Incredibile a Torino

Corriere infedele si teneva i pacchi, la venditrice lo smaschera infilando un Gps nella borsetta

La venditrice aveva ricevuto numerose contestazioni e ha iniziato a sospettare del corriere, e così ha architettato uno stratagemma da "007" e lo ha incastrato

Corriere infedele si teneva i pacchi, la venditrice lo smaschera infilando un Gps nella borsetta
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Sarà capitato a molti di ordinare qualcosa online e ricevere un prodotto che non è proprio quello che pensavate. Capita, d'altronde, che possa esserci qualche errore nelle consegne. Ma in questo caso il motivo era decisamente diverso. Il corriere infedele, infatti, si teneva i pacchi e li sostituiva con altri prodotti di minore qualità. Ma alla fine è stato smascherato grazie a un'operazione "da 007" da parte della venditrice, che gli ha infilato un rilevatore Gps nella borsa scoprendo le sue malefatte.

Corriere infedele si teneva i pacchi

La vicenda nasce dalla denuncia di una donna che avvalendosi di una piattaforma online su cui vendere articoli di abbigliamento e accessori di seconda mano, era stata raggiunta da diverse contestazioni. In pratica agli acquirenti erano stati recapitati oggetti diversi da quelli che avevano comprato. Ma lei aveva fatto tutto in regola. E così ha iniziato a sospettare che il problema nascesse da un corriere disonesto e ha  architettato un sistema da "investigatore" per incastrarlo.

Il Gps nella borsetta

Quando dunque ha venduto una borsetta griffata ha piazzato all'interno dell'accessorio un rilevatore Gps che le permettesse di tracciare il percorso del prodotto e verificarne la corretta destinazione.

Il giorno successivo, la venditrice ha ricevuto la notifica di consegna all’acquirente, residente nella provincia di Alessandria. Il segnale di geolocalizzazione indicava, però, che la borsetta si trovava in tutt’altro luogo, cioè a Torino, nel quartiere Barriera di Milano. A quel punto è scattata la segnalazione alla Polizia.

In casa aveva un vero e proprio "negozio"

La vicenda è stata presa in carico dai poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di zona, i quali sono riusciti a individuare un uomo di 39 anni, italiano, residente proprio nel palazzo da cui proveniva il segnale Gps, di professione corriere. Lo hanno quindi aspettato al suo ritorno a casa per perquisire l'appartamento. E all'interno hanno trovato un vero e proprio "negozio", con merce ancora etichettata: 37 felpe, 34 paia di scarpe, 2 borse, 3 collane, un bracciale, un orologio, tutti griffati. Tra questi naturalmente anche la borsetta con dentro il Gps.

In casa poi sono stati trovati anche  13 barattoli contenenti circa 800 grammi di olio di hashish. Pertanto, il trentanovenne è stato tratto in arresto per la detenzione dello stupefacente, mentre insieme alla convivente è stato denunciato per ricettazione in concorso.

La ladra di fiori smascherata dal microchip

Una vicenda che fa il paio con un'altra storia che vi abbiamo raccontato proprio in questi giorni. Qui il teatro dei furti era il cimitero di Viareggio, e in particolare una tomba dalla quale periodicamente sparivano i fiori. E così la madre del defunto ha piazzato un microchip tra i petali che le ha permesso - quando sono stati nuovamente sottratti - di scoprire l'identità della ladra. Si trattava di un'altra donna, che peraltro abitava a quasi 50 chilometri di distanza e che evidentemente si sobbarcava il viaggio per rubare i fiori...

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