altre tragedie poche ore prima

Mentre nelle piazze si celebrava il Primo Maggio un agricoltore 64enne moriva schiacciato dal trattore

Mentre i big del sindacato chiedevano che il tema della sicurezza fosse al centro della scena ogni giorno dell'anno, ad Agrigento un uomo moriva nei campi

Mentre nelle piazze si celebrava il Primo Maggio un agricoltore 64enne moriva schiacciato dal trattore
Pubblicato:
Aggiornato:

Incidenti sul lavoro mortali anche il Primo Maggio - giornata in cui si festeggiano i lavoratori. Nelle medesime ore, infatti, in cui a Roma andava in scena il tradizionale concertone, dedicato alla tutela dei lavoratori nel Paese, un agricoltore agrigentino perdeva la vita sul proprio mezzo, mentre era al lavoro nei campi.

Purtroppo non si tratta di un caso isolato.

Agricoltore muore nei campi il Primo Maggio

Mario Mondello, sessantaquattrenne agrigentino, è morto schiacciato dal suo trattore mentre lavorava nei campi nel giorno della Festa dei Lavoratori. Il dramma a Favara, in contrada “Burraiti”, in provincia di Agrigento, a poche centinaia di metri dalla statale 115, nel pomeriggio di mercoledì 1 maggio 2024.

A dare l’allarme sono stati i familiari dell’uomo non vedendolo rientrare e casa si sono preoccupati. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del Comando di Agrigento, che hanno richiesto l’ausilio di un mezzo cingolato del distaccamento di Canicattì.

Difficoltose le operazioni di recupero della salma a causa del terreno fangoso. Il corpo sarebbe infatti sprofondato in un laghetto artificiale. Si indaga per accertare la dinamica dell'incidente.

Altre tragedie a ridosso della festa dei lavoratori

A poche ore dal Primo Maggio 2024, altre drammatiche morti sul lavoro si sono registrate nel Paese.

Nella giornata di martedì 30 aprile 2024 un operaio di 59 anni è morto a Gioia del Colle (Bari) sbalzato dal muletto che stava manovrando. L'uomo ha riportato ferite troppo gravi, dopo l'incidente, non c'è stato modo di salvargli la vita.

Nella stessa giornata a Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, un uomo di 68 anni è morto mentre lavorava. E' successo a Fiume Veneto all'interno dell'allevamento di animali da cortile "Sellan Raffaello" in via Kennedy (proprio alle spalle dell'adiacente comando locale dei Carabinieri), dove sono in corso alcuni lavori edili.

A perdere la vita è stato Ivan Bellotto, un dipendente della ditta trevigiana di costruzioni e scavi che nel cantiere stava approntando un ponteggio. Il 68enne di Fontanelle di Treviso, stava operando con una gru quando è stato colpito dalle "forche" della benna in movimento.

Ivan Bellotto

Sul posto sono giunti anche i familiari della vittima che, oltre alla moglie, lascia due figli. Per fare chiarezza sulla tragedia, la procura di Pordenone ha aperto un fascicolo d'inchiesta, e nei prossimi giorni potrebbe decidere di far svolgere un'autopsia.

Sdegno dei sindacati

"Primo maggio di sangue. Un'altra vittima sul lavoro macchia la festa e consegna a tutti ancora una volta la responsabilità di scendere in piazza, di manifestare, di gridare a gran voce che la sicurezza sul lavoro va garantita a tutti i costi e che non si può, non si deve, perdere più la vita lavorando", ha detto il segretario generale della Cgil trevigiana, Mauro Visentin.

"Le tragedie che si consumano ogni giorno nei nostri cantieri e nei luoghi di lavoro sono inaccettabili - ha commentato Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso -. Il lavoro è e deve continuare ad essere uno strumento di vita, non di morte. Anche questo ribadiremo forte nella piazza del primo maggio a Monfalcone. Bisogna porsi domande serie sui motivi per cui un lavoratore si debba ritrovare a quasi 69 anni a manovrare una gru: anche se in ottima salute, i riflessi non sono quelli di un giovane e il tema dell'invecchiamento della forza lavoro in Italia e nel nord est va affrontato quanto prima con programmazione e visione. Chiediamo da tempo che si riapra il tavolo della previdenza proprio per una riforma strutturale che tuteli maggiormente i lavori usuranti e soprattutto eviti che si debba rimanere al lavoro fino a età come quella del lavoratore deceduto a Fiume Veneto".

Mansioni spesso incompatibili con età e salute

Un dramma, quello di Bellotto, che getta luce sulla difficoltà, per lavoratori ormai avanti con l'età, di portare avanti mansioni spesso troppo "estreme". Pratica, purtroppo, assai diffusa nel Paese. Basti pensare al retroscena legato alla scomparsa di un operaio quarantenne, Matteo Cornacchia, il 24 aprile 2024 nel Bresciano: sono stati gli amici a rivelare le sue condizioni di salute, apparentemente incompatibili con la mansione che stava svolgendo ("Non so ancora per quanti mesi riesco a svolgere la mia mansione lavorativa"), amici che hanno anche lanciato una cordata di solidarietà per adottare il suo anziano cane ormai rimasto solo.

Matteo Cornacchia

I big sindacali a Monfalcone

Questo quanto accade nel Paese. Contemporaneamente, per celebrare il Primo Maggio 2024, non è mancata la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, che quest'anno si è tenuta a Monfalcone (Gorizia), dedicata all'Europa. "Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale", è infatti lo slogan scelto dai tre sindacati confederali, in piazza con i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cgil Nazionale (@cgilnazionale)

"Il bonus Befana è uno spot, una marchetta elettorale. E' sotto gli occhi di tutti che la gente non arriva a fine mese, ci sono più di 7 milioni di persone che pur lavorando sono povere. Pensare che tutto questo si risolva dando 100 euro lordi a gennaio e ad una platea limitata di persone credo sia un insulto al buon senso", ha tuonato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

"Chiediamo al governo di parlare di lavoro e di sicurezza tutto l'anno. Sempre, non solo in occasione del Primo maggio. Chiediamo alla presidente Meloni di discutere e far diventare il tema della sicurezza il tema portante sul quale il governo si impegna" per ridurre gli infortuni e le vittime sul lavoro. Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da CISL (@cisl_nazionale)

"E' importante il riordino sulla gestione dei fondi di coesione, va nella direzione auspicata dalla Cisl. Apprezziamo il sostegno forte all'occupazione stabile attraverso incentivi rivolti a giovani, donne e al Sud. Anche la misura dei 100 euro da corrispondere a gennaio è un ulteriore contributo per sostenere i redditi della fasce popolari. Ora va fatto di più". Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dalla piazza dei sindacati per il Primo maggio a Monfalcone (Gorizia). "Bisogna aumentare salari e retribuzioni e rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, tagliare le tasse al ceto medio, detassare le tredicesime, rilanciare gli investimenti pubblici e privati, aprire il tavolo per cambiare il sistema previdenziale. Il dialogo e il confronto con il governo deve proseguire per affrontare in maniera più decisa le questioni più importanti".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali