Sulle etichette la scritta "buono anche dopo il...": quali sono i cibi che si possono mangiare dopo la data di scadenza
La proposta arriva dalla Commissione Europea. Ci sono cibi che resistono settimane oltre la data di scadenza
Quante volte buttiamo un prodotto perché ha superato la data di scadenza? Probabilmente sempre o quasi. Eppure ci sono molti cibi che possono essere mangiati anche una volta passato il giorno segnato sulle confezioni. Si tratta di quei prodotti che riportano solitamente la dicitura "Consumarsi preferibilmente entro il...". Ed è proprio quel "preferibilmente" che fa la differenza. Anche se in molti preferiscono non rischiare.
Ma la situazione sta per cambiare. Sulle etichette potrebbe infatti presto comparire una nuova formula: "Spesso buono anche dopo il...".
Sulle etichette la scritta "buono anche dopo il..."
La proposta è stata presentata dalla Commissione Europea mercoledì 8 marzo 2023 con l'obiettivo di evitare sprechi di cibo. La nuova dicitura, secondo i commissari Ue, consentirebbe una migliore comprensione della data di scadenza.
Secondo la bozza del provvedimento, "la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette 'da consumare entro' - come indicatore di sicurezza - e 'da consumarsi preferibilmente entro' - come indicatore di qualità". Dunque, la nuova dicitura potrebbe semplificare il processo decisionale da parte del consumatore.
Quali cibi si possono consumare anche dopo la data di scadenza
In realtà, già oggi ci sono cibi che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza segnata sulla confezione. Tendenzialmente si tratta di cibi a lunga conservazione (riso e pasta ad esempio). Le uova invece hanno "vita" anche dopo tre giorni dalla data segnata sulla confezione, mentre gli yogurt resistono anche per due settimane (perdono però i fermenti vivi).
Anche i prodotti secchi e quelli in scatola possono essere consumati ben oltre la data di scadenza, così come la farina bianca (non quella integrale), i biscotti e i cracker.
Quali cibi vanno buttati una volta scaduti
Discorso del tutto differente per i cibi freschi, a partire da salumi e insaccati, che possono essere molto pericolosi per la salute, esponendoci al rischio di contrarre la listeria. Idem per la carne fresca, che però potrebbe provocare salmonella o intossicazione da escherichia coli.
A rischio intossicazione alimentare ci sono invece i latticini freschi, mentre i succhi di frutta scaduti possono contenere batteri e causare disturbi intestinali.
Attenzione anche ad alcuni frutti: fragole, lamponi e mirtilli, nonostante siano ricchi di antiossidanti, se consumati oltre la data di scadenza potrebbero sviluppare un parassita chiamato cyclospora. Le verdure a foglia verde invece, se deteriorate, possono essere vettori di batteri come l'escherichia coli.