Faceva la cresta sui pasti dei bambini del nido e li lasciava affamati: maestra arrestata
Le telecamere nascoste hanno inoltre ripreso l’insegnante in atteggiamenti bruschi nei confronti degli alunni, presi a parolacce e scossi
Si era inventata un modo, particolarmente subdolo - considerando chi fossero le sue "vittime" - per arrotondare. Una maestra dell'asilo nido faceva, sostanzialmente, la cresta sui pasti dei piccoli. Si era inventata un piano assurdo: commissionava un numero di pasti inferiori rispetto all'effettivo numero dei piccoli da sfamare, ma a tutti i genitori faceva pagare la quota per intero. Successivamente creava delle microporzioni che serviva ai bimbi che si dovevano spartire quel poco che c'era.
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Ma le accuse non sono ancora finite, pare che la donna fosse solita urlare e minacciare i bimbi. Per tutti questi motivi una maestra della provincia di Gorizia è stata arrestata con l'accusa di maltrattamenti e frode. Il provvedimento è stato deciso dal Gip del Tribunale di Gorizia sulla scorta di indagini effettuate dal Nas dei Carabinieri di Udine. La donna è ora ai domiciliari.
Maestra d'asilo arrestata: faceva la cresta sui pasti dei bimbi
A far partire l'inchiesta sarebbe stata la segnalazione di alcune mamme. I loro piccoli, stiamo parlando di bambini tra 1 e 3 anni, facevano rientro a casa lamentando di essere ancora affamati. Così i carabinieri del Nas hanno piazzato delle telecamere all’interno della struttura, accertando che le porzioni servite ai bambini non fossero adeguate.
Una scelta mirata quella della maestra che è anche la legale rappresentante della cooperativa che gestisce la struttura dove vengono ospitati i giovanissimi alunni. Per questo motivo è accusata di frode di alcuni enti pubblici convenzionati con l'asilo.
Maltrattamenti
Ma, purtroppo, non è ancora finita. Le telecamere nascoste hanno inoltre ripreso l’insegnante in atteggiamenti bruschi nei confronti degli alunni, presi a parolacce e scossi; non si tratterebbe dunque di gravi violenze, ma di un atteggiamento intimidatorio che generava nei bambini sentimenti di paura e tensione.
Accertati i comportamenti illegali, la Procura di Gorizia ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Gorizia un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna. Gli inquirenti stanno ascoltando ora tutti i genitori.
L'asilo degli orrori
Purtroppo il tema della sicurezza negli asili nido è sempre delicato, soprattutto per la natura del prezioso "materiale umano" che custodiscono.
E se la statistica conferma che sono moltissimi i nidi di grande qualità nel Paese, vi sono ancora casi di cronaca che raccapricciano.
Emblematico era stata un'indagine partita in un nido in provincia di Pistoia nel 2024, dopo il racconto di un bambino che aveva descritto alla madre una serie di comportamenti severi adottati dalla maestra che si concretizzavano in strattonamenti e urla. I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Pistoia, hanno piazzato telecamere all'interno della scuola ed hanno effettuato intercettazioni ambientali. L'indagine ha portato all'arresto della maestra. Su di lei ora grava l’accusa, pesantissima, di maltrattamenti nei confronti dei bambini
Altra vicenda, altrettanto grave, arriva dalla Lombardia. Qui, un maestro di 34 anni è stato denunciato dalle colleghe e colto in flagrante dalla Polizia Locale. Dopo la denuncia da parte dei colleghi che non potevano più tollerare quanto stava avvenendo all'interno dell'asilo, gli investigatori hanno installato alcune microtelecamere all'interno della struttura scolastica per verificare quanto denunciato. Le microtelecamere avrebbero catturato in tutto cinque episodi di abusi sessuali perpetrati contro le piccole allieve. Il maestro è stato immediatamente arrestato.
Sempre il Lombardia è stata arrestata una maestra di 45 anni. L'educatrice, con 16 anni di servizio nella struttura, è stata posta agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di almeno dieci bambini di pochi mesi o meno di un anno. La denuncia è stata presentata da alcune colleghe di lavoro.
Secondo quanto riportato nell'ordinanza, i bambini dovevano "obbedire ai suoi comandi", e lei li obbligava a mangiare imboccandoli con forza "anche se non avevano ancora deglutito", fino a farli vomitare. Per evitare di cambiargli il pannolino, spesso non dava loro neanche l'acqua e per farli dormire li scuoteva con forza urlandogli addosso frasi minacciose.