denunciati dalla scuola

Assolti tre bulli minorenni: non è "bastato" tormentare il compagno fino a farlo ritirare da scuola

I giudici hanno ritenuto che i fatti fossero di particolare tenuità e "occasionali". Fra le accuse anche il danneggiamento di materiale scolastico e presunte percosse

Assolti tre bulli minorenni: non è "bastato" tormentare il compagno fino a farlo ritirare da scuola
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Poca cosa: tutti assolti. Tre bulletti minorenni, in un istituto superiore di Firenze, dopo aver tormentato un compagno per il suo aspetto fisico - portandolo a ritiro sociale e isolamento, sino alla drastica decisione di cambiare scuola - sono stati prosciolti dalle accuse di stalking e atti persecutori.

A denunciare gli alunni era stata la stessa scuola. Ma i giudici hanno ritenuto che i fatti fossero di particolare tenuità e "occasionali".

Stalking e atti persecutori a scuola: prosciolti tre studenti minorenni per la "tenuità" dei comportamenti

Sono stati prosciolti dal tribunale dei minori di Firenze i tre studenti, all’epoca dei fatti quindicenni e sedicenni, coinvolti in una delicata vicenda di presunto bullismo avvenuta all’interno di un istituto tecnico fiorentino durante l’anno scolastico 2021-2022. I ragazzi erano finiti sotto indagine con l'accusa di aver messo in atto condotte persecutorie nei confronti di un loro compagno di classe. L'inchiesta si era concentrata su una serie di episodi che, secondo le accuse, configuravano reati di stalking e atti persecutori.

"Ciccione": assolti 3 bulletti minorenni che avevano tormentato il compagno fino a farlo ritirare da scuola
Bullismo

Le contestazioni mosse riguardavano comportamenti offensivi rivolti alla vittima, principalmente legati all’aspetto fisico: veniva chiamato con epiteti come "ciccione" e "balena", subiva continui disturbi durante le interrogazioni – anche attraverso il lancio di oggetti – e si era trovato costretto a farsi accompagnare quotidianamente dai genitori, sia all’ingresso sia all’uscita da scuola, per timore di nuovi episodi.

Inoltre, il ragazzo era stato progressivamente emarginato dai suoi coetanei, arrivando a isolarsi, mentre in una chat, appositamente creata dai tre indagati, veniva preso di mira con fotomontaggi, sticker offensivi e video denigratori. Fra le accuse, figurava anche il danneggiamento di materiale scolastico appartenente alla vittima, e si faceva riferimento a presunte percosse, culminazione di un’escalation di derisioni verbali.

Denunciati dalla scuola

L’iter giudiziario, però, ha subito una svolta. Il pubblico ministero del tribunale per i minorenni ha chiesto una sentenza di non luogo a procedere, istanza accolta dal giudice. Come riportato da La Nazione, la decisione è stata motivata dal fatto che le condotte dei tre ragazzi, pur gravi sul piano educativo e relazionale, sono state ritenute "occasionali" e di "particolare tenuità" dal punto di vista giuridico. Si è quindi stabilito che non vi fossero le condizioni per portare avanti il procedimento penale.

picchiato dai bulli scuola

Un elemento decisivo nella valutazione del giudice è stato il principio, previsto dalla normativa minorile, secondo cui la prosecuzione di un’azione giudiziaria può risultare dannosa per il percorso educativo degli imputati. La scuola, che inizialmente aveva segnalato i fatti al tribunale, ha avuto un ruolo attivo nell’avviare l’iter giudiziario, ma l’autorità competente ha ritenuto non opportuno procedere oltre in sede penale.

La vicenda si è conclusa di fatto con l’allontanamento della vittima, che ha cambiato scuola per interrompere la spirale di episodi subiti. Una soluzione che, pur risolutiva sul breve periodo, lascia aperte riflessioni importanti sul ruolo delle istituzioni scolastiche e giudiziarie nella gestione di episodi di bullismo tra adolescenti.

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