Trappola per automobilisti con un nastro ad altezza uomo: sono stati otto minorenni
Hanno 15-16 anni e hanno spiegato di voler fare uno scherzo a un amico
Sono otto, e sono tutti minorenni, coloro che nella notte tra sabato 27 e domenica 28 gennaio 2024 hanno teso un nastro da cantiere ad altezza uomo sulla strada a Settimo Torinese. Sono stati identificati a seguito delle indagini e si sono giustificati spiegando di voler fare uno scherzo a un amico.
Nastro in strada ad altezza uomo: identificati otto minorenni
Le immagini registrate alla rotonda all'uscita dal sottopasso di via Leinì a Settimo Torinese hanno fatto il giro del web. Anche perché un caso recente molto simile - successo a Milano - aveva creato parecchio scalpore (e forse anche un po' di desiderio di emulazione da parte dei ragazzini piemontesi, chi lo sa).
Per loro era una bravata, ma quel nastro teso ad altezza uomo a Settimo Torinese avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Pensate se, per fare un esempio, in quel tratto fosse transitata una motocicletta oppure una bici. Sicuramente staremmo parlando di un incidente stradale.
Un automobilista sventa la trappola
Per fortuna, però, come si vede nel filmato, un automobilista a bordo di una Fiat Panda si è accorto del nastro legato ai pali della segnaletica stradale, si è fermato e lo ha rimosso prima che potesse andarci di mezzo qualcuno.
Identificati otto minorenni
Immediatamente i Carabinieri di Settimo hanno acquisito le immagini del video registrato da un residente, insieme a quelle delle telecamere della zona, e confrontando i filmati sono riusciti a risalire ai responsabili: si tratta di otto ragazzini di 15-16 anni tutti di Settimo. Che, una volta interrogati, hanno confessato spiegando che da lì a poco avrebbe dovuto transitare sulla strada un amico a cui volevano fare uno scherzo (e che avrebbe potuto rimetterci pure lui...).
Come per il caso milanese, potrebbero essere accusati di blocco stradale.
Il commento del sindaco
Il sindaco Elena Piastra ha spiegato che vorrebbe andare oltre la "punizione", per far comprendere al meglio ai ragazzi lo sbaglio commesso e la sua pericolosità.
"Complimenti alle forze dell'ordine per il lavoro svolto. Ora attendiamo l'esito del procedimento. Importante aver identificato i responsabili: dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni, che avrebbero anche potuto avere effetti gravi. Noi vorremmo provare a responsabilizzare i ragazzi, coinvolgendoli in attività di lavoro compensativo sul territorio, in modo che imparino a prendersi cura della città invece che vandalizzarla".
....100 frustate sulla schiena!!!!