Chi è il fidanzato della 22enne uccisa in Val d'Aosta (che era già a processo per maltrattamenti)
Sohaib Teima, 21 anni, era ricercato dal marzo scorso per violazione del controllo giudiziario
Sohaib Teima era ricercato dal marzo scorso. Aveva fatto perdere le sue tracce in seguito a un’indagine per maltrattamenti in famiglia. E il 13 gennaio 2024 aveva ricevuto una notifica di divieto di avvicinamento nei confronti della ragazza che è stata ritrovata senza vita venerdì scorso, nella cappella diroccata di Equilivaz, a La Salle in Val d'Aosta.
E’ stato arrestato a Lione (Francia), per il presunto omicidio della giovane francese 22enne, con la quale era recentemente giunto il Italia.
Chi è il 21enne accusato di aver ucciso la giovane trovata a La Salle
Il 21enne di nazionalità italiana ma straniero di origine, risiede a Fermo, nelle Marche. Era ricercato sia in Italia, sia in Francia, nel quadro dell’inchiesta sull’omicidio della 22enne francese. Il fermo è stato confermato dal procuratore di Grenoble, Eric Vaillant, su X (Twitter).
Le suspect du meurtre d’une jeune française en Italie a été interpellé ce soir à Lyon https://t.co/cZ606tuyMg
— Eric VAILLANT procureur de Grenoble (@egajvpr) April 10, 2024
Secondo la stampa transalpina, il giovane era già a processo, in Francia, per atti di violenza sulla giovane deceduta in Valle. Lo avevano anticipato, nelle scorse ore, i giornali francesi Le Dauphiné Libéré e Le Progrès, e la notizia era poi stata confermata dal Procuratore di Grenoble. In particolare, il ragazzo – nato in Italia, dai lineamenti nordafricani – è chiamato a comparire dinanzi al Tribunale correzionale di Grenoble, nelle prossime settimane.
In un comunicato, nella serata del 10 aprile 2024, il procuratore della Repubblica a Grenoble, Eric Vaillant, aveva sottolineato che il 21enne di nazionalità italiana:
“E' ricercato sin dalla fine di marzo 2024” dagli inquirenti francesi per “violazione del controllo giudiziario” ed è “sospettato di aver ucciso la sua compagna, una giovane donna di 22 anni, domiciliata nel Dipartimento del Rodano”.
Il ragazzo, ha aggiunto Vaillant, è “attivamente ricercato in Francia e in Italia”. Così come l’organismo omologo italiano, la Procura di Grenoble ha “aperto un’indagine per omicidio, essendo la vittima di nazionalità francese”, affidata dalla magistratura inquirente alla polizia della cittadina transalpina.
Il procuratore francese aveva sottolineato poi alcune circostanze sui movimenti della coppia, che era – come segnalato dalla Polizia italiana alle autorità francesi – entrata nel nostro Paese lo scorso 25 marzo. In quell’occasione, la Procura di Grenoble aveva “aperto un fascicolo per violazione del controllo giudiziario” nei confronti del ragazzo, ricercato da allora.
Divieto di avvicinamento
All’uomo era stata disposta la misura di controllo il 13 gennaio di quest’anno, dopo che era stato denunciato per violenze coniugali e minacce, affinché la vittima ritirasse la sua querela.
“Conformemente alle richieste della Procura, il magistrato di sorveglianza – prosegue il capo della procura francese – gli aveva notificato un’interdizione di avvicinarsi alla vittima e l’obbligo di rispondere alle convocazioni dell’associazione incaricata della sorveglianza sul controllo giudiziario”.
Il ricercato doveva essere giudicato dal tribunale correzionale di Grenoble il prossimo venerdì 3 maggio. “Le autorità giudiziarie italiane e francesi – conclude il procuratore Vaillant – lavorano in stretta collaborazione per giungere all’arresto del sospettato”.
La giovane identificata
Ad identificare la ragazza, che viveva nell’area di Lione, sono stati i genitori, giunti in Val d'Aosta dalla Francia. Sulla sua identità, gli inquirenti si sono stretti in uno stretto riserbo, per non precludere le esigenze investigative. Il decesso, stando ai primi riscontri autoptici, risalirebbe al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile. La persona che si è allontanata ha avuto quindi diversi giorni di vantaggio sul rinvenimento del corpo.