Fugatti firma un'altra ordinanza d'abbattimento, stavolta per due lupi: è la prima in Italia
Saranno abbattuti due esemplari nella zona di Malga Boldera. Una misura dovuta all'elevato numero di predazioni di animali di allevamento. Gli animalisti: "Valuteremo azioni legali"
Dopo aver ricevuto il parere favorevole dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l'ordinanza che sancisce la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo nella zona di Malga Boldera, nel Comune di Ala. Si tratta del primo caso di questo tipo in Italia. Gli animalisti dell'Oipa all'attacco:
"Valuteremo azioni legali".
Trento, Fugatti firma l'ordinanza per l'abbattimento di due lupi
Tira dritto l'esponente leghista. Nonostante i mesi di polemiche riguardo all'ordinanza d'abbattimento dell'orsa Jj4 - che ha ucciso il runner Andrea Papi lo scorso 5 aprile 2023 a Caldes - e al no del Tar, che ha stoppato quel provvedimento (perché non aveva tenuto conto di soluzioni alternative), Maurizio Fugatti spicca un'altra ordinanza d'abbattimento.
Per la prima volta in Italia due lupi verranno abbattuti per volere di un'ordinanza di rimozione. Il decreto, firmato da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, riguarda due esemplari che in questi ultimi mesi estivi, nell'area di Malga Boldera, proprietà del Comune di Ala e gestita dalla locale Società allevatori, hanno predato un totale di 16 bovini e due asini.
I due lupi, nel dettaglio, si sono intrufolati in una superficie a pascolo di 64 ettari, dotata di un recinto elettrificato in funzione anti lupo, precauzione che però non è bastata a fermarli.
Per questo motivo, quindi, il presidente Fugatti, dopo il parere favorevole dell'Ispra, ha firmato un provvedimento che sancisce l'abbattimento dei due animali selvatici. Il testo dell'ordinanza non è ancora stato reso pubblico, ma è stato ottenuto da diversi giornali locali che ne hanno citato alcune parti.
Secondo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la rimozione di due esemplari "non appare incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige" (dove nel 2022 si segnalavano la presenza di 29 branchi), mentre il prelievo appare coerente sia con la legge provinciale di riferimento, sia con la direttiva Habitat.
Nello specifico, però, l'Ispra ha aggiunto che il via libera all'abbattimento di non più di due esemplari abbia carattere sperimentale: la Provincia dovrà "produrre una sintetica valutazione dei possibili miglioramenti della prevenzione" entro tre mesi. Trattandosi di una prima autorizzazione all'abbattimento, all'istituto preme inoltre "raccogliere informazioni in particolare circa gli effetti del prelievo sulla popolazione di lupi e sulle dinamiche predatorie".
La rimozione dei due lupi è affidata al Corpo forestale della Provincia di Trento. Quest'ultima ordinanza di abbattimento giunge dopo che il presidente Fugatti aveva condannato negli ultimi mesi tre orsi: M62 (deceduto per cause naturali), Jj4 (rinchiusa al Centro di recupero fauna Alpina Casteller) ed Mj5 (ancora in libertà).
Gli animalisti pronti ad agire per vie legali
La notizia del via libera all'abbattimento di due lupi nella zona di Malga Boldera ha generato non poche contestazioni da parte delle associazioni animaliste.
"Apprendiamo da fonti di agenzia che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, avrebbe firmato un’ordinanza di abbattimento di due lupi - dichiara l'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) - Ordinanza sulla quale non ci sono ancora comunicazioni ufficiali.
Ricordiamo che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell’UE (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali.
Aspettiamo di leggere il provvedimento per valutare le conseguenti azioni legali. Purtroppo il presidente Fugatti non si smentisce e prosegue nella sua azione persecutoria nei confronti della fauna selvatica del Trentino, causando sconcerto tra chi ama gli animali e un danno d’immagine a un territorio che da paradiso sta diventando un inferno per la biodiversità".
Archiviato procedimento contro Fugatti per due orsi
Intanto, tornando alla questione orsi, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dei dirigenti competenti in materia di grandi carnivori e del veterinario provinciale riguardo alla cattura degli orsi M49 e M57 e la loro custodia.
I due esemplari problematici erano stati prelevati dal Corpo forestale trentino nel 2020: la legittimità dei provvedimenti - ha scritto il Gip - è suffragata dalla pericolosità di entrambi gli animali; compreso M57, catturato poche ore dopo l’aggressione a un giovane carabiniere ad Andalo, prima del nulla osta di Ispra poiché era necessario garantire nel più breve tempo possibile l’incolumità delle persone.
M57 era poi stato trasferito in un parco faunistico in Ungheria. M49 protagonista di due fughe, è ancora al Casteller.
“C’è soddisfazione - sottolinea il presidente Fugatti - perché viene riconosciuta la correttezza dell’azione dell’Amministrazione provinciale nella gestione di una situazione complessa, che vede impegnate molte professionalità con l’obiettivo di dare risposta alle comprensibili preoccupazioni da parte della comunità locale”.
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