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"Subito il vaccino a donne incinte e bambini". L'appello di ginecologi e pediatri al ministro Speranza

Le associazioni di categoria chiedono una linea prioritaria: "Non ci sono controindicazioni".

"Subito il vaccino a donne incinte e bambini". L'appello di ginecologi e pediatri al ministro Speranza
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Nemmeno le donne in gravidanza e i bambini sopra i dodici anni sono al riparo dai rischi. Per questo è necessario vaccinare al più presto anche loro. Suona così l'appello che ginecologi e pediatri hanno rivolto al ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo "che sia promossa il più possibile la vaccinazione delle donne in gravidanza e in allattamento oltreché dei bambini di età superiore ai 12 anni (e più piccoli quando vaccini dedicati saranno disponibili)"

L'appello: "Vaccini per donne in gravidanza e bambini"

A firmare l’appello sono la Società Italiana di Neonatologia, la Società Italiana di Pediatria, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, la Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, la Associazione Ginecologi Universitari Italiani, la Società Italiana di Medicina Perinatale, l’Associazione Ginecologi Territorialie la Società Europea di Rianimazione Pediatrica e Neonatale.

"I vaccini a mRna-  sottolineano le associazioni di specialisti in una nota - sono assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano. In alcuni centri di riferimento nel mondo (come a Parigi, in Israele, in Belgio, in Irlanda, negli Usa) la vaccinazione in gravidanza viene offerta di routine. Non esistono controindicazioni diverse dal resto della popolazione alla vaccinazione. Il vaccino, inoltre, non influisce sulla fertilità della donna, né vi è alcun motivo per rimandare una gravidanza".

Le indicazioni del ministero della Salute

Le indicazioni presentate dai firmatari dell'appello sono peraltro fornite anche in Italia dall'ultima circolare del ministero della Salute datata 4 agosto 2021 e ribadite dall'Organizzazione mondiale della Sanità in un documento del 25 giugno.

Le associazioni di categoria, inoltre, chiedono al ministro  che si instauri un coordinamento centralizzato per la vaccinazione  al fine di evitare disparità a livello locale e regionale.

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"Vaccini per tutti gli studenti"

Ma c'è anche chi va oltre.  Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), in un'intervista all'agenzia Dire  ha parlato della possibilità di un'obbligatorietà vaccinale per tutti gli studenti.

“Io renderei obbligatorio il vaccino anti Covid-19 per tutti gli adolescenti e quanto prima pure per i bambini under 12, quando sarà disponibile il vaccino anche per loro, perché è l’unico vero strumento di prevenzione primaria contro questo virus. Non sarebbe la prima volta, nel 2017 con coraggio scientifico l’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin  rese obbligatoria la vaccinazione tetravalente anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia e anti-varicella poiché il calo delle coperture fece scattare l’allarme di un possibile ritorno di nuove epidemie. Lo stesso discorso dovrebbe essere esteso a chi lavora nei supermercati e in generale a chiunque sia a contatto con le persone: tutti devono vaccinarsi”.

 

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