SITUAZIONE AL LIMITE

Siccità, la mappa della carenza d'acqua Regione per Regione. Lombardia: "Possiamo resistere 10-15 giorni"

E' la sesta primavera più calda di sempre. Il quadro è preoccupante da Nord e Sud e le Regioni studiano cosa fare per fronteggiare l'emergenza.

Siccità, la mappa della carenza d'acqua Regione per Regione. Lombardia: "Possiamo resistere 10-15 giorni"
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Allarme siccità, la mappa della carenza d'acqua Regione per Regione. Davanti alla sesta primavera più calda di sempre a livello globale, Coldiretti ha chiesto al Governo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza.

E nel frattempo alcune Regioni stanno decidendo di muoversi autonomamente perché tra una quindicina di giorni la situazione (in assenza di piogge) potrebbe diventare drammatica.

Allarme siccità: la situazione Regione per Regione

Temperature bollenti, precipitazioni atmosferiche dimezzate, carenza d'acqua, fiumi in secca (emblematico il caso del Po) e acqua del mare che risale gli alvei mettendo a rischio i raccolti dell'agricoltura.

Sullo sfondo, allarmante, l'ipotesi che l'acqua possa essere razionata, mentre evidentemente è stato già lanciato da tempo l'invito all'uso non necessario o ancor peggio allo spreco.

Allarme siccità, la mappa Regione per Regione

La questione è di strettissima attualità, il tempo stringe. Amministrazioni locali (anche autonomamente) e mondo politico, studiano il da farsi.

Mercoledì è prevista una conferenza delle Regioni sul tema. E del resto, il ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha comunque già anticipato che sarà inevitabile dichiarare lo stato di crisi.

Ecco la fotografia Regione per Regione dell'allarme siccità.

Piemonte

Ci sono 170 Comuni con ordinanze adottate o in corso di adozione sull’uso consapevole dell’acqua potabile e di limitazione o divieto di usi impropri.

Davanti a questa "fotografia" sono addirittura 159 i Comuni delle varie Province (su tutte il capoluogo Torino) che hanno adottato o stanno per adottare ordinanze speciali o interventi con le autobotti.  E l'allarme rosso riguarda la raccolta del riso che rischia seriamente di andare persa.

Lombardia: situazione gestibile ancora per 15 giorni

 Una situazione descritta come "drammatica" dal presidente della Regione Attilio Fontana. Ancora gestibile per dieci, massimo 15 giorni.

Anche in questo caso i Comuni si stanno attivando con ordinanze e interventi e il governatore lombardo ha osservato:

"Il problema legato alla siccità in Lombardia è l'acqua che non arriva, perciò un eventuale razionamento dipende dal fatto che non piove. Per quanto riguarda l'aspetto civile però, nonostante si debbano evitare sprechi d'acqua e ridurre al minimo indispensabile l'utilizzo, non siamo ancora in condizioni gravi".

Ipotesi stato di calamità

E il numero di Palazzo Lombardia ha aggiunto:

"Non siamo ancora nello stato di emergenza, perché la situazione per l'acqua potabile è ancora sotto controllo, ma è chiaro che presto dovremo valutare le conseguenze della calamità sull'agricoltura. Lo stato di calamità si può chiedere nel momento in cui si accertino dei danni. Noi stiamo facendo indagini, stiamo parlando con le associazioni di categoria e appena dovessero emergere, chiederemmo lo stato di calamità".

Lombardia, si pensa alle acque reflue?

Intanto, sempre in mattinata partecipando a un convegno su "Sicurezza alimentare e qualità delle risorse idriche: le opportunità della normativa europea sul riuso delle acque depurate in agricoltura", organizzato dall'Associazione Nazionle Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari (Anbi) al Palazzo delle Stelline di Milano, anche la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti è intervenuta sul tema:

"Le crescenti pressioni cui sono sottoposte le risorse idriche italiane, anche lombarde, determinano scarsità d'acqua e deterioramento della sua qualità. I cambiamenti climatici, le condizioni meteorologiche imprevedibili e le siccità a cui stiamo drammaticamente assistendo in queste settimane, stanno contribuendo in misura significativa all'esaurimento delle riserve di acqua dolce destinate all'agricoltura, all'allevamento e allo sviluppo urbano. Occorre un impegno concreto per migliorare e programmare l'uso delle risorse idriche".

Moratti ha ipotizzato allora il riutilizzo delle acque reflue trattate:

"E' un contesto che vede messo a grave repentaglio il concetto One Health a cui si ispira il sistema sanitario regionale lombardo, che riserva una attenzione complessiva sulla salute dell'uomo legata a quella dell'ambiente e degli animali. In tema di scarsità di risorse idriche e della loro qualità anche in rapporto alla sicurezza alimentare complessiva, è sempre più auspicabile anche il riutilizzo di acque reflue trattate".

Veneto

Il livello del lago di Garda è sensibilmente abbassato, non solo per la scarsità delle piogge, ma perché le sue risorse idriche sono in parte state dirottate per alimentare il bacino del Po.

I Comuni Gardesani hanno imposto ai cittadini il divieto di uso dell'acqua dalle 7 alle 22 per irrigare, riempire piscine e lavare le auto.

Vietati gli usi diversi da quello domestico anche in dieci Comuni della Marca Trevigiana. In questo contesto, il governatore Luca Zaia non ha risparmiato critiche al Governo:

"Il vertice con le Regioni doveva esserci prima, già a fine aprile avevo chiesto di aprire un tavolo sulla questione".

Friuli Venezia Giulia

Sono attesi a breve provvedimenti già adottati da altre Regioni.  In provincia di Udine il razionamento per l'irrigazione dei campi è già iniziato e così dovrebbe accadere anche per la provincia di Pordenone.

Emilia Romagna

Si va verso la dichiarazione dello stato di emergenza. Le immagini del Po sono ormai davanti agli occhi tutti. Drammatica la situazione dell'agricoltura, ma inizia a preoccupare anche il fronte dell'acqua potabile.

Il Centro-Sud

Il Centro Italia si trova al momento in uno stato di preallarme.

In Toscana, oltre al "depotenziamento" dell'Arno, il secondo fiume della Regione, l'Ombrone è ormai a uno stato torrentizio. La Confederazione italiana agricoltori ha chiesto un rapido intervento del Governo.

Nel Lazio è previsto un vertice straordinario per monitorare la situazione del Tevere per affrontare l'emergenza.

La situazione nella Capitale però non preoccupa.

Per quanto riguarda il Sud, con alle spalle diverse annate caratterizzate dalla siccità, gli esperti hanno già lanciato da tempo l'allarme:

"Molte zone vanno verso la desertificazione".

 

 

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