Green pass: cambia la durata del tampone molecolare: ora vale 72 ore
Per i test antigenici la validità rimane di 48 ore.
Dal 15 ottobre - oramai lo sanno tutti - in Italia sarà obbligatorio il Green pass per accedere ai luoghi di lavoro. Lo ha deciso giovedì 16 settembre 2021 il Consiglio dei ministri, che ha votato all'unanimità il provvedimento. Un'indicazione che porta con sé anche un cambiamento per quanto riguarda i tamponi: la validità dei test molecolari non sarà più di 48 ore, ma diventerà di 72.
Tamponi: con Dl Green pass validità prolungata a 72 ore
La richiesta era arrivata dai governatori delle Regioni, che nel pomeriggio avevano incontrato il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini. Ed è stata proprio lei a illustrare le motivazioni del provvedimento, che va di pari passo con l'intervento sui costi dei test, che con l'obbligatorietà di Green pass saranno calmierati per permettere a tutti di sottoporsi all'esame a prezzi accessibili.
"Abbiamo recepito le richieste delle Regioni. I prezzi dei tamponi saranno di 8 euro per i minorenni e di 15 per gli adulti. Ovviamente saranno in forma del tutto gratuita per coloro che per motivazioni di salute non possono sottoporsi al vaccino. Saranno validi 72 ore in modo da accompagnarci al cambiamento. Questo dimostra da un lato la volontà del presidente Draghi di intervenire per tutelare la salute, non chiudere e difendere le attività economiche, dall'altro la consapevolezza che un percorso del genere va accompagnato da misure di sostegno".
Il prolungamento della validità riguarda i tamponi molecolari, mentre per i test antigenici (rapidi) rimane il limite delle 48 ore. Lo ha confermato anche il ministro della Salute Roberto Speranza.
"Il Governo ha già dato parere favorevole per inserire questo emendamento nel provvedimento in esame alla Camera. I tempi per i tamponi molecolari saranno più lunghi in quanto il test molecolare richiede un tempo più lungo con un passaggio di laboratorio”.
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Le nuove norme
I tamponi serviranno soprattutto a chi deciderà di non sottoporsi comunque alla vaccinazione, che dovrà dunque dimostrare periodicamente la propria negatività al virus.
Ricordiamo che il decreto prevede sanzioni anche severe per chi non seguirà le regole, ma non il licenziamento. In ogni caso, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, il rapporto di lavoro sarà sospeso senza retribuzione e altri compensi. Questo per quanto riguarda il settore pubblico. Per i privati invece, la "retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza".
Non sarà considerata una sanzione disciplinare, ma per la riammissione in servizio bisognerà ottenere il Green pass.
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