caccia all'uomo

Irruzione nel campus: studentessa stuprata nel suo alloggio universitario a Torino

La ragazza ha sentito suonare alla porta e ha aperto, poi l'incubo. Ricerche a tappeto per individuare l'aggressore incapucciato.

Irruzione nel campus: studentessa stuprata nel suo alloggio universitario a Torino
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A Torino, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2022, una ragazza, ospite della residenza universitaria di Via Borsellino, è stata violentata. E' caccia all'uomo.

Studentessa violentata nella residenza universitaria

Una giovane di 23 anni è stata vittima di violenza sessuale nel campus torinese in cui risiedeva.

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Come racconta Prima Torino, la giovane era nella sua stanza quando un ragazzo di origini africane avrebbe fatto irruzione. Il giovane l'avrebbe colpita alla testa, poi l'abuso. A chiamare i soccorsi altri coinquilini della residenza. Sul posto un’équipe del 118 che ha trasportato la vittima all’ospedale Sant’Anna per gli accertamenti e poi alle Molinette. Per la giovane è stato attivato un servizio di supporto psicologico.

Gli studenti della residenza dove è avvenuto lo stupro non escludono che potrebbe essere stato un giovane che vive lì, perché secondo loro sapeva come muoversi.

Le indagini

Le indagini sono condotte dalla squadra mobile che sta visionando tutte le immagini delle videocamere.

"Ho sentito bussare alla porta e, credendo fosse un altro studente, ho aperto", ha dichiarato la 23enne. Sembra che lo stesso individuo in precedenza avesse bussato anche ad altre porte.

"Da questa sera la vigilanza, già presente giorno e notte, verrà rafforzata per assicurare maggiori controlli", così Alessandro Cirio Sciretti, presidente Edisu Piemonte, l'ente che gestisce la residenza universitaria.

Le reazioni

"Lo spirito di accoglienza di Torino non deve limitarsi ad organizzare luoghi accoglienti e opportunità per tutte e tutti, ma deve mettere al primo piano la sicurezza delle persone e la serenità della loro permanenza. - si legge nel comunicazione dell'Associazione Volontarie del Telefono Rosa Piemonte di Torino - Impensabile che in un luogo come una residenza universitaria una studentessa possa essere aggredita nella propria stanza e senza alcuna possibilità di difesa."

"Un episodio gravissimo che ci lascia sgomenti. Le forze dell'ordine stanno cercando il responsabile e hanno tutto il nostro sostegno. Esprimo la nostra vicinanza e la solidarietà alla giovane studentessa", è il commento, via twitter, del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Non è mancato neppure l'intervento dell'assessore regionale alla Sicurezza Piemonte, Fabrizio Ricca:

"Tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla giovane studentessa aggredita nella residenza universitaria Paolo Borsellino e alla sua famiglia, nessuna pietà per il suo aggressore. Siamo certi  che le forze dell'ordine sapranno consegnarlo alla giustizia, con l'auspicio che possa rimanere a lungo ospite in carcere".

Anche il presidente della Regione Alberto Cirio ha espresso solidarietà:

"Siamo sgomenti per quanto avvenuto stanotte. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco".

Tranciante anche il commento del sindacato di polizia:

"La violenza sessuale perpetrata nei confronti di una studentessa residente nel campus universitario è un fatto orribile il cui responsabile non può che essere qualificato come “bestia”. Nulla toglie alla gravità del fatto se non per dimostrare e per l’ennesima volta come l’accoglimento e l’integrazione rischiano di essere semplici “slogan” che di fatto rappresentano una pia illusione affatto in grado di marginare le continue ondate migratorie".

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