L'ultimo selfie prima della tragedia: la morte di Andrea, caduto in un dirupo di 200 metri
Il cellulare della fidanzata è stato individuato dai soccorritori cinque metri più in basso rispetto al punto in cui era stato smarrito.
Si era proposto per andare a recuperare il cellulare della fidanzata, caduto mentre stavano facendo un'escursione in montagna sull'altopiano di Asiago. Poi, però, si è verificata una tragedia che ha lasciato tutti senza parole: Andrea Mazzetto, 30 anni, è deceduto dopo essere precipitato in un dirupo di 200 metri. Una caduta da un'altezza vertiginosa che non gli ha lasciato alcuno scampo. I tecnici del Soccorso alpino, su richiesta dei carabinieri, sono ritornati nel luogo del dramma, ritrovando il cellulare della ragazza: sul dispositivo, gli inquirenti, hanno trovato l'ultimo selfie che la coppia si era scattata prima della terribile tragedia.
(In copertina il selfie della coppia)
L'ultimo selfie prima della tragedia
Il ritrovamento del cellulare è avvenuto il giorno seguente. Come raccontato da Prima Rovigo, su richiesta dei carabinieri, i tecnici del Soccorso alpino sono ritornati sull'itinerario per l'Altar Knotto, individuando il dispositivo della fidanzata di Andrea circa cinque metri più in basso rispetto al punto in cui era stato smarrito. L'analisi del cellulare, da parte degli inquirenti ha consentito di visualizzare l'ultimo selfie che la coppia si era scattato prima che si verificasse la terrificante tragedia.
Per recuperare il cellulare della fidanzata, è caduto da un dirupo
Un volo impressionante di circa 200 metri e una caduta, fatale ed inevitabile, contro le rocce. Così è deceduto Andrea Mazzetto, 30enne originario di Rovigo dove era molto conosciuto. Figlio di papà Giovanni e mamma Rossana, aveva un fratello Enrico e una sorella Marta: Andrea Mazzetto era un imprenditore edile, era titolare infatti di una ditta d’imbiancatura e decorazioni.
Stando alla ricostruzione dei fatti, il ragazzo si trovava insieme alla fidanzata per un'escursione sull'Altar Knotto. A un certo punto, alla giovane sarebbe scivolato dalle mani il cellulare mentre stavano scattando alcune fotografie. Lui, a quel punto si sarebbe avventurato per tentare di recuperare l'apparecchio, ma sarebbe caduto, scivolando, come detto per 200 metri in uno strapiombo. Per lui, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Due gli elicotteri che si sono alzati in volo per tentare di salvarlo, uno dei pompieri e l'altro del Suem. I due giovani avevano lasciato la loro vettura al 17esimo tornante e si erano incamminati lungo il sentiero a strapiombo sulla Val D'Astico. Poi si è consumata la tragedia.