SCOPERTE SCONCERTANTI

Asilo shock, arrestata insegnante 62enne che maltrattava i bambini

Tre vicende dai contorni raccapriccianti arrivano dalla Toscana e dalla Lombardia: arrestate due insegnanti e un maestro di 34 anni

Asilo shock, arrestata insegnante 62enne che maltrattava i bambini
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Qualcuno l'ha subito definito l'asilo degli orrori. E in effetti non potrebbe essere altrimenti dopo che le telecamere hanno "incastrato" una 62enne insegnante che maltrattava i propri alunni.

Per lei è scattato l'arresto, ai domiciliari, in attesa del processo.

Maltrattamenti ai bambini, l'orrore all'asilo

Come raccontato da Prima Firenze, la vicenda sta scuotendo tutta la provincia di Pistoia dove sono accaduti i fatti finiti sotto la lente di un'indagine investigativa dei Carabinieri.

Un'indagine partita un paio di mesi fa, dopo il racconto di un bambino che aveva descritto alla madre una serie di comportamenti severi adottati dalla maestra che si concretizzavano in strattonamenti e urla.

Un clima di terrore tale tanto che il bambino in questione non avrebbe più voluto andare a scuola. I genitori sono stati costretti a cambiare istituto al figlio e successivamente a procedere con un esposto.

Accusata di maltrattamenti

In seguito all'esposto, i Carabinieri, coordinati dalla Procura di Pistoia, hanno piazzato telecamere all'interno della scuola ed hanno effettuato intercettazioni ambientali.

L'indagine è proseguita fino alla mattina di martedì 16 aprile 2024, con l'arresto della maestra.

Su di lei ora grava l’accusa, pesantissima, di maltrattamenti nei confronti dei bambini della scuola materna in cui era educatrice.

La 62enne, come detto, è ora ai domiciliari.

Un caso non isolato, brutta storia anche a Milano

Purtroppo si tratta di storie non nuove, tanto che nel tempo hanno portato appunto alla sensibilizzazione e ai provvedimenti di installare telecamere (così come anche nelle case di riposo) negli asili nido.

Del resto, in questo senso è abbastanza eloquente come raccontato da Prima Milano anche la vicenda, altrettanto grave che arriva dalla Lombardia e dal capoluogo Milano.

Qui, un maestro di 34 anni è stato denunciato dalle colleghe e colto in flagrante dalla Polizia Locale.

La vicenda

Dopo la denuncia da parte dei colleghi che non potevano più tollerare quanto stava avvenendo all'interno dell'asilo, gli investigatori hanno installato alcune microtelecamere all'interno della struttura scolastica per verificare quanto denunciato.

Le prove che confermano le violenze sono presto arrivate dalle registrazioni effettuate nei primi tre giorni di scuola, da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile 2024.

Le violenze documentate dalle telecamere

Le microtelecamere avrebbero catturato in tutto cinque episodi di abusi sessuali perpetrati contro le piccole allieve. Il maestro è stato immediatamente arrestato ma di fronte agli agenti ha preferito mantenere il silenzio.

Il magistrato avrà il compito di determinare anche il tipo di misura cautelare da adottare in attesa del processo: se la custodia in carcere o gli arresti domiciliari.

Un altro caso nell'hinterland di Milano: arrestata maestra

Nel frattempo, praticamente negli stessi giorni, un altro filone investigativo ha portato alla scoperta di un'amara realtà.

Un altro caso raccapricciante emerso da un'altra scuola comunale, un nido nella periferia nord-ovest della città.

Sempre su disposizione del gip Angela Minerva, i carabinieri hanno arrestato una maestra di 45 anni.

Bambini obbligati a "eseguire gli ordini"

L'educatrice, con 16 anni di servizio nella struttura, è stata posta agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di almeno dieci bambini di pochi mesi o meno di un anno. La denuncia è stata presentata da alcune colleghe di lavoro.

Secondo quanto riportato nell'ordinanza, i bambini dovevano "obbedire ai suoi comandi", e lei li obbligava a mangiare imboccandoli con forza "anche se non avevano ancora deglutito", fino a farli vomitare.

Per evitare di cambiargli il pannolino, spesso non dava loro neanche l'acqua e per farli dormire, scrive sempre l'ordinanza, li scuoteva con forza urlandogli addosso frasi minacciose.

Secondo il racconto di alcuni testimoni tra l'altro pare che la maestra trascorresse molto tempo guardando il suo cellulare anziché sorvegliare i bambini.

 

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