Maxi bollette: i Comuni corrono ai ripari e spengono i lampioni, ma i cittadini non ci stanno
Le luci si spengono dalla mezzanotte alle sei, ma è protesta sul tema sicurezza. Fatti di cronaca hanno già fatto scattare un campanello di allarme.
Maxi bollette e caro energia, ora i Comuni corrono ai ripari e spengono i lampioni. Ma i cittadini non ci stanno e lanciano raccolta firme per riaccenderli.
Maxi bollette, i Comuni spengono i lampioni
Come raccontato da Prima Verona è quanto accade nel Comune di Albaredo d’Adige, poco più di 5mila anime in provincia di Verona.
Qui, sindaco e assessori hanno deciso di mettere nero su bianco alla drastica decisione: spegnere i lampioni a una certa ora per cercare di riuscire a gestire i costi lievitati dell’energia elettrica. Nella fattispecie, secondo quanto deciso dalla Giunta, i lampioni da mezzanotte alle 6 per risparmiare sui costi.
I cittadini non ci stanno: via alla raccolta firme
Una decisione presa ormai da qualche giorno, ma i cittadini del luogo non ci stanno e hanno lanciato in queste ore una raccolta firme.
Sotto la lente, il tema della sicurezza sia per quanto riguarda il pericolo di furti nelle abitazioni, sia per quanto l'incolumità personale in strada (scippi, rapine, violenze sessuali) sia la sicurezza viabilistica.
E a questo riguardo, il Comitato di cittadini ha evidenziato il fatto che se i lampioni vengono spenti alla notte, viene meno anche l’utilità del sistema di videosorveglianza a suo tempo fatto installare proprio dall'Amministrazione comunale.
Bollette più leggera, ma la sicurezza dove finisce?
Sotto la lente dei cittadini, diversi aspetti.
I cittadini vogliono sentirsi più sicuri e non vogliono avere anche il timore di camminare al buio per rincasare oppure per raggiungere la propria auto. Senza dimenticare che, con i lampioni spenti, un pedone è meno visibile dalle auto questo potrebbe incrementare gli investimenti in paese.
E’ così partita una petizione per chiedere all’Amministrazione di ripensarci e di ripristinare l’illuminazione, chiedendo al sindaco se è possibile tenere accesi i lampioni accesi almeno nel week end oppure di pensare a uno spegnimento in modo alternato.
Il punto dell'Amministrazione: non ci sono alternative
Davanti alle richieste degli abitanti del paese, il sindaco Giovanni Ruta però ha fatto sapere che non si può pensare di spegnere i lampioni in modo alternato perché il sistema di controllo non lo consente.
E c'è anche un altro problema evidenziato dal primo cittadino. I lampioni presenti sul territorio comunale non sono a led e la previsione del costo dell’energia elettrica passa in un anno da 140 mila a 240mila euro.
La soluzione a fine ottobre?
Sindaco e Giunta contano però di poter venire incontro alle proteste dei cittadini a fine ottobre o poco più in là.
Per quel periodo, infatti, il Comune conta di ricevere la quota stanziata dal Governo proprio per il caro energia.
Occhio ai costi, i Comuni spengono le luci
Il provvedimento del Comune veneto segue analoghe iniziative prese un po' in tutta Italia.
A Torino verrà illuminata meno la Mole Antonelliana, a a Binasco, nell'hinterland milanese, è stata sostituita l’illuminazione pubblica con le lampade a led e si prevede una riduzione delle luminarie a Natale.
A Cernusco sul Naviglio, sempre hinterland di Milano, si sta invece effettuando una mappatura della città per capire dove è possibile (e dove no) spegnere o abbassare i lampioni.
Si spegne anche il Natale
Altrove, si spegneranno le luminarie natalizie. A Bolzano l’obiettivo è un taglio dei consumi tra il 10% e il 15%, con una riduzione delle luci natalizie del 20% di fatto spegnendole alle 23 o al più tardi alle 24.
Anche a Bergamo verranno spente a mezzanotte, mentre Firenze sta studiando soluzioni grazie ai pannelli fotovoltaici.
Il tragico precedente di Porcia
Le illuminazioni pubbliche spente di notte riportano però drammaticamente alla mente quanto accaduto quest'estate in provincia di Pordenone, a Porcia.
Qui, un quindicenne era stato travolto e ucciso da un'auto. La strada era buia proprio per il risparmio energetico in vista delle maxi bollette.
Un caso di cronaca emblematico e di grande risonanza mediatica perché al volante dell'auto c'era una soldatessa americana di vent'anni, risultata poi ubriaca alla guida, che è stata arrestata per omicidio stradale.