovato lavoro).

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