E la gente ci crede...

I bambini stranieri e No vax in 1B, gli italiani vaccinati in 1A: la bufala che scatena (di nuovo) i complottisti

Rilanciata sui social e nelle chat ha scatenato indignazione. Ma era tutto finto...

I bambini stranieri e No vax in 1B, gli italiani vaccinati in 1A: la bufala che scatena (di nuovo) i complottisti
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Prima di digitare sui social, fare un bel respiro, cercare di comprendere se quello che stiamo scrivendo ha un senso, e poi chiudere il computer o il cellulare. Potrebbe essere una buona regola per molti. Soprattutto per coloro che - spesso in preda a furie complottiste - sono disposti a bersi qualunque baggianata. Come quella della scuola che metterebbe nella classe 1A tutti i bambini italiani vaccinati e nella 1B i bambini stranieri e No vax.  

Una classe per bambini stranieri e No vax

Nei giorni scorsi è circolato nuovamente sui social network un modulo di iscrizione a scuola, con nomi dell'istituto e del Comune di riferimento oscurati, che era stato proposto un anno fa sulla pagina Facebook del Comune di Boion Polesine. Un Municipio inesistente, una pagina satirica sulla scorta dell'arcinoto Bugliano.

Nel modulo in questione si chiede lo status vaccinale del bambino e di indicare se vuole andare nella 1A (solo per alunni vaccinati) o nella 1B (per alunni No vax e stranieri).

Le condivisioni e le polemiche

Apriti cielo. Tra un "lasciate in pace i bambini", un "che schifo, vergogna" e un richiamo alla "dittatura sanitaria", il modulo farlocco è circolato ampiamente nelle chat e sui social network. A condividerlo anche uno dei volti più noti dell'universo anti-vaccino Covid, la dottoressa veneziana Barbara Balanzoni.

Balanzoni, poi, accortasi di essere incappata in una fake news, ha ritrattato, ma con una specifica: "Per ora". Come a dire che presto si arriverà a una situazione del genere.

Come si fa a crederci?

Verrebbe da chiedersi come si fa a cadere in una bufala del genere. Eppure succede sempre più spesso. Come quando la scuola Bava Beccaris (e già il nome dell'istituto poteva far venire qualche sospetto...) del sopracitato Comune di Bugliano vietò di portare a scuola le decorazioni natalizie e... le renne.

E non furono neppure pochi quelli a crederci, con un fiorire di  "Cambierei la scuola di mio figlio", "i soliti professori che vogliono indottrinare i bambini", "vergogna", "proviamo a riproporre la stessa cosa in un Paese musulmano", e via discorrendo.

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