Stretta ai cortei No Green Pass, "sì" alle manifestazioni fisse: il fronte del dissenso nella morsa del Viminale
Le piazze di Roma, Milano, Torino e Napoli saranno vietate al passaggio dei manifestanti. A Padova, il sindaco dice sì ai No Green Pass, ma con mascherina e distanziamento.
Per il 16esimo sabato consecutivo gli attivisti No Vax e No Green pass torneranno a scendere in piazza in varie città italiane. Dallo scorso mercoledì 11 novembre 2021, tuttavia, il Governo, attraverso una circolare del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha varato una stretta sui cortei e sulle manifestazioni No Green pass che entrerà in vigore già a partire da questo weekend. Agli attivisti, quindi, è stato vietato di manifestare nelle piazze, nei centri storici, nelle strade dello shopping e vicino agli obiettivi sensibili, con i Prefetti delle singole città che "dovranno provvedere a individuare specifiche aree sensibili che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche durante lo stato di emergenza".
QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA CIRCOLARE
Stretta sui cortei No Green pass
Le motivazioni relative alla stretta sui cortei No Green pass si riassumono in due aspetti:
- Da una parte l'esigenza di arginare la possibilità di una ripresa dei contagi (a causa del crearsi di assembramenti e del mancato utilizzo delle mascherine)
- Dall'altra la necessità di tutelare gli operatori che, proprio in vista dello shopping che porterà al Natale hanno denunciato come la misura di sopportazione sia ormai colma.
Queste le parole del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese:
"Le manifestazioni pur rappresentative del diritto ad esprimere il dissenso, stanno determinando tuttavia elevate criticità sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché sul libero esercizio di altri diritti, pure garantiti, quali, in particolare quelli attinenti allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini, con effetti, peraltro, particolarmente negativi nell’attuale fase di graduale ripresa delle attività sociali ed economiche".
Di fatto, poi a decidere saranno i singoli prefetti. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha invitato a valutare situazione per situazione.
"I prefetti dovranno provvedere a individuare specifiche aree sensibili che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche durante lo stato di emergenza. Laddove i questori non ravvisino esigenze impeditive potranno adeguatamente modulare per le aree diverse da quelle sensibili il via libera alle iniziative di protesta".
Toccherà sempre alle Questure autorizzare "manifestazioni in forma statica in luogo di quella dinamica e regolamentare percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche".
Che cosa accadrà questo sabato
Nel dettaglio, quindi, queste sono state le misure di sicurezza adottate nelle principali città italiane dai Prefetti.
A Roma, i 1.500 No Vax che scenderanno in piazza non potranno superare l'area del CircoMassimo. Il corteo dovrà seguire un percorso lontano dai palazzi istituzionali. E' tuttavia previsto un sit-in nella centralissima piazza Santi Apostoli sul tema privacy e beni comuni.
A Milano sono state vietate le manifestazioni in piazza Duomo e nell'adiacente corso Vittorio Emanuele. La Prefettura ha stabilito che nei giorni prefestivi e festivi e dal 25 novembre e al 9 gennaio, l'area sia riservata alle manifestazioni religiose, civili, culturali, commerciali e d'intrattenimento programmate o patrocinate dal Comune di Milano. Le manifestazioni non autorizzate potranno tuttavia svolgersi in forma statica al di fuori della zona in questione.
A Torino, i No Green pass hanno fatto sapere che torneranno nel cuore del capoluogo piemontese, la centralissima Piazza Castello. Il Prefetto, tuttavia, ha interdetto la pizza per la loro manifestazione.
A Napoli, i vicoli del centro storico di Napoli sono stati interdetti a tutti i cortei e le manifestazioni pubbliche fino alla fine dell'emergenza sanitaria.
A Bologna, vista l’assenza di problematiche riscontrate nelle scorse settimane, il Comitato sicurezza ha evitato di disporre provvedimenti restrittivi per la giornata di oggi.
A Trieste, città particolarmente segnata dagli scontri, il Prefetto aveva già vietato la concessione di piazza Unità d’Italia e il primo cittadino Roberto Dipiazza ha invocato leggi speciali contro i No Green pass.
L'illusione di Padova: cortei No Vax con mascherine e distanziamento
Chi si è mosso per trovare soluzioni specifiche in vista del corteo No Green pass di oggi è il sindaco di Padova Sergio Giordani. Quest'ultimo, alla luce delle nuove norme imposte dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ha deciso di aprire alle manifestazioni contro la Certificazione verde, purché gli attivisti rispettino il distanziamento e indossino la mascherina.
"Padova non vuole tornare indietro, non vuole tornare a restrizioni e i padovani hanno diritto a vedere tutelata la loro salute, il loro lavoro e il loro futuro. I contagi in Veneto hanno sfondato quota 1000 al giorno, dai nostri ospedali e ancor di più da quelli di Trieste giungono notizie che allarmano. Non è tempo di polemiche, ma di azioni rapide e di buon senso. Chi vorrà manifestare, in tutto il territorio comunale, sulla base di una mia ordinanza dovrà farlo con la mascherina, con le distanze di sicurezza e con un servizio d’ordine".
Il movimento "Veneto No Green pass", invece, aveva annunciato per oggi un corteo con automobili, iniziativa pensata per aggirare le limitazioni della circolare del Viminale. La Questura di Padova, tuttavia, ha vietato lo svolgimento della manifestazione in auto.