chiesto maxi-risarcimento

Badante No vax morì di Covid, la famiglia fa causa all'anziano: "Lo ha contagiato lui"

I parenti vogliono un milione e 300 mila euro. Una vicenda che potrebbe fare giurisprudenza.

Badante No vax morì di Covid, la famiglia fa causa all'anziano: "Lo ha contagiato lui"
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Non si era mai vaccinato per scelta e alla fine è morto di Covid. Una storia come purtroppo ne abbiamo viste tante negli ultimi tempi, ma questa ha un qualcosa in più. Perché la famiglia del morto, un badante di origine romena di 68 anni, ha fatto causa all'anziano di 84 per cui lavorava accusandolo di aver trasmesso lui la malattia al congiunto. E chiedendo un risarcimento extra-large: un milione e 300 mila euro.

Badante No vax morto di Covid, la famiglia fa causa all'anziano

Succede a Ravenna, dove le parti si affronteranno in Tribunale. I fatti risalgono a gennaio 2021, quando il badante era stato assunto dai familiari dell'anziano per 25 ore di servizio alla settimana. L'1 settembre l'anziano risulta positivo al Covid  e due giorni dopo anche il collaboratore domestico. Il badante era peraltro reduce da un periodo di ferie, dal 23 al 28 agosto. Stando alle risultanze emerse sinora, il 68enne romeno poi si sarebbe curato con metodi "alternativi": erbe e infusi e poi antipiretici. Ciò non gli evitò però un ricovero in ospedale e - purtroppo - il decesso. L'anziano, invece, era sopravvissuto alla malattia.

La richiesta di risarcimento

I parenti ora però vanno all'attacco e chiedono un risarcimento faraonico: 1,3 milioni di euro. Secondo loro - ma non ci sono certezze su questo - sarebbe stato proprio l'anziano a contagiarlo. Versione contestata dalla famiglia dell'84enne ravennate.

Se il giudice dovesse dar loro ragione, la vicenda potrebbe - come si suol dire - fare giurisprudenza: altri familiari di persone decedute potrebbero fare causa a coloro che ritengono responsabili del contagio e del decesso dei propri cari, ingenerando un effetto domino di proporzioni enormi.

 Covid, malattia professionale

La vicenda emerge peraltro pochi giorno dopo l'indicazione dell'Unione Europea, che invita i vari Governi a considerare il Covid malattia professionale. 

In sostanza, i lavoratori dei settori interessati che hanno contratto la malattia nel corso dello svolgimento delle proprie mansioni professionali avranno una serie di diritti specifici ai sensi delle norme nazionali, tra cui quello a ricevere un indennizzo.

In Italia  un primo intervento per sanare in ambito lavorativo la mancanza di una copertura assicurativa per i decessi da Covid-19 è stato già attuato dall'Inail, che ha riconosciuto un risarcimento ai medici dipendenti, parificando retroattivamente il Covid-19 a infortunio sul lavoro. La misura però  non ha avuto effetto per liberi professionisti e parasubordinati non iscritti all'Inail, escludendo così di fatto i familiari superstiti dei medici di famiglia, ma anche di altre categorie finora escluse.

Vale però per i sanitari, non per i badanti: ma il caso ravennate potrebbe anche cambiare le carte in tavola.

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