Scarcerato l'uomo che ha ucciso il vicino che lo aveva assaltato con la ruspa. I legali: "Legittima difesa"
Sandro Mugnai è stato rilasciato. E i suoi avvocati invocano la legittima difesa per l'omicidio di Gezim Dodoli
La vicenda aveva fatto il giro d'Italia, e ora si arricchisce di un nuovo episodio. E' stato scarcerato Sandro Mugnai, il 53enne di Arezzo che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2023 ha ucciso il vicino Gezim Dodoli, 59 anni, che aveva assaltato la sua casa a bordo di una ruspa. I suoi legali chiedono che il gesto sia considerato legittima difesa.
Lite tra vicini con ruspa e fucile finisce in tragedia ad Arezzo
L'incredibile vicenda era avvenuta a San Polo, frazione di Arezzo, nella tarda serata di giovedì 5 gennaio 2023. Tra i due vicini c'erano rapporti tesi da tempo, sfociati poi nel drammatico epilogo della notte dell'Epifania. Dodoli era salito su una ruspa dirigendosi contro l'abitazione del vicino. Con la benna aveva colpito la porta di casa, danneggiando anche la volta della struttura, una casa di campagna su due piani.
Gli spari e il fermo
Mugnai ha a quel punto imbracciato un fucile e esploso quattro colpi nei confronti del vicino, uccidendolo. In pochi minuti le campagne aretine si erano riempite di Carabinieri e soccorritori e il 59enne era stato fermato dai militari dell'Arma.
Sul posto era stato necessario anche l'intervento dei Vigili del fuoco, che hanno spento il motore della ruspa, rimasto acceso, e fatto uscire le persone dalla casa, che è stata dichiarata inagibile.
Mugnai scarcerato
Il giudice del Tribunale di Arezzo Giulia Soldini ha però deciso di liberare l'uomo, nonostante il pubblico ministero Laura Taddei avesse chiesto gli arresti domiciliari. A suo giudizio non sussistono i presupposti per la misura cautelare in carcere dal momento che non si ravvisano né il pericolo di fuga, né la possibilità di inquinamento delle prove e neppure la reiterazione del reato.
L'ipotesi di reato per cui procede la Procura rimane quella di omicidio volontario, ma la difesa del 53enne aretino ritiene che debba essere invocata la legittima difesa, come era già stato paventato al momento del fermo dell'uomo.
Rapporti tesi tra vicini: qualche precedente incredibile
Che i rapporti tra vicini possano essere tesi si sa, ma alle volte la situazione degenera sino a situazioni come quella accaduta stanotte. Giusto per citare qualche caso, come dimenticare il 78enne di Canonica d'Adda (Bergamo) che dopo aver discusso per un parcheggio con il dirimpettaio lo ha investito con un Hummer, venendo accusato di tentato omicidio.
Oppure quanto accaduto ad aprile a Treviglio (Bergamo), dove Silvana Erzemberger, che da tempo nutriva forte sentimento di rabbia nei confronti dei vicini per colpa di un cagnolino che lei giudicava troppo rumoroso, ha sparato a marito e moglie, uccidendo lui.
Ma ci sono anche storie più "leggere", come quella che recentemente è emersa a Pesaro, dove due vicine di casa ventenni sono finite addirittura in Tribunale per colpa delle prestazioni sessuali troppo rumorose di una delle due. Una è una giovane poliziotta che la notte vuol dormire e vivere in serenità quando si trova a casa, l'altra invece una coetanea dalla vita un tantino più movimentata, barista di giorno e amante dei party fino a tarda notte, protagonista di performance sessuali rumorose a stento (o per nulla) trattenute dai muri del condominio. Tanto che il giudice le ha comminato una multa da 200 euro.