materiale pedopornografico

Lo schermidore olimpico Andrea Cassarà accusato di aver filmato un'atleta 15enne sotto la doccia: le ombre del passato

Alle Olimpiadi di Pechino 2008 il compagno di squadra lo accusò di sabotaggio; alle sue spalle anche un procedimento per atti osceni

Lo schermidore olimpico Andrea Cassarà accusato di aver filmato un'atleta 15enne sotto la doccia: le ombre del passato
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Si è accorta che qualcuno la stava filmando sotto la doccia, negli spogliatoi del centro sportivo in cui si allena a Brescia, così ha iniziato ad urlare facendo scappare il malintenzionato. A seguito dell’inquietante denuncia di una 15enne ai carabinieri si è messa in moto la macchina investigativa, che ha portato al nome di un indagato “illustre”.

Andrea Cassarà

Si tratta di Andrea Cassarà, noto schermidore italiano, specializzato nel fioretto: una grande carriera agonistica a cui fanno da contraltare, alcuni episodi controversi. Dall’accusa – mai provata - di aver sabotato il compagno a Pechino; a quella di atti osceni in luogo pubblico, caduta in prescrizione. A questo elenco si aggiunge ora l’indagine a suo carico per produzione di materiale pedopornografico.

15enne filmata sotto la doccia: indagato lo schermidore Andrea Cassarà

É stata diffusa dalla Federazione Italiana Scherma una nota ufficiale che riguarda l'ex schermidore azzurro, il bresciano Andrea Cassarà. Risulta indagato per produzione di materiale pedopornografico.

"La Federazione Italiana Scherma ha ricevuto ufficialmente informazione dal Centro Sportivo Carabinieri di una denuncia a carico del tesserato Andrea Cassarà. A seguito di ciò, la Federazione si è immediatamente attivata per trasmettere la comunicazione alla Procura Federale, al fine di avviare tempestivamente i procedimenti conseguenti".

La mossa della Fis arriva dopo gli eventi consumatisi la scorsa settimana, quando una ragazza di 15 anni avrebbe sporto denuncia ai carabinieri. La giovanissima si sarebbe accorta che qualcuno la stava filmando nel mentre stava facendo la doccia al centro sportivo San Filippo di Brescia.

Come racconta Prima Brescia, pare che le immagini della videosorveglianza abbiano immortalato lo stesso Cassarà allontanarsi da una zona che, secondo chi sta conducendo le indagini, potrebbero corrispondere allo spogliatoio nel quale si trovava la 15enne. Domenica 22 ottobre 2023 i carabinieri suonato alla porta di casa del 39enne e sequestrato il telefonino a lui intestato per verificare la presenza (o meno) del video incriminato.

Cassarà sarebbe, secondo quanto riferito dal suo legale Enrico Cortesi, “sotto choc” e avrebbe dichiarato trattarsi di “un malinteso”.

Il Centro San Filippo, dove si sarebbero svolti i fatti contestati a Cassarà, per voce del presidente Nicola Fiorin, avvocato penalista, ha assicura massima collaborazione con la magistratura, annunciando di voler intraprendere misure volte a tutelare l’immagine della società sportiva.

Le ombre: dall'accusa di atti osceni a quella di aver sabotato il compagno a Pechino

E se nell’ambito sportivo, Cassarà, classe 1984, ha inanellato una serie di trionfi, con un invidiabile palmares di medaglie olimpiche in bacheca (tre, di cui due d’oro e una di bronzo) non sono mancati i guai, e le pesanti accuse, fuori dalla pedana.

 

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Nel 2009 era stato denunciato a Cremona da una donna. L'accusa era di atti osceni in luogo pubblico: secondo la testimonianza lo sportivo le si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere un'informazione e le avrebbe mostrato le parti intime. Fu condannato a tre mesi in primo grado, a due in secondo, poi prosciolto nell’appello bis perché il reato era andato in prescrizione.

Avevano fatto ancora più rumore le accuse di aver sabotato il compagno alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Andrea Baldini

Cassarà partecipò, pur non essendosi qualificato: dovette sostituire il compagno-rivale Andrea Baldini, risultato positivo a pochi giorni dalla partenza per la positività a un diuretico durante un controllo antidoping. L’atleta toscano giurò, e scrisse anche un libro in merito, di essere stato sabotato e indicò proprio in Cassarà il presunto colpevole. L’accusa, senza prove, ipotizzava che la sostanza proibita fosse stata inserita in una bottiglietta d’acqua durante una gara.

Successivamente Cassarà scelse la carriera di allenatore: il nipote Mattia à già vice campione italiano. L’uomo è sposato con la bergamasca Sissy Albini. Adesso la famiglia si trova ad affrontare un’altra accusa, forse la più pesante.

La medesima "pratica": denunciati direttore delle Poste...e anche un prete

Le responsabilità nella vicenda bresciana sono ancora da accertarsi, ciò che però appare evidente è che fenomeni come quello denunciato dalla minorenne sono tutt'altro che isolati.

Emblematico il caso pugliese accaduto pochi mesi fa: un degradante repertorio di oltre 120mila immagini e video che immortalavano le colleghe dell’ufficio all’interno del bagno con una telecamera nascosta nella toilette femminile. E non solo: scaricava e trasferiva foto e video intimi sul computer personale. Ai domiciliari è così finito il direttore di un ufficio postale di Taranto, in Puglia.

Episodio ancor più incredibile a Caltanissetta, dove un prete è stato beccato - con tanto di sedia sotto i piedi per avere la visuale migliore - a spiare delle giovani sotto la doccia dopo una partita di pallavolo.

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