"Il vostro parente è morto": organizzano i funerali, ma poi scoprono che è vivo
La comunicazione dalla Questura di Milano al Comune di Sannicola (Lecce): ma lui, Fulvio, 64 anni, era vivo e in ospedale
Quando è arrivata la mail della Questura non si sono posti il problema che ci fosse un errore. Quel loro parente che non riuscivano a sentire da giorni e che si era recato a Milano per curarsi era effettivamente morto. Ma in realtà non era affatto così: Fulvio, 64 anni, era invece vivo e vegeto.
"Il vostro parente è morto"
Fulvio, 64 anni, di Sannicola (Lecce), si era recato a Milano per curarsi da una malattia che lo affligge da tempo. Da qualche giorno l'uomo non rispondeva al cellulare. E il 4 gennaio 2023 dalla Questura di Milano era arrivata una mail via pec (posta elettronica certificata) al Comune di Sannicola con la quale si comunicava il decesso dell'uomo, chiedendo all'Amministrazione locale di ricercare e avvisare i parenti. E così è stato fatto.
L'organizzazione del funerale e la scoperta shock
I parenti, a quel punto, hanno anche iniziato a preparare il funerale allestendo la camera ardente insieme a un'agenzia di pompe funebri. Poi, però, la storia è decisamente cambiata. Il 9 gennaio 2023 infatti è arrivata comunicazione che Fulvio era vivo e vegeto e si trovava ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli di Milano per essere seguito come aveva organizzato. L'uomo non rispondeva al telefono cellulare perché lo aveva smarrito.
Come è stato possibile?
La vicenda naturalmente ha suscitato grande indignazione nei parenti e nella comunità di Sannicola, piccolo centro da circa cinquemila anime dove si conoscono quasi tutti. Anche il sindaco Cosimo Piccione è intervenuto:
"Un grave errore che ha gettato nello sconforto un’intera famiglia, la quale aveva già persino provveduto a contattare le pompe funebri e allestito la camera ardente", ha detto il primo cittadino alla stampa locale.
Ma come è stato possibile l'errore? Tutto nasce - secondo quanto è stato ricostruito - dalla perdita del cellulare. A quel punto dall'ospedale hanno inviato un modulo in Questura per potere risalire ai contatti dell'uomo. Chi ha ricevuto il modulo, però, avrebbe sbagliato a leggere la casella "deceduto", che era stata sì barrata, ma per cancellarla e sostituirla con "ricoverato". E così è partita la comunicazione che ha generato l'incredibile equivoco.
Non è un caso unico
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. La storia è infatti piena di simili precedenti. Ai primi di agosto a Cittadella (Padova) i dipendenti dell'obitorio si sono resi protagonisti di una clamorosa gaffe scambiando le bare di due persone decedute. Il risultato è stato inevitabile: è stato celebrato un funerale sbagliato.
I dipendenti dell'obitorio di Cittadella si sono accorti dell'imperdonabile errore, con comprensibile shock dei parenti del caro estinto, solo prima che venisse eseguita l'onoranza funebre del secondo defunto. A quel punto, poi, si è realizzato che il giorno precedente era stato celebrato il funerale di un'altra persona deceduta.
OSempre ad agosto, ma a Chivasso, in Piemonte, una famiglia era stata avvisata della morte della madre dalla Rsa dove era ricoverata. Ma la persona deceduta era la compagna di stanza. <